BONN – Mentre all’Hardtberghalle si consuma, in una zona mista conviviale il filo diretto con i tifosi più che il rito delle interviste, nella Snaidero che brinda in coppa si apre ufficialmente il caso Burke. Il play americano di Svezia, coccolato dai suoi vecchi tifosi e con il figlio maggiore Lucas in braccio, ammette di avere un offerta da Hagen, di nuovo nella Bundesliga. «Deciderò tra un paio di giorni il da farsi - dice -, ma in Germania avrei più minutaggio e sarei anche più vicino alla famiglia, dove mi è nato anche Jacob».
Non è detta l’ultima parola, però. Il presidente Snaidero, («felice per un successo di fronte alla folta clientela Rational e anche perché tutti i ragazzi se lo sono sudato, con particolare riferimento a Mulaomerovic che ultimamente ha sofferto molto»), ha rilanciato, anche se con la stampa fa catenaccio: «Sento anch’io le voci su Burke, spero che rimanga a Udine» si limita a dire.
In realtà, dal contratto con doppia liberatoria reciproca entro dicembre tra Snaidero e Burke, si è passati a uno garantito sino a fine stagione. Resta da vedere se sarà competitivo con Hagen e se vincerà anche la mozione degli affetti.
Per coach Frates, che ritrova il sorriso, si tratta, assieme al mistero Alexander («Fa fatica e non si capice perché dopo 10 partite fra campionato e coppa»), dell’unica nota stonata: «Speriamo che Burke non se ne vada. Sarebbe come cambiare play per la terza volta e, specie in campionato, non ce lo possiamo permettere. La soluzione di Burke in coppia con Mulaomerovic, senza nulla togliere agli altri, ci piace perché così abbiamo un ragionatore e un finalizzatore dietro».
Val.Mo.
Non è detta l’ultima parola, però. Il presidente Snaidero, («felice per un successo di fronte alla folta clientela Rational e anche perché tutti i ragazzi se lo sono sudato, con particolare riferimento a Mulaomerovic che ultimamente ha sofferto molto»), ha rilanciato, anche se con la stampa fa catenaccio: «Sento anch’io le voci su Burke, spero che rimanga a Udine» si limita a dire.
In realtà, dal contratto con doppia liberatoria reciproca entro dicembre tra Snaidero e Burke, si è passati a uno garantito sino a fine stagione. Resta da vedere se sarà competitivo con Hagen e se vincerà anche la mozione degli affetti.
Per coach Frates, che ritrova il sorriso, si tratta, assieme al mistero Alexander («Fa fatica e non si capice perché dopo 10 partite fra campionato e coppa»), dell’unica nota stonata: «Speriamo che Burke non se ne vada. Sarebbe come cambiare play per la terza volta e, specie in campionato, non ce lo possiamo permettere. La soluzione di Burke in coppia con Mulaomerovic, senza nulla togliere agli altri, ci piace perché così abbiamo un ragionatore e un finalizzatore dietro».
Val.Mo.