LA Virtus comincia a passare serate tranquille, ed è un segnale buono. Niente tremori e palpiti, lo Slask di arrivare all´ultimo tiro non se l´è nemmeno sognato. Secondo copione, come dovrebbe essere (ed era) sempre per la Vu a casa sua, ma è bene ricordare come andava qualche giorno fa e sottolineare che è la prima vittoria interna in Eurolega. Svarioni dietro ce ne sono ancora, ma le alternative davanti sono molte, la qualità si vede e la toccano pure gli altri. Se n´è accorta Wroclaw dopo 20´ di equilibrio, quando sì è sbriciolata nel terzo quarto, scaraventata di peso fuori dal ring. Le munizioni ce le hanno messe tutti, o quasi, però Bell ha comandato. Dagli spogliatoi Tutto suo il 10-0 in 4´ che ha portato all´incasso: 67-51 al 28´. Sfondato il muro è stato tutto facile: rincuorati da una parte, budini molli dall´altra. Charlie ha messo a sedere una zona che qualche grattacapo l´aveva provocato. Lo Slask si è squagliato, devastato a rimbalzo dove tutti i bianconeri hanno fatto vendemmia. Più muscoli e anche più talento, tuttavia ancora da assestare e incanalare per il meglio. Però la sostanza è che la storia è finita lì e lo si è visto subito dopo. Nei primi 5´ dell´ultimo quarto la Virtus ha messo due liberi di Scarone e un cesto con Frosini: quattro punti anche per gli avversari, già in piena pace dei sensi. Sei in doppia cifra sono un bel passo e il girone con la vittoria del Partizan ad Atene si è aperto a tutte le prospettive possibili.
Non sarà un raggruppamento di ferro, ma è d´obbligo ripetere che le campane a morto si sentivano forti e chiare fino a poco tempo fa.
Prima del match, un minuto di silenzio per Andrea Blasi: applausi sentiti. Poi il gioco, un po´ loffio a dire il vero, senza i furori di domenica e con polacchi presenti, ma non proprio irresistibili. Per Boscia fuori dai blocchi gli stessi cinque che avevano incrociato subito Treviso. Un po´ di scaramuccia iniziale, tanto per studiarsi, ma con molti colpi a salve che sono andati a impallinare il ferro. Primi passi un po´ troppo timidi: il primo a uscire bene è stato Holcomp ala forte solo nel ruolo, di fatto un esterno che gioca sotto. Ha fatto incrociare le gambe a parecchi sotto canestro, mentre solo Dial e Frosini hanno trovato qualche soluzione decente. Così lo Slask al trotto, di certo non al galoppo, si è trovato a +7 (15-22) dopo 8´. Forse non se n´è pure accorto, perchè a cavallo dei due quarti Koturovic ha martellato bene per un 8-0 che ha rimesso davanti la Virtus, che pure lei comunque non ha provato a dare la sferzata alla gara. O non c´è riuscita, nonostante la tripla di Rigaudeau appena entrato ha stampato il 36-29 al 17´. Niente da fare Giedraitis nel suo unico lampo ha rimesso le cose in ordine prima di un altra scossa di assestamento mollata da Anotoine. Non definitiva, perchè i polacchi non hanno mollato la scia, senza rubare niente, come del resto ha sentenziato il tabellino, speculare, alla pausa. Poi qualcosa, anzi, non poco, sarebbe cambiato.
Prossimo giro ancora al PalaMalaguti, per completare la terna in casa cercando il poker di vittorie. Ma non sarà una scorpacciata domenica arriva Trieste, cliente tutt´altro che morbido.
Francesco Forni
VIRTUS-SLASK WROCLAW 86-70
Virtus: Dial 10, Bell 18, Brkic 3, Avleev 11, Frosini 12, Sekularac 10, Koturovic 11, Scarone 5, Rigaudeau 6, Attruia, Miralles.
Slask Wroclaw: Zielinski 13, Giedraitis 7, Marciulonis, Holcomb 12, Koul 8, Lugo ,2 Adomaitis 10, Skibniewski 3, Tomczyk 11, Wiekiera 4. Ne Miglinieks.
Arbitri: Gasparin (Fra), Dozai (Cro), Hesse (Ger).
Note: tiri liberi: Bo 13/19, Wr 19/27. Da due: Bo 23/40, Wr 21/45. Da tre: Bo 9/28, Wr 3/10. Rimbalzi: Bo 44, Wr 30. Parziali: 5´ 7-6, 10´ 21-22, 15´ 33-27, 20´ 43-39, 25´ 55-48, 30´ 71-53, 35´ 75-57, 40´ 86-70. Massimo vantaggio Virtus: +22 (79-57) al 36´. Massimo svantaggio: - 7 (15-22) all´8´.
Non sarà un raggruppamento di ferro, ma è d´obbligo ripetere che le campane a morto si sentivano forti e chiare fino a poco tempo fa.
Prima del match, un minuto di silenzio per Andrea Blasi: applausi sentiti. Poi il gioco, un po´ loffio a dire il vero, senza i furori di domenica e con polacchi presenti, ma non proprio irresistibili. Per Boscia fuori dai blocchi gli stessi cinque che avevano incrociato subito Treviso. Un po´ di scaramuccia iniziale, tanto per studiarsi, ma con molti colpi a salve che sono andati a impallinare il ferro. Primi passi un po´ troppo timidi: il primo a uscire bene è stato Holcomp ala forte solo nel ruolo, di fatto un esterno che gioca sotto. Ha fatto incrociare le gambe a parecchi sotto canestro, mentre solo Dial e Frosini hanno trovato qualche soluzione decente. Così lo Slask al trotto, di certo non al galoppo, si è trovato a +7 (15-22) dopo 8´. Forse non se n´è pure accorto, perchè a cavallo dei due quarti Koturovic ha martellato bene per un 8-0 che ha rimesso davanti la Virtus, che pure lei comunque non ha provato a dare la sferzata alla gara. O non c´è riuscita, nonostante la tripla di Rigaudeau appena entrato ha stampato il 36-29 al 17´. Niente da fare Giedraitis nel suo unico lampo ha rimesso le cose in ordine prima di un altra scossa di assestamento mollata da Anotoine. Non definitiva, perchè i polacchi non hanno mollato la scia, senza rubare niente, come del resto ha sentenziato il tabellino, speculare, alla pausa. Poi qualcosa, anzi, non poco, sarebbe cambiato.
Prossimo giro ancora al PalaMalaguti, per completare la terna in casa cercando il poker di vittorie. Ma non sarà una scorpacciata domenica arriva Trieste, cliente tutt´altro che morbido.
Francesco Forni
VIRTUS-SLASK WROCLAW 86-70
Virtus: Dial 10, Bell 18, Brkic 3, Avleev 11, Frosini 12, Sekularac 10, Koturovic 11, Scarone 5, Rigaudeau 6, Attruia, Miralles.
Slask Wroclaw: Zielinski 13, Giedraitis 7, Marciulonis, Holcomb 12, Koul 8, Lugo ,2 Adomaitis 10, Skibniewski 3, Tomczyk 11, Wiekiera 4. Ne Miglinieks.
Arbitri: Gasparin (Fra), Dozai (Cro), Hesse (Ger).
Note: tiri liberi: Bo 13/19, Wr 19/27. Da due: Bo 23/40, Wr 21/45. Da tre: Bo 9/28, Wr 3/10. Rimbalzi: Bo 44, Wr 30. Parziali: 5´ 7-6, 10´ 21-22, 15´ 33-27, 20´ 43-39, 25´ 55-48, 30´ 71-53, 35´ 75-57, 40´ 86-70. Massimo vantaggio Virtus: +22 (79-57) al 36´. Massimo svantaggio: - 7 (15-22) all´8´.
Fonte: La Repubblica
