SIENA – Gli occhi del basket italiano guardano tutti al Palasclavo. E’ a Siena infatti che si gioca questa sera (l’ennesimo turno infrasettimanale è in programma alle 20.30) il big-match della tredicesima di ritorno di serie A: il Montepaschi, quarta forza del campionato, riceve la visita della capolista Skipper Bologna in una serata da prime time televisivo (c’è la diretta su Raisport Satellite), che mette a confronto la ritrovata vena dei biancoverdi di Ergin Ataman, reduci da tre consecutive affermazioni, all’impatto della Effe scudata prima della classe.
Punti pesantissimi in palio. Siena vuol conquistarli per proseguire nella rincorsa all’Oregon Cantù (che oggi ospita Fabriano), e di conseguenza al posto in Euroleague, Bologna vuol prenderli per respingere l’assalto alla vetta della Benetton (impegnata a Livorno) e garantirsi l’ennesima boccata d’ossigeno in un periodo di involuzione tecnico-tattica.
Queste le premesse, alle quali si aggiungono il prevedibile massiccio afflusso di pubblico (in arrivo anche diversi tifosi dall’Emilia) ed il fascino di una sfida infinita che ha “inflazionato” il calendario negli ultimi anni con un paio di consecutive serie play-off andate ad aggiungersi a campionato e Coppa Italia.
Nessun accenno al passato, comunque, per il Montepaschi che insegue il poker di successi dopo le affermazioni con Roseto, Udine e Livorno. L’attualità parla di un match che Siena non può non incentrare sulla sua difesa, andando a sporcare principalmente il devastante 59.5% nel tiro da 2p di Gregor Fucka (17.9 ppg), l’unico elemento sul quale, teoricamente, sembra molto difficile una marcatura a uomo ad hoc: Topic potrebbe avere la reattività per “ringhiare” sull’airone di Krani ma non ha centimetri, discorso inverso per Masiulis (12 rpg nelle ultime 3 uscite!), insomma un bel rebus per Ergin Ataman.
Il coach però recupera il principale traino offensivo, quel Gorenc (18.6 ppg) che ha tutte le intenzioni di togliersi di dosso la “ruggine” delle ultime uscite. Attenzione al toro sloveno perché dopo lo stop di martedì potrebbe essere l’uomo in più in una serata in cui il Montepaschi ha tutta l’intenzione di voler rendere la pariglia a quella Skipper che all’andata, dominata per 20’ (34-47 all’intervallo), finì poi per ribaltare con troppa facilità (91-71) l’inerzia della partita. La Mens Sana di allora non aveva una panchina all’altezza, con Naumoski e Masiulis potrebbe suonare tutta un’altra musica.
Matteo Tasso
Punti pesantissimi in palio. Siena vuol conquistarli per proseguire nella rincorsa all’Oregon Cantù (che oggi ospita Fabriano), e di conseguenza al posto in Euroleague, Bologna vuol prenderli per respingere l’assalto alla vetta della Benetton (impegnata a Livorno) e garantirsi l’ennesima boccata d’ossigeno in un periodo di involuzione tecnico-tattica.
Queste le premesse, alle quali si aggiungono il prevedibile massiccio afflusso di pubblico (in arrivo anche diversi tifosi dall’Emilia) ed il fascino di una sfida infinita che ha “inflazionato” il calendario negli ultimi anni con un paio di consecutive serie play-off andate ad aggiungersi a campionato e Coppa Italia.
Nessun accenno al passato, comunque, per il Montepaschi che insegue il poker di successi dopo le affermazioni con Roseto, Udine e Livorno. L’attualità parla di un match che Siena non può non incentrare sulla sua difesa, andando a sporcare principalmente il devastante 59.5% nel tiro da 2p di Gregor Fucka (17.9 ppg), l’unico elemento sul quale, teoricamente, sembra molto difficile una marcatura a uomo ad hoc: Topic potrebbe avere la reattività per “ringhiare” sull’airone di Krani ma non ha centimetri, discorso inverso per Masiulis (12 rpg nelle ultime 3 uscite!), insomma un bel rebus per Ergin Ataman.
Il coach però recupera il principale traino offensivo, quel Gorenc (18.6 ppg) che ha tutte le intenzioni di togliersi di dosso la “ruggine” delle ultime uscite. Attenzione al toro sloveno perché dopo lo stop di martedì potrebbe essere l’uomo in più in una serata in cui il Montepaschi ha tutta l’intenzione di voler rendere la pariglia a quella Skipper che all’andata, dominata per 20’ (34-47 all’intervallo), finì poi per ribaltare con troppa facilità (91-71) l’inerzia della partita. La Mens Sana di allora non aveva una panchina all’altezza, con Naumoski e Masiulis potrebbe suonare tutta un’altra musica.
Matteo Tasso
