TRIESTE - «Serenamente arrabbiato». È la definizione che Cesare Pancotto dà del proprio stato d’animo il giorno dopo la sconfitta rimediata contro il Krka. Il coach è consapevole di avere affrontato una grande squadra, ma dà peso anche ai demeriti dei suoi ragazzi: «Abbiamo aiutato il Novo Mesto disputando una brutta partita, senza continuità, con una difesa che non è stata quella che avevamo preparato. L’abbiamo applicata solo nel terzo quarto e avevamo riaperto la gara, ma sul -3 abbiamo avuto troppa fretta di pareggiare. Avremmo dovuto continuare a dare palla sotto canestro, invece di cercare di fare gli eroi di turno e risolvere la questione individualmente».
La squadra ha letto male la partita e il coach non riesce a digerirlo: «Eravamo sempre in ritardo, abbiamo concesso troppe penetrazioni facili e troppa tranquillità anche sulle conclusioni dal perimetro, dove sapevamo che erano forti. Avremmo dovuto metterci più aggressività, impedendo scarichi comodi e sporcando le loro linee di passaggio. In più, loro hanno punito ogni nostro errore, trovando sempre un giocatore diverso che ha saputo andare a canestro, anche quando abbiamo difeso bene».
Ora ci si rituffa nel campionato. Domenica è in programma la difficile trasferta bolognese, sponda Virtus.
Paolo Menis
La squadra ha letto male la partita e il coach non riesce a digerirlo: «Eravamo sempre in ritardo, abbiamo concesso troppe penetrazioni facili e troppa tranquillità anche sulle conclusioni dal perimetro, dove sapevamo che erano forti. Avremmo dovuto metterci più aggressività, impedendo scarichi comodi e sporcando le loro linee di passaggio. In più, loro hanno punito ogni nostro errore, trovando sempre un giocatore diverso che ha saputo andare a canestro, anche quando abbiamo difeso bene».
Ora ci si rituffa nel campionato. Domenica è in programma la difficile trasferta bolognese, sponda Virtus.
Paolo Menis