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Mps, odore di «Supercoppa»

Al PalaSclavo si affrontano i detentori della Coppa Saporta ed i campioni d'Europa del Panathinaikos

SIENA — Se, così come nel calcio, anche nel basket esistesse la Supercoppa europea, beh, questa si disputerebbe stasera al Palasport di viale Sclavo. Sul parquet mensanino, infatti, si affronteranno la vincente dell'ultima Euroleague (la coppa dei Campioni) e la vincente dell'ultima (in senso assoluto) coppa Saporta, quella che fino allo scorso anno è stata, per importanza, la seconda competizione continetale per club. La coppa Saporta non esiste più, l'ultimo esemplare è custodito con cura nella bacheca della Mens Sana. L'Euroleague è sempre più forte e dal prossimo anno amplierà il parco delle partecipanti. Uno scherzo del destino ha voluto che Montepaschi e Panathinaikos fossero inserite nello stesso girone e dessero vita, quindi, alla partita dell'anno (inteso come seconda metà del 2002).
Questa sera, però, in palio non ci sarà una coppa. Ma l'importanza della partita è paragonabile ad una finale. Con l'unica differenza che una sconfitta non pregiudicherà in modo definitivo il cammino di una squadra nè la vittoria darà certezza assolute all'altra. Considerati da un punto di vista estremamente pragmatico quelli in palio sono due semplici punti che se non arriveranno stasera potrebbero arrivare la prossima settimana. Ma la realtà è un'altra: l'incontro odierno è di quelli che possono essere inseriti nella cartella relativa ai «turning point» di una stagione. Cioè a quegli avventimenti (infortuni, nuovo acquisti, partite perse o vinte) che possono influire profondamente sul proseguo della stagione. La Montepaschi viene da un periodo difficile, fatto di sconfitte pesanati e vittorie (una) tutt'altro che esaltanti. Vincere contro il Panathinakos significa dimenticare i problemi e ripartire da capo, a vele spiegate. Significa ritrovare la certezza nei propri mezzi e presentarsi ai prossimi impegni con quella mentalità tipica delle grandi squadre.
Federico Cappelli

Allenamento quasi al completo per la Montepaschi. Unico assente, anzi, ritardatario, Cal Bowdler che ieri pomeriggio, di ritorno da Bologna, è rimasto imbottigliato nel traffico autostradale giungendo quindi in ritardo all'allenamento. Poco male, visto che mercoledì sera si era dovuto fermare dopo un'oretta. Nessun problema a livello fisico, soltanto un ritardo nella condizione atletica dovuta a tre mesi di stop quasi assoluto per l'infortunio al piede. Per il resto tutti sotto torchio. Stefanov sembra tutto tranne che un giocatore che rientra dopo uno stop di due mesi. Il play macedone ha disputato tutta la seduta insieme ai compagni mettendo in mostra uno stato di forma insospettabile. Stasera, poi, Stefanov potrà contare anche sul contributo di un play vero come Mc Cants senza dover delegare la propria regia a Ford o a Vukcevic. Con l'arrivo di Bowdler uscirà dai 12 (per le gare di Euroleague) Lechthaler mentre in campionato gli farà posto Nobile visto che Ataman non esclude l'utilizzo di Berti.
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