A un niente dal blitz in quel di Fuenlabrada, autoritaria sia contro Gravelines sia a Bonn: fosse sempre tempo di scorribande europee, la Snaidero entrerebbe di diritto nel catalogo delle migliori formazioni del continente. Ogni tanto, però, interviene il campionato a rammentare che nessuno è autorizzato ad esaltarsi: sette sconfitte in altrettante gare ricordano che, già a partire da domenica prossima, sarà tutto un altro andazzo. E non solo perchè al Carnera arriverà l'Euro Roseto di Phil Melillo, un tecnico che in Friuli non ha raccolto ciò che probabilmente avrebbe meritato (non esiste la controprova ma i risultati - quelli precedenti alla breve avventura all'ombra del Castello e quelli di questo avvio in terra abruzzese - sì). Se da Bonn arrivano infatti indicazioni confortanti riguardo qualche singolo (Mulaomerovic, per la prima volta quest'anno oltre il muro dei 20 punti, Zacchetti e Vujacic sempre più autoritari), c'è sempre un bel punto interrogativo incollato alla sagoma di Demetrius Alexander: colui che sembrava l'uomo di Coppa (almeno quello) per eccellenza, infatti, adesso delude anche lontano dalle corride della serie A.
Non sappiamo quale sia il limite alla sopportazione, sia da parte di Frates che della società, ma il dispaccio rilasciato al ritorno dalla Germania da parte del ds Blasone appare significativo al proposito. «Snaidero è attento ad ogni soluzione possibile - spiega Blasone - se si potrà fare qualcosa per migliorare il gruppo, state certi che lo farà. Naturalmente senza sperperare capitali e tenendo in debita considerazione il problema riguardante i visti. Ne abbiamo a disposizione ancora uno, non possiamo giocarcelo con leggerezza. Vale comunque sempre la stessa regola: siamo tutti sotto osservazione».
NUMERI. Sbirciando le statistiche relative ai primi 280 minuti di gioco, balzano all'occhio tre gravi manchevolezze arancioni. In prima istanza il minor numero di liberi ottenuti di tutta la Lega (95 soltanto, dei quali 72 realizzati), a conferma della limitata pericolosità offensiva. Il secondo indice di negatività, strettamente legato al precedente, riguarda la prolificità dell'attacco: sono meno di settanta i punti segnati a partita (69,57 per la precisione). Terzo indicatore di preoccupazione: i rimbalzi. Anche in questa speciale classifica, infatti, Udine è fanalino con solo 30 lampadari staccati a partita: un virus che angustiava la squadra friulana già la passata stagione e per neutralizzare il quale non è stata ancora individuata la medicina.
RIPRESA. Dopo la canonica giornata di riposo post coppa, la Snaidero riprende oggi a sudare. Da verificare le condizioni della caviglia di Li Vecchi, rispedito a casa da Milano e non presente in Germania.
ARBITRI. A dirigere Snaidero - Roseto sono stati designati: Paternicò di Enna, Ramilli di Forlì e Duranti di Pisa.
Roberto Zanitti
Non sappiamo quale sia il limite alla sopportazione, sia da parte di Frates che della società, ma il dispaccio rilasciato al ritorno dalla Germania da parte del ds Blasone appare significativo al proposito. «Snaidero è attento ad ogni soluzione possibile - spiega Blasone - se si potrà fare qualcosa per migliorare il gruppo, state certi che lo farà. Naturalmente senza sperperare capitali e tenendo in debita considerazione il problema riguardante i visti. Ne abbiamo a disposizione ancora uno, non possiamo giocarcelo con leggerezza. Vale comunque sempre la stessa regola: siamo tutti sotto osservazione».
NUMERI. Sbirciando le statistiche relative ai primi 280 minuti di gioco, balzano all'occhio tre gravi manchevolezze arancioni. In prima istanza il minor numero di liberi ottenuti di tutta la Lega (95 soltanto, dei quali 72 realizzati), a conferma della limitata pericolosità offensiva. Il secondo indice di negatività, strettamente legato al precedente, riguarda la prolificità dell'attacco: sono meno di settanta i punti segnati a partita (69,57 per la precisione). Terzo indicatore di preoccupazione: i rimbalzi. Anche in questa speciale classifica, infatti, Udine è fanalino con solo 30 lampadari staccati a partita: un virus che angustiava la squadra friulana già la passata stagione e per neutralizzare il quale non è stata ancora individuata la medicina.
RIPRESA. Dopo la canonica giornata di riposo post coppa, la Snaidero riprende oggi a sudare. Da verificare le condizioni della caviglia di Li Vecchi, rispedito a casa da Milano e non presente in Germania.
ARBITRI. A dirigere Snaidero - Roseto sono stati designati: Paternicò di Enna, Ramilli di Forlì e Duranti di Pisa.
Roberto Zanitti
Fonte: Il Gazzettino