SIENA — Se è stato eletto Mvp dell'ultima Euroleague un motivo ci sarà pure. E questo motivo è facilmente intuibile. Mirsad Turkcan ha finalmente giocato da... Mirsad Turkcan con schiacciata finale che ha infiammato il Palasport. Dopo la deludente prestazione con Avellino, il turco aveva assicurato: «Chiederò al coach una seduta extra di allenamento»: non sarà il caso di ripeterla anche prima di Reggio Calabria? «L'avevo detto proprio domenica scorsa — ammette —: ogni partita è differente. Contro il Panathinaikos abbiamo giocato come una squadra e i risultati si sono visti. Credo che il recupero di Stefanov e l'inserimento di Bowdler ci abbiano dato molto. L'americano è un giocatore molto versatile che in difesa può aiutarci tantissimo nelle marcature di giocatori alti e veloci come Middleton». Cosa è cambiato, come si fa a giocare così bene dopo un periodo difficile? «Non siamo macchine, non siamo robot — dice Mirsad —. Dipende da come ci si allena, ma anche dai momenti di ognuno. Ci sono giorni in cui un giocatore si sente meglio. Inutile dirvi come mi sentivo ieri». Come fare a ripetere lo stesso approccio domenica a Reggio Calabria? «Bisogna essere concentrati anche durante gli allenamenti. Per ciò che mi riguarda ogni volta che entro in campo devo ricordarmi come mi chiamo, ma c'è anche da dire che non è facile giocare ad altissimi livelli per tre, quattro anni di fila».
Federico Cappelli
Federico Cappelli