LIVORNO. Aggancio riuscito. La Benetton, approfittando del concomitante e non del tutto inatteso scivolone della capolista Skipper a Siena, ritorna ad occupare la prima piazza della serie A. Il primo posto era stato abbandonato in occasione della netta sconfitta di Roseto, avvenuta alla prima giornata di ritorno. Al PalaMacchia, Treviso conquista in scioltezza il suo quinto successo consecutivo.
Difficile alla vigilia. Impossibile nella realtà. E' stato impietoso il match per una Mabo Livorno che rimedia così la terza sconfitta più larga della stagione (dopo Skipper e MontePaschi), incassando un -27 alla fine che non ammette scusanti. Merito di una Benetton cattiva e concentrata ai limiti del sadismo, che non ha concesso proprio niente agli avversari.
E così coach Mike D'Antoni ha festeggiato nel migliore dei modi la sua 150ª presenza sulla panchina biancoverde e la 200ª vittoria da quando è allenatore in serie A (su 290 incontri totali).
La partita, in verità, è durata appena 5 minuti, perchè le velleità della Mabo sono state subito fugate, grazie soprattutto a un Garbajosa che, nei primi minuti, con una bomba e una stoppata su Conley, ha praticamente dato il via al crescendo biancoverde, raggiungendo il primo e unico pari della partita (10-10). E' stata una Benetton, che sempre con Garbajosa, colpisce da lontano, mentre Edney semina il panico nella difesa livornese.
Ed è subito un parziale mozzafiato (14-4) che costringe l'allenatore livornese Banchi al primo time-out della gara. Non succede, però, nulla perchè alla ripresa del gioco la difesa a uomo chiamata da D'Antoni, dà i suoi frutti, costringendo la Mabo a cozzare contro un auntetico muro senza riuscire a trovare sbocchi di gioco.
Il secondo quarto inizia con la squadra livornese determinata ma soprattutto garibaldina. E' solo un fuoco di paglia, anche se, agevolata da un paio di decisioni arbitrali, Livorno cerca di approfittarne pigiando sull'accelerartore e tentando di riaprire l'incontro (21-24 al 12').
D'Antoni non ci sta, chiama time-out e alla rpresa del gioco cambia le carte in tavola, mettendo Bulleri e Stojic per cercare di riequilibrare la reazione labronica.
Al 15' una schiacciata di Pittis (35-24) fa capire le reali intenzioni dei biancoverdi. A nulla servono le varianti del coach di casa, anche se negli ultimi minuti del secondo quarto, le due squadre lottano punto su punto, ma il vantaggio Benetton resta rassicurante al riposo (+12, 48-36).
L'inizio del terzo quarto non cambia la fisionomia del match. La Benetton è un autentico bulldozer che travolge tutto, anche se ogni tanto lascia qualcosa per strada, senza però perdere di vista le velleità dell'avversario.
Al 25' è ancora +14 (59- 45). Garbajosa e Marconato sotto i tabelloni dominano incontrastati. Il duello Pittis-Conley infiamma, ma la Mabo pur affidansosi al collettivo, non riesce assolutamente ad arginare. Nicola mette due bombe consecutive e al 27' è il massimo vantaggio a +19 (67-48). Solo il rude Radojevic non si arrende, ma è troppo poco visto soprattutto che la batteria di americani made in Livorno sembra avere speso tutto nella prima parte della gara.
La Benetton dilaga, tanto da chiudere con un più che rassicurante +23 (74-51) il terzo periodo.
Il quarto tempo è un'autentica passerella per i ragazzi di D'Antoni, che fa riprendere confidenza con il parquet anche al georgiano Tskitishvili. La Mabo è spenta, non preoccupa più e tutto diventa ancora più facile. C'è gloria anche per il cecinese Bulleri, scuola Pallacanestro Livorno, ora in B d'Eccelenza, e il suono della sirena per i labronici diventa un'autentica liberazione.
Per il quintetto di D'Antoni un successo che conferma il buono stato di forma della squadra ed è beneagurante in vista delle prossime quattro sfide, due in campionato e due in Eurolega, che segneranno, soprattutto in Europa, la stagione «casual». Pesaro e soprattutto Barcellona diranno dove potrà arrivare questa Benetton.
Difficile alla vigilia. Impossibile nella realtà. E' stato impietoso il match per una Mabo Livorno che rimedia così la terza sconfitta più larga della stagione (dopo Skipper e MontePaschi), incassando un -27 alla fine che non ammette scusanti. Merito di una Benetton cattiva e concentrata ai limiti del sadismo, che non ha concesso proprio niente agli avversari.
E così coach Mike D'Antoni ha festeggiato nel migliore dei modi la sua 150ª presenza sulla panchina biancoverde e la 200ª vittoria da quando è allenatore in serie A (su 290 incontri totali).
La partita, in verità, è durata appena 5 minuti, perchè le velleità della Mabo sono state subito fugate, grazie soprattutto a un Garbajosa che, nei primi minuti, con una bomba e una stoppata su Conley, ha praticamente dato il via al crescendo biancoverde, raggiungendo il primo e unico pari della partita (10-10). E' stata una Benetton, che sempre con Garbajosa, colpisce da lontano, mentre Edney semina il panico nella difesa livornese.
Ed è subito un parziale mozzafiato (14-4) che costringe l'allenatore livornese Banchi al primo time-out della gara. Non succede, però, nulla perchè alla ripresa del gioco la difesa a uomo chiamata da D'Antoni, dà i suoi frutti, costringendo la Mabo a cozzare contro un auntetico muro senza riuscire a trovare sbocchi di gioco.
Il secondo quarto inizia con la squadra livornese determinata ma soprattutto garibaldina. E' solo un fuoco di paglia, anche se, agevolata da un paio di decisioni arbitrali, Livorno cerca di approfittarne pigiando sull'accelerartore e tentando di riaprire l'incontro (21-24 al 12').
D'Antoni non ci sta, chiama time-out e alla rpresa del gioco cambia le carte in tavola, mettendo Bulleri e Stojic per cercare di riequilibrare la reazione labronica.
Al 15' una schiacciata di Pittis (35-24) fa capire le reali intenzioni dei biancoverdi. A nulla servono le varianti del coach di casa, anche se negli ultimi minuti del secondo quarto, le due squadre lottano punto su punto, ma il vantaggio Benetton resta rassicurante al riposo (+12, 48-36).
L'inizio del terzo quarto non cambia la fisionomia del match. La Benetton è un autentico bulldozer che travolge tutto, anche se ogni tanto lascia qualcosa per strada, senza però perdere di vista le velleità dell'avversario.
Al 25' è ancora +14 (59- 45). Garbajosa e Marconato sotto i tabelloni dominano incontrastati. Il duello Pittis-Conley infiamma, ma la Mabo pur affidansosi al collettivo, non riesce assolutamente ad arginare. Nicola mette due bombe consecutive e al 27' è il massimo vantaggio a +19 (67-48). Solo il rude Radojevic non si arrende, ma è troppo poco visto soprattutto che la batteria di americani made in Livorno sembra avere speso tutto nella prima parte della gara.
La Benetton dilaga, tanto da chiudere con un più che rassicurante +23 (74-51) il terzo periodo.
Il quarto tempo è un'autentica passerella per i ragazzi di D'Antoni, che fa riprendere confidenza con il parquet anche al georgiano Tskitishvili. La Mabo è spenta, non preoccupa più e tutto diventa ancora più facile. C'è gloria anche per il cecinese Bulleri, scuola Pallacanestro Livorno, ora in B d'Eccelenza, e il suono della sirena per i labronici diventa un'autentica liberazione.
Per il quintetto di D'Antoni un successo che conferma il buono stato di forma della squadra ed è beneagurante in vista delle prossime quattro sfide, due in campionato e due in Eurolega, che segneranno, soprattutto in Europa, la stagione «casual». Pesaro e soprattutto Barcellona diranno dove potrà arrivare questa Benetton.
