ROSETO - Pensate che per essere giocatori di basket sia necessario essere alti almeno due metri? Provate a parlare con George Gilmore e Louis Bullock, due moretti alti un soldo di cacio ciascuno, che hanno letteralmente fatto saltare il banco delle emozioni al Palasport di Roseto, nel corso della partita che l'Euro ha vinto sul filo di lana per 93-92 ai danni dell'Adecco. 37 punti per l'uomo da Hawaii Chaminade in casacca rosetana, con uno stratosferico 9/11 nelle triple, e 45 punti per il folletto di Michigan in casacca meneghina, con 44 di valutazione complessiva. Alla fine vince Roseto, che incamera due punti importantissimi per la corsa verso il traguardo dei playoff, grazie a un provvidenziale tiro libero finale di Gilmore e a un intercetto difensivo poco prima della sirena di Mario Boni, che ha impedito la ricezione di Turner, coronando così la partita del rientro dopo la sospensione patita in quel di Roma. La gara, partita in sordina, è stata un crescendo di emozioni, con le squadre a difendere male e fare canestro con continuità. Al 5° le squadre sono sul 12-12, mentre alla fine dei primi 10 minuti il punteggio dice 21 pari. Ottimo l'avvio di Gilmore e Sims per Roseto, mentre Milano è fin dall'inizio sulle esili ma capaci spalle di Bullock. Nel secondo quarto i due play continuano il loro show segnando con continuità. Il punteggio dice 32-31 al 15° e 44-46 all'intervallo. Dagli spogliatoi esce una Roseto motivata, che riesce anche ad accumulare 11 punti di vantaggio, ma Milano ha il merito di non mollare mai e Bullock, dopo 5 minuti di astinenza, riprende a infiammare il canestro dei rosetani, che spendono molti falli per contenere le sue sfuriate. Al 25° il tabellone dice 57-51 e al 30° minuto il punteggio è sul 68-62, con i rosetani avanti soprattutto grazie al solito Gilmore e a Mario Boni. L'ultimo quarto vede il ritorno di Milano, che arriva addirittura a +8 negli ultimi 4 minuti, prima che Gilmore imprima il suo marchio a fuoco sul match, infilando le triple del riavvicinamento e il tiro libero del sorpasso.
Luca Maggitti
Luca Maggitti