Voto 10: un giocatore non fa una squadra, ma almeno il 30 per cento del settimo posto della Coop è griffato Mc Mazique. Non crediamo di esagerare nel dire che è uno tra le migliori ali-pivot di questo campionato. Con Verona ha tenuto in piedi Trieste nei primi due quarti, dominando i diretti avversari. Poi ha lasciato il palcoscenico a Erdmann. Alla fine il suo scout ha detto: 19 punti, 5 su 8 dal campo, 7 su 8 liberi e 7 rimbalzi. Che cosa chiedergli di più? Forse una cosa soltanto: che rimanga a Trieste anche l’anno prossimo. Alla società e al giocatore spettano però le ultime parole.
Voto 9: non fatevi ingannare dai punti, ma Herb Jones sugli allunghi Coop ha messo sempre lo zampino. Specie nel primo, sul 27-20, quando i biancorossi a 6 minuti dalla fine del secondo quarto hanno imposto a Verona il loro ritmo. Da quel momento in poi, la partita è cambiata.
Voto 8: Nate Erdmann è tornato ai livelli di inizio stagione. Nel terzo quarto ha preso il posto di Mazique in attacco. E Cesare Pancotto gli ha regalato la standing ovation del PalaTrieste.
Voto 7: Lardo, coach della Müller, dice di ricevere sempre i complimenti, ma alla fine i due punti vanno da un’altra parte. Anche ieri è stato così, però la sua Verona ha un’anima e un’organizzazione di gioco niente male. Il talento del roster a sua disposizione, invece, è modesto.
Voto 6: di incoraggiamento a Lazic. Balbetta ancora in cabina di regia, perde due palloni nel terzo quarto, uno sul pressing di Verona, l’altro forzando un’entrata. Da rivedere.
Voto 5: ancora una volta, sulla ruota delle palle perse esce per Trieste il 23. Tante, forse troppe. La Coop butta nel cestino due possessi su tre quando la Müller propone la zona-press, e sia nel secondo, sia nel terzo quarto, Maric spedisce la palla prima in tribuna e poi nelle mani di Verona.
Voto 4: Lardo ha già gli uomini contati e Camata, Rombaldoni e Alberti pensano bene di uscire dalla partita nel terzo quarto. I primi due commettendo il loro quarto fallo dopo pochi minuti, l’altro il quinto a tre minuti dalla fine del terzo quarto.
Voto 3: é forse l’azione che ha fatto più male a Verona. A tre secondi dalla fine del primo tempo, Carroll spara dalla rimessa laterale un passaggio verso Ivory. Maric intercetta e da 8 metri infila la tripla che porta a Trieste sul più 15 e con un bel vantaggio psicologico.
Voto 2: Maric 5 palle perse, Rombaldoni 6. Non il massimo per due play del loro livello.
Marzio Krizman
Voto 9: non fatevi ingannare dai punti, ma Herb Jones sugli allunghi Coop ha messo sempre lo zampino. Specie nel primo, sul 27-20, quando i biancorossi a 6 minuti dalla fine del secondo quarto hanno imposto a Verona il loro ritmo. Da quel momento in poi, la partita è cambiata.
Voto 8: Nate Erdmann è tornato ai livelli di inizio stagione. Nel terzo quarto ha preso il posto di Mazique in attacco. E Cesare Pancotto gli ha regalato la standing ovation del PalaTrieste.
Voto 7: Lardo, coach della Müller, dice di ricevere sempre i complimenti, ma alla fine i due punti vanno da un’altra parte. Anche ieri è stato così, però la sua Verona ha un’anima e un’organizzazione di gioco niente male. Il talento del roster a sua disposizione, invece, è modesto.
Voto 6: di incoraggiamento a Lazic. Balbetta ancora in cabina di regia, perde due palloni nel terzo quarto, uno sul pressing di Verona, l’altro forzando un’entrata. Da rivedere.
Voto 5: ancora una volta, sulla ruota delle palle perse esce per Trieste il 23. Tante, forse troppe. La Coop butta nel cestino due possessi su tre quando la Müller propone la zona-press, e sia nel secondo, sia nel terzo quarto, Maric spedisce la palla prima in tribuna e poi nelle mani di Verona.
Voto 4: Lardo ha già gli uomini contati e Camata, Rombaldoni e Alberti pensano bene di uscire dalla partita nel terzo quarto. I primi due commettendo il loro quarto fallo dopo pochi minuti, l’altro il quinto a tre minuti dalla fine del terzo quarto.
Voto 3: é forse l’azione che ha fatto più male a Verona. A tre secondi dalla fine del primo tempo, Carroll spara dalla rimessa laterale un passaggio verso Ivory. Maric intercetta e da 8 metri infila la tripla che porta a Trieste sul più 15 e con un bel vantaggio psicologico.
Voto 2: Maric 5 palle perse, Rombaldoni 6. Non il massimo per due play del loro livello.
Marzio Krizman