TRIESTE - La benedizione di Pancotto scende sulla sua Coop. Nel dopo partita, un brillante Cesarone, commenta con soddisfazione il successo ottenuto da Trieste contro la Müller. «Come nella partita con Roma e nel primo tempo delle gare con Reggio Calabria e Treviso, abbiamo giocato una buona pallacanestro. Avevo chiesto alla squadra di non sottovalutare questa partita e posso dire che i ragazzi hanno interpretato il match nel modo giusto. C’è stato un buon atteggiamento difensivo, si è vista grande intensità. Questi due aspetti ci hanno dato la fiducia necessaria per portare a casa la vittoria».
Una partita tenuta sotto controllo nella quale Trieste ha avuto un passaggio a vuoto solamente all’inizio del terzo quarto. «Verona – concorda Pancotto – si è rifatta sotto ma, di fronte alla loro reazione, abbiamo saputo soffrire e reagire. Il fatto di essere stati in grado di tornare a imporre il nostro gioco è un segnale che giudico in maniera positiva».
La vittoria con Verona e le contemporanee sconfitte di Roma e Fabriano consolidano il settimo posto della Coop. «Mi piacerebbe che questa ottima posizione di classifica – conclude Pancotto – venisse considerata nel modo giusto. Nel girone di andata siamo stati a lungo una delle squadre rivelazione. Il fatto di essere stati capaci di confermarci a questi livelli è un qualcosa che nessuno ci ha regalato. Prima di concentrarci sui play-off, però, dobbiamo soffrire in queste ultime cinque partite di stagione regolare. Sto cercando di coinvolgere tutta la squadra, voglio un contributo dai dieci giocatori che ho a disposizione perché, nelle partite che conteranno, ci sarà bisogno dell’apporto di ognuno di loro».
Dall’altra parte della barricata Lino Lardo non fa drammi. «Siamo in un momento molto difficile dal punto di vista fisico – commenta il tecnico veronese –. A Trieste questo si è visto in maniera evidente perché non abbiamo avuto la reattività necessaria per fermare la corsa di una squadra ben preparata come la Coop. Non era qui, comunque, che dovevamo fare i punti per centrare la salvezza. Sappiamo che sarà difficile, faremo il possibile per conquistare in casa quella vittoria che ci manca e che ci può garantire la permanenza in serie A».
Lorenzo Gatto
Una partita tenuta sotto controllo nella quale Trieste ha avuto un passaggio a vuoto solamente all’inizio del terzo quarto. «Verona – concorda Pancotto – si è rifatta sotto ma, di fronte alla loro reazione, abbiamo saputo soffrire e reagire. Il fatto di essere stati in grado di tornare a imporre il nostro gioco è un segnale che giudico in maniera positiva».
La vittoria con Verona e le contemporanee sconfitte di Roma e Fabriano consolidano il settimo posto della Coop. «Mi piacerebbe che questa ottima posizione di classifica – conclude Pancotto – venisse considerata nel modo giusto. Nel girone di andata siamo stati a lungo una delle squadre rivelazione. Il fatto di essere stati capaci di confermarci a questi livelli è un qualcosa che nessuno ci ha regalato. Prima di concentrarci sui play-off, però, dobbiamo soffrire in queste ultime cinque partite di stagione regolare. Sto cercando di coinvolgere tutta la squadra, voglio un contributo dai dieci giocatori che ho a disposizione perché, nelle partite che conteranno, ci sarà bisogno dell’apporto di ognuno di loro».
Dall’altra parte della barricata Lino Lardo non fa drammi. «Siamo in un momento molto difficile dal punto di vista fisico – commenta il tecnico veronese –. A Trieste questo si è visto in maniera evidente perché non abbiamo avuto la reattività necessaria per fermare la corsa di una squadra ben preparata come la Coop. Non era qui, comunque, che dovevamo fare i punti per centrare la salvezza. Sappiamo che sarà difficile, faremo il possibile per conquistare in casa quella vittoria che ci manca e che ci può garantire la permanenza in serie A».
Lorenzo Gatto