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La Scavolini si accontenta di una Viola

I biancorossi tornano al successo in campionato ma non convincono ancora

PESARO – Dopo due stop di fila la Scavolini torna al successo, non senza soffrire contro una squadra che, quest'anno, le ha creato non pochi grattacapi. Già prima della palla a due il Palas se la prende con Pillastrini, mentre questa volta in borghese, oltre a Maggioli c’è Brad Traina, dolorante alla schiena. La Scavolini si presenta in divisa rossa, proprio come contro Treviso, e la cabala strizza l’occhio anche questa volta ai cucinieri. La partita pesarese comincia con un autocanestro (0-4) e non è un buon segno, poi il primo sorpasso (7-6 a 6’12" dal via) e gli immediati fischi. Il Bpa – freddino – si scalda dopo nemmeno 4 minuti, perché la Scavolini spara a salve (29% al tiro dopo 10’). Il quintetto di Pesaro si carica presto di falli e prima dell’intervallo lungo Booker e Blair ne hanno tre a testa sul groppone. Il percorso netto della Viola si interrompe a secondo periodo inoltrato. Reggio segna appena 15 punti e si confonde con le difese miste ordinate da coach Pillastrini. Il tecnico pesarese mischia le carte quasi ad ogni azione e mette così una pezza alla marcatura irrisolta di Delfino. L’ingresso di Pecile è la seconda chiave di volta: il rientrante funambolo centra 10 punti in 11’ e fa saltare la difesa avversaria. A 3’10" dal riposo Tusek firma il nuovo sorpasso (35-34), Gigena propizia il break con due recuperi e DeMarco confeziona il +6 (45-39). Nella ripresa la Scavolini si ripresenta a uomo (ma ci sarà tempo anche per la 1-3-1), presto Middleton esce zoppicando e Pecile prova ad arginare Eubanks. Al 26esimo è ancora 55-55 e il break pesarese è opera di Marko Tusek, che piazza sette punti consecutivi e permette ai suoi di respirare. Il vantaggio si dilata (+10), ma a 4’ dal termine la Viola tutta straniera è ancora lì (74-71). Il team di Zorzi ha più fame e non ci pensa neanche lontanamente a gettare la spugna (79-77). I bianchi ritrovano la mira nel finale, ma di fronte trovano un Gigena che colpisce senza pietà (8 macigni insaccati quando la palla scotta). A 1’19", sul 98-88, non è ancora tempo di rilassarsi sotto la doccia, perché la Scavolini trova il modo di complicarsi la vita. Ma la Viola non ne ha più.
Camilla Cataldo

SCAVOLINI PESARO 102–VIOLA REGGIO CALABRIA 93
Scavolini: Beric 4 (2/2, 0/4), Booker 23 (6/6, 3/7), Johnson 14 (5/15 da 2), Gigena 12 (2/3, 2/3), Bruno n.e., Middleton 7 (2/2, 1/6), Pecile 14 (4/6, 1/1), Tusek 15 (4/5, 1/3), Blair 13 (6/10 da 2), Panichi n.e. All. Pillastrini
Viola: Mazzarino (0/1 da 3), Montecchia 17 (2/2, 4/8), Tucker 10 (5/9 da 2), Dasic, Eze 2 (1/1 da 2), Eubanks 28 (9/11, 0/3), Delfino 19 (2/6, 3/7), Blasi n.e., Tomidy 17 (6/15 da 2). All. Zorzi
Arbitri: Anesin e Pascotto
Note: parziali: 17-24, 45-39, 71-61. Tiri liberi: S. 16/21, V. 22/29, tiri da 2: S. 31/49, V. 25/44, tiri da 3: S. 8/24, V. 7/19. Rimbalzi: S. 33, V. 37. Palle perse: S. 7, V. 15, recuperate: S. 16, V. 10. Spettatori 5.181 per un incasso di 44.533 euro.
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