BOLOGNA - Archiviato con un +39 il divorzio da Abbio, la Virtus si gode finalmente una giornata tranquilla dedicandosi a quello che, in questo momento della stagione, serve di più: allenarsi. Gli obiettivi da raggiungere da qui a domenica sono due: far prendere sempre più confidenza a Becirovic per portarlo nei dieci a Verona e recuperare Matjaz Smodis, assente giovedì sera per una contrattura al polpaccio destro. Ce ne sarebbe anche un terzo ma tra l'appuntamento con la Snaidero e quello con la Muller c'è troppo poco tempo e non sappiamo se a Rashard Griffith saranno sufficienti 48 ore per tornare almeno quello di Milano. Cioè un punto di riferimento sicuro nell'attacco bianconero.
Teoricamente, poi, sarebbe possibile ripensare al primato di regular season, visto che i punti di svantaggio sono diminuiti a 4 e il calendario non è malaccio anche se quasi tutto in trasferta (Verona, Roseto, Varese). a questa speranza (abbastanza remota per lo 0-2 con Treviso) la Kinder deve aggrapparsi per mantenere viva la concentrazione e non fare pericolosi passi all'indietro quando manca meno di un mese alla final four del PalaMalaguti.
Così, paradossalmente, per migliorare la condizione e ritrovare equilibri, potrebbero essere più utili le rimanenti gare di Eurolega, dove si va in campo con animo tranquillo, che non quelle tecnicamemte più facili di campionato, dove perdere significherebbe mettere a repentaglio anche il piazzamento tra le prime quattro.
Messina giovedì sera si è potuto addormentare con almeno un paio di certezze: avere un Ginobili che dopo oltre cinquanta partite è ancora fisicamente irraggiungibile per tutti gli avversari e un Brkic che, come a Istanbul e Cantù, si fa trovare pronto sul cubo dei cambi potendo così mettere a disposizione del collettivo gambe fresche e mani che non tremano. E non è poco ad aprile iniziato, quando la stachezza, in una squadra logorata dagli infortunii, tenderebbe ad affiorare. E anche Rigaudeau, apparso un po' in letargo a Milano e nei primi due quarti con Udine, ha dato confortanti segnali di risveglio contribuendo, con Ginobili, a fiirmare i canestri del break nel terzo quarto di giovedì sera. Insomma, viene da pensare che, con la Coppa Italia in bacheca, la final four d'Eurolega virtualmente in tasca e qualche possibilità di risalire ancora in campionato, questa Kinder che potrebbe avere già domenica Becirovic e tra qualche settimana anche il vero Griffith, abbia più di altri la volontà e la possibilità di vedere rosa nel futuro. Dimenticando in fretta le choccanti vicende dell'ultimo mese.
Gianni Cristofori
Teoricamente, poi, sarebbe possibile ripensare al primato di regular season, visto che i punti di svantaggio sono diminuiti a 4 e il calendario non è malaccio anche se quasi tutto in trasferta (Verona, Roseto, Varese). a questa speranza (abbastanza remota per lo 0-2 con Treviso) la Kinder deve aggrapparsi per mantenere viva la concentrazione e non fare pericolosi passi all'indietro quando manca meno di un mese alla final four del PalaMalaguti.
Così, paradossalmente, per migliorare la condizione e ritrovare equilibri, potrebbero essere più utili le rimanenti gare di Eurolega, dove si va in campo con animo tranquillo, che non quelle tecnicamemte più facili di campionato, dove perdere significherebbe mettere a repentaglio anche il piazzamento tra le prime quattro.
Messina giovedì sera si è potuto addormentare con almeno un paio di certezze: avere un Ginobili che dopo oltre cinquanta partite è ancora fisicamente irraggiungibile per tutti gli avversari e un Brkic che, come a Istanbul e Cantù, si fa trovare pronto sul cubo dei cambi potendo così mettere a disposizione del collettivo gambe fresche e mani che non tremano. E non è poco ad aprile iniziato, quando la stachezza, in una squadra logorata dagli infortunii, tenderebbe ad affiorare. E anche Rigaudeau, apparso un po' in letargo a Milano e nei primi due quarti con Udine, ha dato confortanti segnali di risveglio contribuendo, con Ginobili, a fiirmare i canestri del break nel terzo quarto di giovedì sera. Insomma, viene da pensare che, con la Coppa Italia in bacheca, la final four d'Eurolega virtualmente in tasca e qualche possibilità di risalire ancora in campionato, questa Kinder che potrebbe avere già domenica Becirovic e tra qualche settimana anche il vero Griffith, abbia più di altri la volontà e la possibilità di vedere rosa nel futuro. Dimenticando in fretta le choccanti vicende dell'ultimo mese.
Gianni Cristofori
Fonte: Il Resto del Carlino