L'errore più grave, adesso, è mettersi a fare dei calcoli. Non servono. E' invece più utile partire da una considerazione: con lo stesso spirito di giovedì la Fillattice può salvarsi. Detta così è facile non c'è dubbio, ma la partita contro Biella ha dimostrato che con la volontà, la determinazione e l'unità di intenti, anche Imola può risultare indigesta a tanti, e in alcune serate di tiro a tutti.
L'inserimento di Heal, in questo senso, è risultato decisivo, perché l'australiano è un autentico fuoriclasse e ha gli attributi. E non è un caso che, una volta messo in cassaforte il risultato, Shane si sia dedicato più agli altri che a se stesso. Con lui al timone i biancorossi hanno acquistato sicurezza, e l'esplosione di Bailey non è del tutto casuale. A proposito di Toby, le ultime due gare disputate dall'ex Ucla hanno dato la reale dimensione di quello che Bailey può fare in campo. Tutto. Viene quasi voglia di mandarlo a quel paese, dopo averlo visto vagare per il campo come l'ultimo dei brocchi, ma è innegabile che Mazzon ha avuto il merito di non lasciarlo mai ai margini del gruppo, come invece accadde con Finelli.
A proposito di Mazzon è giusto spezzare un'altra lancia nei confronti del coach veneto. Se questo finale di stagione potrà dire ancora qualcosa i meriti sono soprattutto suoi. Lasciare in panchina Moltedo e Williams, i migliori della prima metà di stagione, non è poi così semplice. Anche se attualmente Juan e Harper stanno attraversando un momento non certo esaltante. Il coach biancorosso ha avuto coraggio ed è stato premiato dai sostituti, vedi Savio e Ambrassa.
La rotazione degli esterni resta complicata, perché Respert può risultare determinante, ma anche Fazzi non va messo in un angolino. A Fabriano e con Biella entrambi hanno collaborato per il bene della squadra, aspetto fondamentale per gli equilibri imolesi. E alla fine, infatti, non c'erano musi lunghi. Il difficile, comunque, arriva adesso. Domani al PalaCattani sarà di scena la Metis, formazione non irresistibile, ma pur sempre alla ricerca della vittoria che per Varese significa salvezza matematica.
La Fillattice dovrà voltare subito pagina e dimenticarsi degli ultimi due successi, non di come sono arrivati. Se ci riuscirà, allora potremo divertirci ancora. A proposito, non ci capitava da un pezzo.
Federico Boschi
L'inserimento di Heal, in questo senso, è risultato decisivo, perché l'australiano è un autentico fuoriclasse e ha gli attributi. E non è un caso che, una volta messo in cassaforte il risultato, Shane si sia dedicato più agli altri che a se stesso. Con lui al timone i biancorossi hanno acquistato sicurezza, e l'esplosione di Bailey non è del tutto casuale. A proposito di Toby, le ultime due gare disputate dall'ex Ucla hanno dato la reale dimensione di quello che Bailey può fare in campo. Tutto. Viene quasi voglia di mandarlo a quel paese, dopo averlo visto vagare per il campo come l'ultimo dei brocchi, ma è innegabile che Mazzon ha avuto il merito di non lasciarlo mai ai margini del gruppo, come invece accadde con Finelli.
A proposito di Mazzon è giusto spezzare un'altra lancia nei confronti del coach veneto. Se questo finale di stagione potrà dire ancora qualcosa i meriti sono soprattutto suoi. Lasciare in panchina Moltedo e Williams, i migliori della prima metà di stagione, non è poi così semplice. Anche se attualmente Juan e Harper stanno attraversando un momento non certo esaltante. Il coach biancorosso ha avuto coraggio ed è stato premiato dai sostituti, vedi Savio e Ambrassa.
La rotazione degli esterni resta complicata, perché Respert può risultare determinante, ma anche Fazzi non va messo in un angolino. A Fabriano e con Biella entrambi hanno collaborato per il bene della squadra, aspetto fondamentale per gli equilibri imolesi. E alla fine, infatti, non c'erano musi lunghi. Il difficile, comunque, arriva adesso. Domani al PalaCattani sarà di scena la Metis, formazione non irresistibile, ma pur sempre alla ricerca della vittoria che per Varese significa salvezza matematica.
La Fillattice dovrà voltare subito pagina e dimenticarsi degli ultimi due successi, non di come sono arrivati. Se ci riuscirà, allora potremo divertirci ancora. A proposito, non ci capitava da un pezzo.
Federico Boschi
Fonte: Il Resto del Carlino