LIVORNO — Sono bastati sette giorni per gettare i tifosi della Mabo nel più cupo sconforto: quindici giorni fa si parlava di playoff, e a dire la verità sembra essere passato un secolo. Imola, sfruttando un calendario che le ha permesso di giocare contro squadre (Fabriano e Biella) che hanno già brindato per aver raggiunto i playoff, si è avvicinata pericolosamente, proprio mentre la Mabo ha dovuto affrontare in sei giorni tre della cinque regine del campionato. Adesso non resta che pensare alla sfida contro le scarpette rosse: solo pensare che pochi anni fa questa sfida voleva dire tricolore fa un po' rabbrividire. Milano si affida alla generosità (due biglietti al prezzo di uno) e alla propaganda via etere di Dan Peterson, che al motto di 'forza magica Olimpia' invita la gente a stare vicino ad una potenza allo sfascio. Luca Banchi analizza con serenità questo momento: «Dal momento che non è possibile aver disimparato a giocare, rimuoviamo questa settimana e andiamo a Milano con la testa sgombra: abbiamo la forza per farcela». La brutta notizia giunge nuovamente dagli spalti, da dove la gente ha pensato bene di invitare tutto lo staff ad andare a lavorare: Banchi come Virgilio non ragiona di loro ma guarda e passa»' Se vogliamo dirla tutta il pubblico non è mai stato decisivo, né nel bene né nel male: il contorno non mi interessa affatto, io continuo per la mia strada. Purtroppo questo è un fenomeno di costume molto in voga, ma io non mi preoccupo». Altra perplessità riguarda 'Rado' Radojevic, anche contro Treviso usato con il contagocce: «Abbiamo occhi per vedere e testa per pensare —- dice Banchi — Alex si è giocato parte del suo ruolo in squadra con quel gesto contro Avellino: è in un campionato in cui se non hai personalità da vendere è dura. Comunque un giocatore deve anche dare fiducia ai compagni quando è in campo: il suo ruolo, ad oggi, è questo. Speriamo che riesca a dare di più».
Andrea Pagani
Andrea Pagani