PESARO – La Viola ha scelto di restare sull'Adriatico, all'Hotel Flaminio, in attesa di trasferirsi a Fabriano per il match di domani. Il Paròn Zorzi apprezza particolarmente quest'angolo di Pesaro, Baia Flaminia, con il colle a strapiombo sul mare dove anche Luciano Pavarotti si è fatto costruire una fantastica villa. Chissà se la Viola saprà trovare in questi giorni pesaresi il do di petto per andare a fare la voce grossa al Palaindesit contro una squadra Fabriano, che ha preso due sonore sberle in casa con Imola e poi a Cantù) dopo la sbornia del derby vinto alla grande proprio contro la Scavolini, la vigilia di Pasqua. La Viola vista l'altra sera sul parquet del Bpa Palas ha tutte le carte in regola per provarci, soprattutto adesso che ha avuto tempo di recuperare le forze: «Finalmente chi compila i calendari ha avuto un minimo di buon senso – aveva detto Zorzi alla vigilia del match di Pesaro –. Due trasferte nelle Marche, pochi chilometri da fare: finora invece, ci avevano sbattuto su e giù per l'Italia come trottole. Dopo aver giocato a Varese, il giorno di Pasqua siamo tornati a casa alle quattro del pomeriggio, con le mogli dei giocatori che ci aspettavano amareggiate perché era saltato il pranzo di famiglia». In effetti, in questi giorni che precedono la sfida di Fabriano, la Viola può lavorare tranquilla, senza altri stress da viaggio. Con quel pizzico di rabbia dentro per il ko con la Scavolini che magari potrà anche aiutarle: «Abbiamo giocato bene contro i pesaresi ma abbiamo pure commesso qualche fesseria – ammette il coach reggino – perché nella nostra squadra ogni tanto tendiamo ad andare sopra le righe». Si rammarica per l'assenza di Williams «il lungo più dinamico che abbiamo e che ci sarebbe servito molto» sperando di recuperarlo dalla tonsillite, elogia Delfino «mi è piaciuto molto» e si dispiace per Eze «è giovane anche lui e avrebbe bisogno di fiducia, purtroppo è andato così così». Sulla Scavolini, che la Viola ha saputo tenere sulla corda fino all'ultimo non vorrebbe pronunciarsi: «Non sono problemi miei – sorride Zorzi – ma devo ammettere che l'Eurolega è una brutta bestia e se non hai certezze devi continuare a lottare sui due fronti. La cosa è molto dispendiosa». Vive una vigilia tranquilla nel buon ritiro di Pesaro, la Viola: perché sa di poter contre sulle tre partite casalinghe che ancora l'aspettano e magari con l'apporto del proprio pubblico potrà farcela: «La salvezza in effetti ce la giochiamo a casa nostra, però non si sa mai». Un pensiero condiviso anche dal veterano Blasi: «Partendo per questa doppia trasferta marchigiana è ovvio che abbiamo messo più chance su quella di Fabriano che su quella di Pesaro». Sarà interessante seguire la sfida fra i cannonieri delle due squadre, Eubanks e Monroe, ma stavolta Tomily può giocare un ruolo chiave perché il pivot avversario, l'ex neroarancio Tyrone Washington, è infortunato.
Elisabetta Ferri
Elisabetta Ferri