L’Amministrazione comunale potrebbe acquistare azioni a valore nominale, per un importo massimo di 500 milioni di lire, della società che avrà acquisito il titolo sportivo per partecipare al prossimo campionato di basket (A1 o Legadue secondo l’esito del campionato in corso). E’ questa la proposta contenuta in una bozza di delibera che l’assessore allo Sport, Luca Darbi ha illustrato ieri mattina, nel corso di una seduta straordinaria di Giunta e che sarà oggetto di valutazione a voto, da parte dell’esecutivo di palazzo Barbieri, nella seduta di martedì prossimo. «La delibera - spiega Darbi - prevede che la partecipazione del Comune non superi il 49 per cento del capitale azionario. L’Amministrazione, infatti, non vuole la maggioranza, ma contribuire con una quota significativa. Il provvedimento prevede, inoltre, l’impegno, da parte dell’Amministrazione comunale, a cedere la sua quota azionaria a privati». L’assessore allo Sport intende, in questo modo, ribadire quanto l’Amministrazione civica abbia a cuore le sorti della Scaligera Basket e fare qualcosa di concreto perché Verona possa continuare a godere del grande basket. E’ auspicabile che la proposta di Darbi trovi accoglienza in Giunta. I tempi sono, comunque, molto stretti. Se la Giunta votasse a favore, il provvedimento stesso sarebbe oggetto, poi, di dibattito all’interno della commissione consiliare per poi essere inserito, nel caso di assenso della commissione stessa, all’ordine dei lavori del Consiglio comunale ( «dove - precisa Darbi - vi sarebbe solo votazione, senza discussione, secondo un accordo preso con i capigruppo» ) entro l’11 aprile, giorno nel quale si terrà l’ultima seduta prima della decadenza dell’assemblea, in vista delle elezioni amministrative.
«Vogliamo cercare di sostenere la società di basket - dice Luca Darbi - perché la riteniamo essere un patrimonio di Verona, non solo per il fatto sportivo, ma anche sociale, per quanto rappresenti nell’ambito della promozione allo sport e della partecipazione giovanile a diversi campionati e, ancora, per l’immagine che dà alla città stessa. Mi sono sentito in dovere, per questo, di predisporre una delibera che non fa, oggi, una scelta rispetto alle "cordate" che si stanno impegnando per il salvataggio della Scaligera Basket, ma che può dare garanzie a coloro che riusciranno ad avere il titolo sportivo di poter contare su questo investimento del Comune».
Darbi lamenta «la mancata disponibilità, da parte del capogruppo di Forza Italia, Dean di portare all’attenzione del Consiglio la modifica dello statuto della Bentegodi, necessaria perché oggi l’Istituzione non è nel rispetto delle nuove normative, tanto che rischia di non poter essere affiliata al Coni». «L’approvazione del nuovo statuto - spiega l’assessore - avrebbe consentito di fare, attraverso la Bentegodi, l’operazione a sostegno della Scaligera: avrebbe avuto più senso sportivo perché la Bentegodi, secondo la legge Bassanini, potrebbe operare in modo più semplice nei confronti delle realtà sportive».
«I fondi per sostenere la delibera - assicura Darbi - ci sono e verrebbero prelevati da un surplus derivante dagli aumenti di capitale sociale di altri enti. Non andrebbero, insomma, ad intaccare quelli già destinati a servizi sociali, culturali o sportivi. Vogliamo difendere un patrimonio storico di questa città, che gode di un’importante partecipazione da parte dei cittadini ed ha un risvolto sociale di rilevante importanza».
Darbi aveva già informato sia Vicenzi che Bordato che il Comune avrebbe potuto dare questo contributo. Ora tocca alla Giunta, alla commissione consiliare, al Consiglio comunale dare una risposta politica positiva ad un problema che sta tanto a cuore agli sportivi veronesi. (r.p.)
«Vogliamo cercare di sostenere la società di basket - dice Luca Darbi - perché la riteniamo essere un patrimonio di Verona, non solo per il fatto sportivo, ma anche sociale, per quanto rappresenti nell’ambito della promozione allo sport e della partecipazione giovanile a diversi campionati e, ancora, per l’immagine che dà alla città stessa. Mi sono sentito in dovere, per questo, di predisporre una delibera che non fa, oggi, una scelta rispetto alle "cordate" che si stanno impegnando per il salvataggio della Scaligera Basket, ma che può dare garanzie a coloro che riusciranno ad avere il titolo sportivo di poter contare su questo investimento del Comune».
Darbi lamenta «la mancata disponibilità, da parte del capogruppo di Forza Italia, Dean di portare all’attenzione del Consiglio la modifica dello statuto della Bentegodi, necessaria perché oggi l’Istituzione non è nel rispetto delle nuove normative, tanto che rischia di non poter essere affiliata al Coni». «L’approvazione del nuovo statuto - spiega l’assessore - avrebbe consentito di fare, attraverso la Bentegodi, l’operazione a sostegno della Scaligera: avrebbe avuto più senso sportivo perché la Bentegodi, secondo la legge Bassanini, potrebbe operare in modo più semplice nei confronti delle realtà sportive».
«I fondi per sostenere la delibera - assicura Darbi - ci sono e verrebbero prelevati da un surplus derivante dagli aumenti di capitale sociale di altri enti. Non andrebbero, insomma, ad intaccare quelli già destinati a servizi sociali, culturali o sportivi. Vogliamo difendere un patrimonio storico di questa città, che gode di un’importante partecipazione da parte dei cittadini ed ha un risvolto sociale di rilevante importanza».
Darbi aveva già informato sia Vicenzi che Bordato che il Comune avrebbe potuto dare questo contributo. Ora tocca alla Giunta, alla commissione consiliare, al Consiglio comunale dare una risposta politica positiva ad un problema che sta tanto a cuore agli sportivi veronesi. (r.p.)