La Parola d'ordine in casa Kinder è una sola: «non sottovalutare Verona». Lo dicono Ginobili: «Ogni trasferta può nascondere una trappola e ne abbiamo purtroppo già avuto dimostrazione a Biella o Fabriano», Brkic: «Fuori casa non esistono partite facili» e Rigaudeau: « A Verona hanno fatto miracoli. Dovremo trovare ritmi e difesa giusti». Quello della Kinder, tra l'altro, è un viaggio che non permette errori di rotta nella domenica in cui la Skipper ha un avversario morbido ma Cantù riposa e Treviso ( con Pesaro) e Siena (a Roma) qualcosa rischiano (soprattutto la Benetton).
La seconda senza Abbio sarà anche la prima, dopo la lunghissima assenza, con Becirovic il cui recupero a tempo pieno dovrebbe avvenire sul finire della regular season, quindi prima delle final four di Eurolega.
Ma intanto è importante che ci sia anche soltanto per fare il decimo in panchina. Soprattutto ripensando agli scenari apocalittici di un paio di mesi fa quando si temeva che nemmeno una seconda operazione avrebbe potuto restituire la stellina slovena al suo massimo splendore. Invece Sani da una settimana si allena forte, non è ovviamente al massimo ma con l'assenza di Abbio è fondamentale avere un uomo in più nella rotazione degli esterni. Anche se la partita con Udine ha dato a Messina la certezza che Brkic può andare dentro a risultato in bilico e non soltanto per 5 minuti.
Quanto Sani sarà in grado di dare oggi a Messina è tutto da verificare ma arrivano comunque notizie confortanti dallo staff medico bianconero: «La risonanza magnetica eseguita ieri – spiega il dottor Alessandro Lelli, - ha evidenziato la completa risoluzione del problema cartilagineo del ginocchio destro. I test clinici ed atletici a cui è stato sottoposto sono risultati nella norma per cui il giocatore potrà rientrare nei dieci» .
Rimane invece in dubbio Smodis: «Matjaz continua a lamentare dolori sul tricipite surale – conclude il dottor Lelli – per cui ieri ha eseguito solo sedute di terapia fisica».
Il punto sulla trasferta lo fa Giordano Consolini: «La Muller — spiega il vice di Messina — è una squadra diversa rispetto all'andata ma alla quale va rivolto un plauso particolare per come ha affrontato i tanti problemi societari giocando con grande serietà e professionalità. Quello di Verona è un grande collettivo di cui dobbiamo avere rispetto. Quello che ci servirà è soprattutto un forte impatto difensivo perchè dalla difesa nasce il contropiede e noi in trasferta abbiamo bisogno di trovare quei canestri facili che solo il contropiede sa regalare».
Gianni Cristofori
La seconda senza Abbio sarà anche la prima, dopo la lunghissima assenza, con Becirovic il cui recupero a tempo pieno dovrebbe avvenire sul finire della regular season, quindi prima delle final four di Eurolega.
Ma intanto è importante che ci sia anche soltanto per fare il decimo in panchina. Soprattutto ripensando agli scenari apocalittici di un paio di mesi fa quando si temeva che nemmeno una seconda operazione avrebbe potuto restituire la stellina slovena al suo massimo splendore. Invece Sani da una settimana si allena forte, non è ovviamente al massimo ma con l'assenza di Abbio è fondamentale avere un uomo in più nella rotazione degli esterni. Anche se la partita con Udine ha dato a Messina la certezza che Brkic può andare dentro a risultato in bilico e non soltanto per 5 minuti.
Quanto Sani sarà in grado di dare oggi a Messina è tutto da verificare ma arrivano comunque notizie confortanti dallo staff medico bianconero: «La risonanza magnetica eseguita ieri – spiega il dottor Alessandro Lelli, - ha evidenziato la completa risoluzione del problema cartilagineo del ginocchio destro. I test clinici ed atletici a cui è stato sottoposto sono risultati nella norma per cui il giocatore potrà rientrare nei dieci» .
Rimane invece in dubbio Smodis: «Matjaz continua a lamentare dolori sul tricipite surale – conclude il dottor Lelli – per cui ieri ha eseguito solo sedute di terapia fisica».
Il punto sulla trasferta lo fa Giordano Consolini: «La Muller — spiega il vice di Messina — è una squadra diversa rispetto all'andata ma alla quale va rivolto un plauso particolare per come ha affrontato i tanti problemi societari giocando con grande serietà e professionalità. Quello di Verona è un grande collettivo di cui dobbiamo avere rispetto. Quello che ci servirà è soprattutto un forte impatto difensivo perchè dalla difesa nasce il contropiede e noi in trasferta abbiamo bisogno di trovare quei canestri facili che solo il contropiede sa regalare».
Gianni Cristofori
Fonte: Il Resto del Carlino