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Fillattice, è vietato sbagliare

Vincere tre partite in fila per la Fillattice di quest'anno è una rarità quasi assoluta. Finora, infatti, è accaduto una sola volta, tra la sesta e l'ottava giornata d'andata, anni luce fa. Oggi, però, (palla a due ore 18.15) i biancorossi di Mazzon hanno un'importante chance da prendere al volo. Dopo i successi con Fabriano e Biella, al PalaCattani è di scena una Metis Varese, molto dimessa, reduce da tre sconfitte consecutive e priva del suo uomo di punta Gianmarco Pozzecco. Le basi per azzeccare il tris ci sono, indipendentemente da quelli che possono essere i problemi dei lombardi, a patto che dopo il +34 di giovedì, l'Andrea Costa non si convinca di aver risolto chissà cosa. Basta poco, infatti, per gettare tutto di nuovo all'ortiche e per non rischiare è sufficiente ripensare alla gara di Verona, tanto per citarne una. Del nostro stesso avviso è anche Pierfrancesco Betti, che mette in guardia il gruppo: «Sarebbe stupido — avverte il direttore sportivo della Fillattice — buttare al vento quello che abbiamo costruito nelle ultime due giornate. Poco tempo fa dissi che dovevamo disputare otto finali, la sostanza non è cambiata, tranne che le partite restanti sono solo quattro. In più abbiamo avuto dei risultati favorevoli, insomma è fondamentale non mollare tenendo alta la concentrazione. Come siamo rinati? I motivi sono due. Il primo è l'arrivo di Heal che è un valore aggiunto, senza voler togliere nulla a nessuno. Il secondo è la consapevolezza di essere ad un centimetro dal baratro. Quando siamo andati a Fabriano sapevamo che solo una vittoria poteva tenerci in vita». Oggi c'è un'altra sfida che interessa da vicino Imola, e cioè Milano - Livorno. A Betti abbiamo chiesto per chi farà il tifo: «Onestamente è difficile dire chi è meglio che vinca, è chiaro che essendo in vantaggio nei confronti di Livorno potrei rispondere Mabo, ma d'altro canto una sconfitta di Milano ci potrebbe permettere di lasciare l'ultimo posto a due punti. Preferisco rifugiarmi in una frase fatta: pensiamo a vincere la nostra partita e tutte le prossime,». E probabilmente l'atteggiamento più redditizio è proprio questo. Infischiarsi dei risultati delle avversarie dirette, mantenendo tutta l'attenzione su quello che dipende dalle proprie mani. Poi se sono le stesse di giovedì è anche meglio.
Federico Boschi
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