TREVISO — Un conto era stare in cima alla classifica grazie ad una partenza lanciata (12 vittorie iniziali consecutive), un altro è esserci tornati nella parte finale della regular season, dopo aver offerto prestazioni anche censurabili (Roseto, Varese, la Coppa Italia, Milano). Il primato ritrovato ad aprile significa che la Benetton ha riacquistato tonicità proprio in coincidenza con la fase cruciale della stagione, quando arrivano anche in Europa le gare-spareggio, o vinci e sei fuori. Il +27 di Livorno, maggiore scarto dell'anno in trasferta, fa capire che la condizione sta aumentando a vista d'occhio, e con essa anche il morale. «Il fatto di essere primi, sia pure assieme alla Skipper, sicuramente ci aiuta — riconosce capitan Ricky Pittis —. Non dimentichiamo tuttavia che mancano ancora cinque partite prima dei playoff e noi, per conservare la testa, dovremo mantenere in ognuna di esse la massima concentrazione ed attenzione».
Oltre all'attacco, sta funzionando bene la difesa.
«Infatti, è sempre quella che fa la differenza. Per far canestro di solito non abbiamo problemi (Treviso segna 94.3 per gara), ma certe partite, soprattutto quelle dei playoff, si vincono soprattutto difendendo. Secondo me dovremo fare ancora dei miglioramenti».
Stasera ospiterete la Scavolini: l'ultima volta che l'avete affrontata, a D'Antoni è venuta la nausea.
«Ed allora bisogna fargliela passare, anche perché non era venuta solo a lui. Cercheremo di impedire di subire 100 e passa punti, com'è successo a Pesaro, dove ci fu da parte nostra un esempio di pessima difesa».
Al Palaverde però di solito voi non deludete mai.
«Non possiamo mai dare nulla per scontato. E' vero, però, che giochiamo meglio in casa nostra».
Oltre all'attacco, sta funzionando bene la difesa.
«Infatti, è sempre quella che fa la differenza. Per far canestro di solito non abbiamo problemi (Treviso segna 94.3 per gara), ma certe partite, soprattutto quelle dei playoff, si vincono soprattutto difendendo. Secondo me dovremo fare ancora dei miglioramenti».
Stasera ospiterete la Scavolini: l'ultima volta che l'avete affrontata, a D'Antoni è venuta la nausea.
«Ed allora bisogna fargliela passare, anche perché non era venuta solo a lui. Cercheremo di impedire di subire 100 e passa punti, com'è successo a Pesaro, dove ci fu da parte nostra un esempio di pessima difesa».
Al Palaverde però di solito voi non deludete mai.
«Non possiamo mai dare nulla per scontato. E' vero, però, che giochiamo meglio in casa nostra».
Fonte: Il Resto del Carlino