Stasera con la Scavolini la Benetton inizia una doppia e decisiva volata: in campionato per accaparrarsi la posizione migliore in vista dei playoff, ed in Eurolega per approdare all'atto finale, le Final Four di Casalecchio. Di Coppa, intanto, si parlerà mercoledì con il Barcellona.
Adesso conviene mantenere la concentrazione su Pesaro, cliente mai facile, che fa un basket simile a quello dei «casual», ma anche capace di piazzare sotto canestro due giannizzeri come Blair e Johnson. E' il quinto incontro stagionale e naturalmente ogni tattica va a farsi benedire. «Certo, noi e loro ci conosciamo benissimo, ma stavolta rispetto alle altre occasioni avranno un Johnson in più - dice coach D'Antoni - la Scavolini sarà un avversario molto pericoloso e noi per farcela dovremo giocare bene, difendendo duro e correndo come al solito». Adesso che siete tornati al primo posto, dovete restarci. «Ed è quello che cercheremo di fare. Prima dei playoff avremo tre gare in casa e due fuori, tutte fondamentali: sappiamo che dovremo vincerne almeno quattro». Oggi torna Chikalkin. Ogni volta in campionato qualcuno resta fuori squadra: c'è il rischio di alterare gli equilibri? «No, non credo, almeno per il momento. Io penso che ci sia spazio per tutti, spero anzi che tutti restino in salute».
Nelle ultime gare hai ritrovato anche una buona difesa. «Non è difficile migliorare laddove prima c'erano delle lacune... Ora in difesa vedo una buona intensità ed in attacco una ritrovata energia».
In Coppa a Pesaro vi punirono con delle medie strabilianti nel tiro da tre: al Palaverde per loro sarà un po' più difficile. «Speriamo. Lì in verità non difendemmo bene, ma la Scavolini tirò in maniera incredibile, segnando spesso con il difensore addosso».
Pensi che la Scavolini stavolta non abbia le motivazioni da cui invece era sorretta in quella serata di Eurolega? «Io credo che ogni squadra in questo momento stia cercando di finire al meglio la regular season». Non è che pensate già al Barcellona? «Spero proprio di no, sarebbe un grave errore. A noi il primo posto interessa non tanto, tantissimo: visto che in casa nostra siamo così forti, avere il vantaggio del fattore campo nei playoff potrebbe farci molto comodo, no?».
Silvano Focarelli
Adesso conviene mantenere la concentrazione su Pesaro, cliente mai facile, che fa un basket simile a quello dei «casual», ma anche capace di piazzare sotto canestro due giannizzeri come Blair e Johnson. E' il quinto incontro stagionale e naturalmente ogni tattica va a farsi benedire. «Certo, noi e loro ci conosciamo benissimo, ma stavolta rispetto alle altre occasioni avranno un Johnson in più - dice coach D'Antoni - la Scavolini sarà un avversario molto pericoloso e noi per farcela dovremo giocare bene, difendendo duro e correndo come al solito». Adesso che siete tornati al primo posto, dovete restarci. «Ed è quello che cercheremo di fare. Prima dei playoff avremo tre gare in casa e due fuori, tutte fondamentali: sappiamo che dovremo vincerne almeno quattro». Oggi torna Chikalkin. Ogni volta in campionato qualcuno resta fuori squadra: c'è il rischio di alterare gli equilibri? «No, non credo, almeno per il momento. Io penso che ci sia spazio per tutti, spero anzi che tutti restino in salute».
Nelle ultime gare hai ritrovato anche una buona difesa. «Non è difficile migliorare laddove prima c'erano delle lacune... Ora in difesa vedo una buona intensità ed in attacco una ritrovata energia».
In Coppa a Pesaro vi punirono con delle medie strabilianti nel tiro da tre: al Palaverde per loro sarà un po' più difficile. «Speriamo. Lì in verità non difendemmo bene, ma la Scavolini tirò in maniera incredibile, segnando spesso con il difensore addosso».
Pensi che la Scavolini stavolta non abbia le motivazioni da cui invece era sorretta in quella serata di Eurolega? «Io credo che ogni squadra in questo momento stia cercando di finire al meglio la regular season». Non è che pensate già al Barcellona? «Spero proprio di no, sarebbe un grave errore. A noi il primo posto interessa non tanto, tantissimo: visto che in casa nostra siamo così forti, avere il vantaggio del fattore campo nei playoff potrebbe farci molto comodo, no?».
Silvano Focarelli
