Massimo Pisa
A.A.A. partners per conduzione società di tradizione gloriosa, presente sull'orlo della retrocessione nella serie B del basket, cercansi per tentativo rilancio. Astenersi perditempo. Da ieri l'annuncio è sulla bacheca dell'Olimpia Milano : Sergio Tacchini lascia la presidenza e cerca nuovi soci, se possibile tre, per rilanciarla dai bassifondi in cui si trova. Il piano è in mano a una banca d'affari: se ci saranno i nuovi azionisti, bene; altrimenti, navigazione a vista. Con un nuovo presidente, Giuseppe Menegazzi, e Dan Peterson come presidente onorario. L'idea di Tacchini non è nuova, l'annuncio arriva a tavola all'ora di pranzo: «Finora ho cercato di creare i presupposti per andare avanti: a livello societario è andata bene, a livello sportivo no. Ma è chiaro che non si può andare avanti soltanto con un presidente benefattore. Il progetto prevede più azionisti, diciamo quattro, che siano anche sponsor in quota diverse, con rischi condivisi e capitali versati in misura proporzionale ai risultati».
Dunque, Olimpia in multiproprietà e un presidente super partes: sarà Menegazzi, 54 anni, ex pallavolista, avvocato, gli ultimi 10 anni nel Cda della società: «Non partiamo da zero - assicura - i contatti ci sono già. E ai nuovi soci non chiediamo solo i soldi, saranno tutti alla pari». Accanto a lui il ritorno di Peterson: «Cercherò di dare esperienza, senza pestare i piedi a nessuno». Specialmente a Toni Cappellari, il g.m. che continuerà a gestire le scelte tecniche: «Puntiamo a tenere un nucleo tra quelli che abbiamo e a prendere un leader». Insomma, sette uomini chiave e il resto a complemento, magari a campionato iniziato.
Restano i dubbi, mentre si aspettano i nomi dei partner, difficilmente ci sarà l'Adecco. «Il 15 aprile - spiega Tacchini - avremo i primi responsi dalla banca, poi decideremo. Dovessi restare da solo? Certo, sarei in difficoltà, dovrei rivedere i piani. Ma preferisco pensare positivo».
A.A.A. partners per conduzione società di tradizione gloriosa, presente sull'orlo della retrocessione nella serie B del basket, cercansi per tentativo rilancio. Astenersi perditempo. Da ieri l'annuncio è sulla bacheca dell'Olimpia Milano : Sergio Tacchini lascia la presidenza e cerca nuovi soci, se possibile tre, per rilanciarla dai bassifondi in cui si trova. Il piano è in mano a una banca d'affari: se ci saranno i nuovi azionisti, bene; altrimenti, navigazione a vista. Con un nuovo presidente, Giuseppe Menegazzi, e Dan Peterson come presidente onorario. L'idea di Tacchini non è nuova, l'annuncio arriva a tavola all'ora di pranzo: «Finora ho cercato di creare i presupposti per andare avanti: a livello societario è andata bene, a livello sportivo no. Ma è chiaro che non si può andare avanti soltanto con un presidente benefattore. Il progetto prevede più azionisti, diciamo quattro, che siano anche sponsor in quota diverse, con rischi condivisi e capitali versati in misura proporzionale ai risultati».
Dunque, Olimpia in multiproprietà e un presidente super partes: sarà Menegazzi, 54 anni, ex pallavolista, avvocato, gli ultimi 10 anni nel Cda della società: «Non partiamo da zero - assicura - i contatti ci sono già. E ai nuovi soci non chiediamo solo i soldi, saranno tutti alla pari». Accanto a lui il ritorno di Peterson: «Cercherò di dare esperienza, senza pestare i piedi a nessuno». Specialmente a Toni Cappellari, il g.m. che continuerà a gestire le scelte tecniche: «Puntiamo a tenere un nucleo tra quelli che abbiamo e a prendere un leader». Insomma, sette uomini chiave e il resto a complemento, magari a campionato iniziato.
Restano i dubbi, mentre si aspettano i nomi dei partner, difficilmente ci sarà l'Adecco. «Il 15 aprile - spiega Tacchini - avremo i primi responsi dalla banca, poi decideremo. Dovessi restare da solo? Certo, sarei in difficoltà, dovrei rivedere i piani. Ma preferisco pensare positivo».
Fonte: La Repubblica