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Fabriano lancia la sfida impossibile alla Kinder

Grande entusiasmo in città per l’arrivo dei bolognesi e Banca Marche è in gran forma

FABRIANO - Il grande basket sbarca nella 'città della carta'. Oggi pomeriggio al PalaIndesit, infatti, la Banca Marche Fabriano affronta nientemeno che la Kinder Bologna (ore 18.15, dirigono Reatto e Pascotto), fresca vincitrice della Coppa Italia, nonché detentrice di scudetto ed Euroleague. Dal canto suo il team fabrianese si avvicina a questo incontro nelle migliori condizioni psicologiche possibili, reduce da due vittorie di seguito (con Biella e a Trieste) che l'hanno lanciato a 24 punti in classifica, in piena zona play-off e ad un passo da quella che è stata riconosciuta come la quota salvezza (26). In città è riesploso un contagioso entusiasmo, che si manifesterà oggi al Palas dove è previsto il classico pienone. Emblema dell'attuale 'magic-moment' fabrianese è l'ala/pivot Michael Meeks: le sue prestazioni 'sonnolente' durate fino a gennaio sono un lontano ricordo. Nelle ultime sei partite Meeks sta viaggiando a 19 punti e 7,7 rimbalzi di media in 34 minuti di utilizzo, cifre quasi doppie rispetto al periodo precedente, che gli sono valse la convocazione nella Nazionale del Canada per i Mondiali di questa estate.
"Siamo contenti e ripagati dal buon lavoro svolto in questo periodo", ci ha detto ieri coach Lasi, "contro la Kinder dovremo dare il massimo, perché è una squadra talmente forte che solo con una prestazione al di sopra delle righe è possibile metterla in difficoltà".
L'unico cruccio è relativo al play Mclinton, reduce da un brutto colpo all'alluce del piede destro che ne mette in dubbio la presenza (si decide stamattina), mentre dovrebbe tornare tra i dieci Ferroni.
"Penso che la Kinder sia la formazione più forte del campionato", commenta il pivot fabrianese Washington, "è uno spettacolo vedere le sue partite, in cui è evidente il valore del gruppo: i meccanismi di gioco sono così collaudati che in qualsiasi momento della partita ognuno sa cosa fare e dove trovarsi per essere utile". E Washington, bravo a Trieste, se la dovrà vedere contro il mastodontico Griffith, appena rientrato da un lungo infortunio. "E' un maestro nel ricevere palla, scaricarla a dovere sul perimetro e nello spartire le sue conclusioni con quelle dei compagni di squadra", commenta Tyrone.
Ma il 'clou' della gara (e dell'intera giornata cestistica) è il ritorno sulla panchina bolognese di Ettore Messina, il più grande coach in circolazione in Europa, incredibilmente licenziato lunedì scorso e richiamato a furor di popolo giovedì dopo che la tifoseria virtussina aveva ferocemente contestato il presidente Madrigali per un esonero apparso a tutti assurdo. Poi sul campo vedremo i 'prodi' fabrianesi opporsi ai fenomeni Ginobili, Jaric e Rigaudeau, ai sempre validi Abbio e Bonora e ai lunghi Frosini, Andersen, Smodis e Griffith. Comunque vada, sarà un successo.
Ferruccio Cocco
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