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Müller, ecco i campioni d’Europa

Per i gialloblù l’obiettivo principale è fare bella figura

«Deve essere una tappa per migliorare il nuovo assetto di squadra». Pensare ad altri obiettivi è fuori logica «anche se vogliamo entrare in campo con la nostra, solita, mentalità vincente». Arriva la Kinder e Lino Lardo più che al risultato di questa sera guarda a mettere le basi perché i risultati siano migliori nelle ultime tre partite della «regular season», quelle decisive per la salvezza. La speranza di fare punti contro la squadra campione d’Europa e, sabato prossimo, a Siena non ha il sostegno di basi tecniche. La Müller, naturalmente, non starà lì a guardare, ma sarà più importante eseguire bene e con continuità i giochi ed applicare al meglio i concetti difensivi che star lì a guardare se perdere di dieci o di trenta. «Non dobbiamo pensare - dice Lardo - ai grossi problemi che, sicuramente, ci creerà la Kinder. Per noi è già un onore giocarci contro ed il nostro primo obiettivo dovrà essere quello di trovare buoni equilibri e recuperare un po’ di quella fiducia che avevamo quando si giocava d’assieme».
Il coach gialloblù ammette che «non è certo questa contro la Kinder la gara migliore per riuscirci». «Come sempre - avverte - andremo in campo per provare a vincere, anche se sarà impresa difficilissima, ma vorrei vedere, soprattutto, ricreare quel gioco di squadra che, nelle ultime gare, sia per le situazioni di stanchezza, sia per l’inserimento dei nuovi, è venuto meno e ci ha creato problemi».
La Kinder costituisce, da sola, motivo per andare al Palaolimpia. Va in campo la squadra migliore d’Europa, capace di centrare, nella scorsa stagione, il «grande slam». E’ composta da giocatori che sono già considerati a livello di Nba, come Emanuel Ginobili, sesto come media punti con 19.84, terzo assoluto come valutazione con 22.71, quarto nel tiro da due punti col 61.70 per cento, decimo nel totale dei tiri col 52.84 per cento, primo per il numero di palle recuperate (4.26 di media), quarto come numero di falli subiti (6.29). O come Marco Jaric. Ed ha in regia Antoine Rigaudeau, primo nel tiro da tre punti col 53.54 per cento. Per la prima volta, dopo otto stagioni, la Kinder non presenta Picchio Abbio, che ha risolto il contratto per firmare con Valencia, ma si può essere certi che il rendimento della squadra di Ettore Messina non calerà per questo. Tra l’altro, è annunciato il rientro di Sani Becirovic.
Il pubblico del Palaolimpia, che ritrova vecchi beniamini come Davide Bonora e Alessandro Frosini, non mancherà di far sentire il suo apporto ai gialloblù in una partita nella quale sarà facile sentirsi frustrati per la capacità che ha la Kinder di non farti attuare i giochi che vorresti, di metterti le mani addosso, di giocare in attacco in modo impressionante per come i virtussini «non» tengono la palla in mano, imprimendo all’azione grande velocità. La miglior Kinder, insomma, è la squadra che è ogni allenatore vorrebbe vedere giocare. «E noi - ribadisce Lino Lardo - non dovremo star lì a vedere in che modo noi potremmo battere la Kinder, ma puntare ai miglioramenti nel gioco di squadre. In queste due settimane, mi piacerebbe lavorare per ritrovare di nuovo certi equilibri, sia in attacco che in difesa, e farci trovare poi al meglio per il rush finale».
Renzo Puliero
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