La Skipper si è finalmente sciolta, tornando a correre e a giocare come sa, dopo un lungo periodo di oscurantismo iniziato nei dintorni della sconfitta interna d´Eurolega contro Pesaro, proseguito nel derby e sfociato nel tracollo a Barcellona. Perché Boniciolli e i suoi si riprendessero del tutto da quelle tranvate, c´è voluto del tempo, ma non ci voleva l´incidente che ieri ha nuovamente azzoppato Basile ad inizio del secondo quarto. Subito trasferito in ospedale, il ragazzo ha accusato una distorsione proprio nella caviglia (destra) che si era appena aggiustata. Oggi se ne saprà di più, ma i tempi non saranno brevi. La speranza di tutti è riaverlo in campo per il 24, giorno in cui Treviso scenderà al PalaDozza per quello che pare già lo 'spareggio´ per assegnare il primo posto in campionato. Che oggi resta in comproprietà, essendosi la Benetton salvata al supplementare contro Pesaro, la quale ha fallito due tiri per vincere, nell´ultima azione.
La partita di ieri poteva pure finire 120 a 120, tenendo il passo di com´era iniziata. Un canestro a te e uno a me. Gioco a cui è sempre pericoloso invitare quelli di Roseto, ma gioco a cui la Skipper ha saputo giocare, trovando punti da tutti (8 a testa fra Basile e Savic in avvio), e offrendoli in difesa con altrettanta generosità. Ma quel pirotecnico equilibrio si è spezzato al via del secondo quarto, con un parziale di 12-2 che ha tinto la partita di biancoblù. Due gittate di Galanda e un´entrata di Meneghin sono state l´avvisaglia, due giri di vite in difesa la conferma che era ora di cambiare registro. Su quella Fortitudo finalmente ritrovata, dove pure Goldwire, molto timidamente, era riuscito a farsi notare (pochi minuti, un rimbalzo d´attacco e una palla rubata), è però cascata la tegola Basile. Volando verso canestro, il play è stato toccato e spostato, andando a ricadere proprio sulla caviglia appena guarita. Roggiani, assistente di Boniciolli, si è infuriato per quel tocco evidente e sporco dei difensori di Roseto, e alla panchina è andato un tecnico. Si stava 42-32, l´inerzia non è cambiata.
Roseto, che presentava il nuovo play Colson, ha comunque cercato di risalire quel primo affondo biancoblù, riuscendoci anche in parte con le piroette dei suoi imprevedibili americani. Poi ha incassato la serie illuminata di Marcelic, che in vista del traguardo dell´intervallo ha messo 11 punti di fila con tre bombe, fissando un 58-46 che è stato un ottimo spunto per chiudere metà match sul 61-48. L´assenza di Basile non ha cambiato la rotta felice della Skipper, che nel terzo quarto ha preso il largo, anche con momenti di basket spumeggiante.
Goldwire, su cui erano posati gli occhi di tutti, non ha fatto sfracelli, ma ha sempre cercato di giocare da play (anche quando Boniciolli l´ha utilizzato da guardia, tenendo in cabina Meneghin), in favore del gruppo. In questo momento non gli entra nulla, e comunque è con lui che la Skipper andrà avanti, ora che si dovrà rinunciare a Basile. La partita è stata talmente morbida nel finale che Boniciolli ha mandato in campo pure il baby Mancinelli, di cui tutti dicono meraviglie. Poi, quando Goldwire ha infilato anche i suoi primi punti di giornata, la festa è stata completa. O quasi, visto che lo sprint vincente della Benetton è stato trasmesso sul maxischermo, per la delusione della Fossa.
Giovanni Egidio
SKIPPER-ROSETO 103-83
Skipper: Basile 10, Milic 12, Marcelic 22, Fucka 14, Kovacic 14, Savic 8, Meneghin 5, Goldwire 5, Galanda 13, Mancinelli.
Roseto: Gilmore 5, Sims 17, Boni 20, Grant 6, Lockart 6, Swinson 12, Colson 8, Hicks 8, Ruggiero, Monti 1.
Arbitri: Borroni e Ursi.
Note: liberi: Bo 9/13, Ro 16/24. Da due: Bo 32/47, Ro 23/48. Da tre: Bo 10/28, Ro 7/21. Rimbalzi: Bo 38, Ro 39.
Parziali: 5´ 14-13, 10´ 30-30, 15´ 42-32, 20´ 61-48, 25´ 70-54, 30´ 80-63, 35´ 88-70, 40´ 103-83. Massimo vantaggio Skipper: +22 (94-72) al 37´. Massimo svantaggio: -4 (16-20) al 7´.
La partita di ieri poteva pure finire 120 a 120, tenendo il passo di com´era iniziata. Un canestro a te e uno a me. Gioco a cui è sempre pericoloso invitare quelli di Roseto, ma gioco a cui la Skipper ha saputo giocare, trovando punti da tutti (8 a testa fra Basile e Savic in avvio), e offrendoli in difesa con altrettanta generosità. Ma quel pirotecnico equilibrio si è spezzato al via del secondo quarto, con un parziale di 12-2 che ha tinto la partita di biancoblù. Due gittate di Galanda e un´entrata di Meneghin sono state l´avvisaglia, due giri di vite in difesa la conferma che era ora di cambiare registro. Su quella Fortitudo finalmente ritrovata, dove pure Goldwire, molto timidamente, era riuscito a farsi notare (pochi minuti, un rimbalzo d´attacco e una palla rubata), è però cascata la tegola Basile. Volando verso canestro, il play è stato toccato e spostato, andando a ricadere proprio sulla caviglia appena guarita. Roggiani, assistente di Boniciolli, si è infuriato per quel tocco evidente e sporco dei difensori di Roseto, e alla panchina è andato un tecnico. Si stava 42-32, l´inerzia non è cambiata.
Roseto, che presentava il nuovo play Colson, ha comunque cercato di risalire quel primo affondo biancoblù, riuscendoci anche in parte con le piroette dei suoi imprevedibili americani. Poi ha incassato la serie illuminata di Marcelic, che in vista del traguardo dell´intervallo ha messo 11 punti di fila con tre bombe, fissando un 58-46 che è stato un ottimo spunto per chiudere metà match sul 61-48. L´assenza di Basile non ha cambiato la rotta felice della Skipper, che nel terzo quarto ha preso il largo, anche con momenti di basket spumeggiante.
Goldwire, su cui erano posati gli occhi di tutti, non ha fatto sfracelli, ma ha sempre cercato di giocare da play (anche quando Boniciolli l´ha utilizzato da guardia, tenendo in cabina Meneghin), in favore del gruppo. In questo momento non gli entra nulla, e comunque è con lui che la Skipper andrà avanti, ora che si dovrà rinunciare a Basile. La partita è stata talmente morbida nel finale che Boniciolli ha mandato in campo pure il baby Mancinelli, di cui tutti dicono meraviglie. Poi, quando Goldwire ha infilato anche i suoi primi punti di giornata, la festa è stata completa. O quasi, visto che lo sprint vincente della Benetton è stato trasmesso sul maxischermo, per la delusione della Fossa.
Giovanni Egidio
SKIPPER-ROSETO 103-83
Skipper: Basile 10, Milic 12, Marcelic 22, Fucka 14, Kovacic 14, Savic 8, Meneghin 5, Goldwire 5, Galanda 13, Mancinelli.
Roseto: Gilmore 5, Sims 17, Boni 20, Grant 6, Lockart 6, Swinson 12, Colson 8, Hicks 8, Ruggiero, Monti 1.
Arbitri: Borroni e Ursi.
Note: liberi: Bo 9/13, Ro 16/24. Da due: Bo 32/47, Ro 23/48. Da tre: Bo 10/28, Ro 7/21. Rimbalzi: Bo 38, Ro 39.
Parziali: 5´ 14-13, 10´ 30-30, 15´ 42-32, 20´ 61-48, 25´ 70-54, 30´ 80-63, 35´ 88-70, 40´ 103-83. Massimo vantaggio Skipper: +22 (94-72) al 37´. Massimo svantaggio: -4 (16-20) al 7´.