Dopo la buona prova di giovedì scorso contro la Kinder, la De Vizia torna sul campo di casa per affrontare Biella, un’altra diretta avversaria nella lotta per la salvezza.
Tornando a giovedì, possiamo apprezzare l’ottima prova, dove la squadra era quasi riuscita a portarsi a casa 2 punti molto importanti, soprattutto dal punto di vista morale. Fatto sta che la De Vizia sta reagendo abbastanza bene ai recuperi in classifica delle altre avversarie e ciò ci fa pensare che ci siano tutti i presupposti per sperare o meglio cercare di abbordare la zona play off. Parlando di Biella, mi viene in mente un aneddoto simpatico di un paio di anni fa. Ricordo che, all’albergo di Biella, furono prenotate cinque stanze doppie uso singolo dal dirigente Gerardo Mariella, detto «Mister» (o, come fu chiamato dalla signorina della reception, sempre dello stesso albergo, «Signorina Mariella»). Cosa significasse ciò non si è ancora capito e credo che non riuscirebbero a dare una risposta nemmeno al «Chi vuol essere milionario» di Gerry Scotti. Continuando con questo aneddoto, ricordo che dal massaggiatore Gerardino Zeccardo ordinò al cuoco di preparare un piatto tipico di Biella, i famosi «gnocchi alla Sorrentina». Mah...
Comunque dopo aver scherzato un po’, torniamo a parlare dell’avversario di oggi, che sicuramente si presenterà ad Avellino per provare a recuperare i due punti persi domenica scorsa contro la Wurth Roma. Squadra dal roster abbastanza completo nei ruoli, con uno dei giocatori, a mio parere, migliori d’Italia, Andrea Niccolai.
Squadra che l’anno scorso ha dominato il campionato di A2, avendo tutti i presupposti per riuscire a diventare una delle squadre più forti d’Italia, soprattutto economicamente. Ma i due punti che la distaccano dall’Avellino stanno a significare che non è ancora riuscita a trovare la forza e personalità cestistica delle grandi squadre, come del resto la stessa Scandone. Forse la De Vizia, con tutti i brutti momenti che ha vissuto, avrebbe bisogno più di una controfattura per scacciare via il malocchio che la segue dall’inizio dell’anno. Noi però non crediamo, come tanti, alle maghe e alle streghe, e i malocchi ce li togliamo da soli con la nostra forza, la nostra voce e l’amore che nutriamo per questa squadra che ci ha sempre esaltato.
Tonino Tufano
Tornando a giovedì, possiamo apprezzare l’ottima prova, dove la squadra era quasi riuscita a portarsi a casa 2 punti molto importanti, soprattutto dal punto di vista morale. Fatto sta che la De Vizia sta reagendo abbastanza bene ai recuperi in classifica delle altre avversarie e ciò ci fa pensare che ci siano tutti i presupposti per sperare o meglio cercare di abbordare la zona play off. Parlando di Biella, mi viene in mente un aneddoto simpatico di un paio di anni fa. Ricordo che, all’albergo di Biella, furono prenotate cinque stanze doppie uso singolo dal dirigente Gerardo Mariella, detto «Mister» (o, come fu chiamato dalla signorina della reception, sempre dello stesso albergo, «Signorina Mariella»). Cosa significasse ciò non si è ancora capito e credo che non riuscirebbero a dare una risposta nemmeno al «Chi vuol essere milionario» di Gerry Scotti. Continuando con questo aneddoto, ricordo che dal massaggiatore Gerardino Zeccardo ordinò al cuoco di preparare un piatto tipico di Biella, i famosi «gnocchi alla Sorrentina». Mah...
Comunque dopo aver scherzato un po’, torniamo a parlare dell’avversario di oggi, che sicuramente si presenterà ad Avellino per provare a recuperare i due punti persi domenica scorsa contro la Wurth Roma. Squadra dal roster abbastanza completo nei ruoli, con uno dei giocatori, a mio parere, migliori d’Italia, Andrea Niccolai.
Squadra che l’anno scorso ha dominato il campionato di A2, avendo tutti i presupposti per riuscire a diventare una delle squadre più forti d’Italia, soprattutto economicamente. Ma i due punti che la distaccano dall’Avellino stanno a significare che non è ancora riuscita a trovare la forza e personalità cestistica delle grandi squadre, come del resto la stessa Scandone. Forse la De Vizia, con tutti i brutti momenti che ha vissuto, avrebbe bisogno più di una controfattura per scacciare via il malocchio che la segue dall’inizio dell’anno. Noi però non crediamo, come tanti, alle maghe e alle streghe, e i malocchi ce li togliamo da soli con la nostra forza, la nostra voce e l’amore che nutriamo per questa squadra che ci ha sempre esaltato.
Tonino Tufano