Malik Dixon è stato l’eroe nella vittoria di Biella contro la Coop Trieste (105-93). In settimana il ‘Mago’ aveva anche predetto ad un collega giornalista che ne avrebbe messi trenta, anche se in verità si riferiva alla gara contro Imola...
Tant’è, ogni ‘previsione’ è debito, così la partita tra due squadre senza forze, spossate dai quattro impegni in sette giorni (follia pura), l’ha vinta quella in cui giocava l’uomo più in serata: 30 punti (7 assist) con 10/10 ai tiri liberi, buoni quando una disperata Coop ha tentato l’arma del fallo sistematico. La gara è stata bruttina, tranne per il terzo quarto, quando la Lauretana ha innestato l’automatico al tiro da tre, chiudendo di fatto i giochi e regalando a Matteo Soragna un’uscita di scena degna di un grande capitano, a salvezza acquisita.
Ancora bravo Belcher, oltre ai 16 punti ci sono 10 rimbalzi e 5 palle recuperate.
Duri a morire anche i lunghi rossoblu che hanno stravinto la lotta a rimbalzo (42-28).
Con questo successo Biella vede i playoff, anche se per ottenerli servirà vincere ancora almeno una partita, forse due. Era anche la partita dell’ex Nate Erdmann che una parte di pubblico non ha mai amato per il suo carattere chiuso e per alcune sue dichiarazioni alla stampa rilasciate nelle stagioni successive a Biella, malgrado le successive smentite. E’ così scattata la contestazione nei suoi confronti: durante il riscaldamento i ‘Dannati’ hanno esposto due striscioni di scherno che il gm Marco Atripaldi è andato a togliere, dopo qualche minuto, con un gesto abbastanza brusco, ma comunque dettato dai regolamenti che impediscono l’esposizione di striscioni offensivi. I tifosi della curva non hanno gradito, ma nemmeno i dirigenti triestini che hanno protestato formalmente con quelli biellesi. Episodio evitabile. Non bastava ignorare l’ex poco simpatico?
L’inizio di gara di Biella fa venire i brividi a quei pochi masochisti in rossoblu che giovedì scorso si erano sciroppati la trasferta a Faenza. Le facce e le percentuali al tiro sembrano le stesse, deprimenti, viste contro la Fillattice. Per fortuna questa volta in campo non ci sono Heal e Bailey e la Lauretana riesce a limitare i danni. Gli errori diventano ben presto superiori alle cose azzeccate su ambo i fronti. A fare le cose, peggiori, però, è Biella che subisce un 7-0 frutto di palle buttate al vento. Ad un certo punto Dixon rimane addirittura con la palla in mano nel tentativo di fare rimessa a centrocampo: roba da minibasket. Per fortuna Batiste si sostituisce ad un Niccolai che spara a salve e con 7 punti, sommati ai 6 di Dixon, permette alla Lauretana di chiudere avanti il primo quarto sul 19-15. Si riparte e Malaventura illude segnando la tripla del + 5 a quota 22.
Peccato che Trieste piazzi subito un break di 12-0, infierendo su un Niccolai che colleziona un record negative di 8 palle perse all’intervallo, non segnando nemmeno un punto.
Ma il Belcher che di questi tempi t’aspetti salta fuori all’improvviso, prendendo il via da una tripla di Dixon. Altro canestro da tre, palla recuperata su Lazic e schiacciata in contropiede, condite da un rimbalzo strappato a Podestà che commette fallo: due tiri liberi e la partita è di nuovo in equilibrio sul 39 pari.
Si riparte dopo l’intervallo e a mettere il primo sigillo è ancora Cookie, ma quello che tutto il pubblico rossoblu aspetta accade subito dopo. Andrea Niccolai mette finalmente a fuoco la retina e comincia a segnare da oltre la linea dei 6 e 25: in rapida successione arriva un tris di triple, in cui Dixon mette anche la sua firma per due volte ed il break è confezionato, +15 sul 59-44. Pancotto, furioso, prima chiama un time out e poi ordina la difesa a zona, ma Malaventura la punisce subito con un’altra tripla: fanno sei nel terzo quarto, quello che decide la partita. Il parziale dice 34-15. Nell’ultima frazione le preoccupazioni arrivano subito con il quinto fallo di un buon Batiste, ma Bougaieff scaccia le ombre segnando la tripla del +22 (78-56), massimo vantaggio di Biella. Arriva anche la stoppata senza pietà di Belcher su Erdmann, che però si rifà parzialmente, guidando i suoi in un mini parziale che riporta Trieste vicino alla linea di galleggiamento dei dieci punti di distacco (81-71).
La Lauretana è carica di falli e concede qualcosa agli avversari che tentano la carta del fallo sistematico, mandando in lunetta Biella; ma soprattutto Mago Dixon che ne infila dieci senza battere ciglio: per lui un trentello d’autore e per i rossoblu un successo in chiave playoff.
Ma gli ultimi secondi sono tutti di Soragna che saluta il pubblico, forse per l’ultima volta con la maglia che gli ha aperto le porte della nazionale. In bocca al lupo, grande capitano.
Gabriele Pinna
Tant’è, ogni ‘previsione’ è debito, così la partita tra due squadre senza forze, spossate dai quattro impegni in sette giorni (follia pura), l’ha vinta quella in cui giocava l’uomo più in serata: 30 punti (7 assist) con 10/10 ai tiri liberi, buoni quando una disperata Coop ha tentato l’arma del fallo sistematico. La gara è stata bruttina, tranne per il terzo quarto, quando la Lauretana ha innestato l’automatico al tiro da tre, chiudendo di fatto i giochi e regalando a Matteo Soragna un’uscita di scena degna di un grande capitano, a salvezza acquisita.
Ancora bravo Belcher, oltre ai 16 punti ci sono 10 rimbalzi e 5 palle recuperate.
Duri a morire anche i lunghi rossoblu che hanno stravinto la lotta a rimbalzo (42-28).
Con questo successo Biella vede i playoff, anche se per ottenerli servirà vincere ancora almeno una partita, forse due. Era anche la partita dell’ex Nate Erdmann che una parte di pubblico non ha mai amato per il suo carattere chiuso e per alcune sue dichiarazioni alla stampa rilasciate nelle stagioni successive a Biella, malgrado le successive smentite. E’ così scattata la contestazione nei suoi confronti: durante il riscaldamento i ‘Dannati’ hanno esposto due striscioni di scherno che il gm Marco Atripaldi è andato a togliere, dopo qualche minuto, con un gesto abbastanza brusco, ma comunque dettato dai regolamenti che impediscono l’esposizione di striscioni offensivi. I tifosi della curva non hanno gradito, ma nemmeno i dirigenti triestini che hanno protestato formalmente con quelli biellesi. Episodio evitabile. Non bastava ignorare l’ex poco simpatico?
L’inizio di gara di Biella fa venire i brividi a quei pochi masochisti in rossoblu che giovedì scorso si erano sciroppati la trasferta a Faenza. Le facce e le percentuali al tiro sembrano le stesse, deprimenti, viste contro la Fillattice. Per fortuna questa volta in campo non ci sono Heal e Bailey e la Lauretana riesce a limitare i danni. Gli errori diventano ben presto superiori alle cose azzeccate su ambo i fronti. A fare le cose, peggiori, però, è Biella che subisce un 7-0 frutto di palle buttate al vento. Ad un certo punto Dixon rimane addirittura con la palla in mano nel tentativo di fare rimessa a centrocampo: roba da minibasket. Per fortuna Batiste si sostituisce ad un Niccolai che spara a salve e con 7 punti, sommati ai 6 di Dixon, permette alla Lauretana di chiudere avanti il primo quarto sul 19-15. Si riparte e Malaventura illude segnando la tripla del + 5 a quota 22.
Peccato che Trieste piazzi subito un break di 12-0, infierendo su un Niccolai che colleziona un record negative di 8 palle perse all’intervallo, non segnando nemmeno un punto.
Ma il Belcher che di questi tempi t’aspetti salta fuori all’improvviso, prendendo il via da una tripla di Dixon. Altro canestro da tre, palla recuperata su Lazic e schiacciata in contropiede, condite da un rimbalzo strappato a Podestà che commette fallo: due tiri liberi e la partita è di nuovo in equilibrio sul 39 pari.
Si riparte dopo l’intervallo e a mettere il primo sigillo è ancora Cookie, ma quello che tutto il pubblico rossoblu aspetta accade subito dopo. Andrea Niccolai mette finalmente a fuoco la retina e comincia a segnare da oltre la linea dei 6 e 25: in rapida successione arriva un tris di triple, in cui Dixon mette anche la sua firma per due volte ed il break è confezionato, +15 sul 59-44. Pancotto, furioso, prima chiama un time out e poi ordina la difesa a zona, ma Malaventura la punisce subito con un’altra tripla: fanno sei nel terzo quarto, quello che decide la partita. Il parziale dice 34-15. Nell’ultima frazione le preoccupazioni arrivano subito con il quinto fallo di un buon Batiste, ma Bougaieff scaccia le ombre segnando la tripla del +22 (78-56), massimo vantaggio di Biella. Arriva anche la stoppata senza pietà di Belcher su Erdmann, che però si rifà parzialmente, guidando i suoi in un mini parziale che riporta Trieste vicino alla linea di galleggiamento dei dieci punti di distacco (81-71).
La Lauretana è carica di falli e concede qualcosa agli avversari che tentano la carta del fallo sistematico, mandando in lunetta Biella; ma soprattutto Mago Dixon che ne infila dieci senza battere ciglio: per lui un trentello d’autore e per i rossoblu un successo in chiave playoff.
Ma gli ultimi secondi sono tutti di Soragna che saluta il pubblico, forse per l’ultima volta con la maglia che gli ha aperto le porte della nazionale. In bocca al lupo, grande capitano.
Gabriele Pinna