Entra in sala stampa, dribbla giornalisti e dirigenti che fanno massa e si piazza davanti al televisore che trasmette via televideo i risultati della giornata. E non fa commenti. Poi si siede, incrocia le braccia e aspetta le domande. Coach Ramagli, ingegnere di un altro piccolo capolavoro, maturato dopo un pesante insuccesso con Imola, ci tiene a precisare: “Chi pensa che siamo andati a far una gita in Romagna si sbaglia. Abbiamo perso, con uno scarto pesante, ma il motivo erano forse le loro maggiori motivazioni non certo un atteggiamento allegro da parte nostra. Ecco perché mi aspettavo la reazione di oggi con Trieste. Questa squadra ha sempre dimostrato di essere affezionata alla maglia ed alla città’’. Coach Ramagli, dopo questi due punti salvezza, guarda lontano, anche se sempre con la sua solita umiltà mista a determinazione: “Ora possiamo anche pensare ai play off. Credo che siano alla nostra portata. Trieste come avversaria? Se questa squadra, al primo anno in A1, raggiunge un traguardo così importante, mi starebbe bene incontrare anche il Real Madrid...’’. Tono dimesso per Cesare Pancotto, allenatore di Trieste: “A Biella hanno perso squadre importanti...Noi giocando così male non potevamo cullare nessuna speranza. Forse, a condizionarci, è stata la sicurezza dei playoff’’.
p.l.b.
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