Non si tratta, in teoria, del fenomeno ‘garantito’ Charly Bell che Treviso ha soffiato a Biella proprio a poche ore dalla firma sul contratto, ma con Mike King il gm Marco Atripaldi è convinto di aver fatto un altro colpo da mettere nella bacheca di Pallacanestro Biella. Il giocatore, ala di 201 cm classe 1974 di Chicago, era stato visionato direttamente quest’estate durante la summer league di Boston. Biella lo avrebbe voluto subito, ma King giocò talmente bene con i Washington Wizards di Jordan che questi lo invitarono al camp estivo per un provino più approfondito, anche se successivamente non ci fu l’accordo. Uscito da University of Illinois nel 1997, proviene dai Gary Steelheads (CBA) dove ha avuto una media di 8,7 punti e 3,2 rimbalzi a partita. Aveva iniziato questa stagione con i greci del Near East Atene, mentre nel suo passato professionale ci sono anche esperienze in Cina, Francia (Pro-B), Finlandia e Messico. Provando a fare un paragone per dare un’idea del tipo di giocatore, si può accostare all’Antonio Granger che arrivò a Biella due anni fa. King, infatti, possiede un grande talento offensivo, oltre ad avere un fisico quasi statuario, ideale per giocare a basket. Perché non ha sfondato finora? ’Perché ha un carattere troppo buono’ sembra aver commentato Malik Dixon concittadino e amico di King. Chissà che a Biella, anche lui, come Granger, trovi quel di più che possa finalmente mettere in luce tutte le sue potenzialità, finora solo parzialmente espresse. “Se gioca come l’ho visto fare io a Boston è un fenomeno - commenta coach Ramagli -, dall’altra parte c’è da dire che finora non ha avuto grandi exploit. Noi cercheremo di metterlo nelle condizioni ideali perché ciò avvenga a Biella”. Salvo imprevisti legati al permesso di lavoro necessario per il tesseramento, King dovrebbe esordire a Reggio Calabria domenica prossima.
ga.p.
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