VERONA - Un ventello rifilato in trasferta fa sempre effetto: però la Kinder se l´è dovuto guadagnare almeno un paio di volte. Ha finito di prepotenza, con un Becirovic voglioso, anche se naturalmente da rodare, ma a tre quarti di gara abbondanti, il fiato della Muller sul collo se l´è sentito. Dopo un distratto terzo quarto, infatti, Verona ha rosicchiato pian piano, solo con dei liberi, il vantaggio in doppia cifra dei bianconeri, che a cavallo degli ultimi due periodi hanno sbagliato nove azioni consecutive.
Meriti altrui, naso un po´ all´insù, com´è come non è, a 7´ dalla fine il margine era di un tiro: 61-58. Ha rotto il digiuno Rigaudeau con un´entrata (primo cesto del periodo dopo 3´35´´), poi Ginobili (ancora il migliore) e gli altri hanno rialzato la voce. Totale: un 15-0 in 5´ che ha chiuso i giochi sul 76-58, a 2´10´´. Stavolta è stata la Muller a steccare nove attacchi, ma la Kinder non s´è fatta pregare, capitalizzando tutto al massimo. Alla fine tutti e dieci hanno segnato punti, e Ginobili più di tutti. Fino al 30´, Griffith e Andersen erano stati molto incisivi, poi gli altri nella progressione conclusiva hanno portato giocate utili e chiuso ovunque, concedendo a Verona nell´ultimo quarto un miserabile 2/16 dal campo. Che è poi stato uno 0/14 reale, con cesti di Alberti e Ivory a giochi fatti. Visto il mal di trasferta registrato diverse volte in campionato, questa volata fa coppia con la rimonta di Milano. Ed intanto, fanno sostanza. Da quinta che era, la Virtus oggi è terza.
Nonostante il futuro dai toni plumbei, la Muller è una squadra reattiva, quasi allegra, anche se piuttosto leggerina. E infatti non si è fatta pregare, mandando a segno tutto il quintetto base dopo 4 minuti (11-12), rapido contro una difesa bianconera non proprio irreprensibile. La faccenda s´è però sistemata in fretta, con qualche aggiustamento e un Ginobili ottimo e abbondante. Dopo il primo errore Manu ha messo un tiro da 4, ormai una moda, e altri 5 cesti consecutivi, per 14 punti in 6´. Due piste avanti, fisicamente e tecnicamente, l´argentino ha lanciato il 23-14, che è stato mantenuto, nonostante qualche buona iniziativa di Rombaldoni. Verona è tornata per un attimo a -4 (24-20), ma la sua maggior attenzione sul perimetro è stata punita da Griffith ed Andersen, bravo ad attaccare. A cavallo dei primi due quarti la Virtus per 6´ non ha concesso niente, portandosi a +15 (35-20, 14´), anche con la collaborazione di Becirovic, in campo due volte, con discreto brio e qualche indecisione, ma anche con un bel piazzato allo scadere del 20´ dall´angolo sinistro, che ha fatto zompare in campo tutta la panchina. Non è stata la partita, ma solo il +12, che sarebbe stato tutto da ribadire.
Adesso sotto con l´Eurolega, per vidimare il biglietto alle Final Four: giovedì al PalaMalaguti sfida con il Real, obbligato a vincere di 29. Non sarà una passeggiata, ma bisognerà impegnarsi davvero per fare danni.
Francesco Forni
MULLER-KINDER 63-83
Muller: Rombaldoni 11, Ivory 16, Carraretto 12, Alberti 6, Camata 8, Burrough 7, Carroll 3, Higgs, Ianes, Boscagin.
Kinder: Jaric 5, Rigaudeau 5, Ginobili 27, Frosini 4, Griffith 11, Andersen 14, Bonora 2, Brkic 8, Becirovic 5, Barlera 2.
Arbitri: Vianello e Begnis.
Note: liberi: Vr 16/20, Bo 14/18. Da due: Vr 19/39, Bo 27/45. Da tre: Vr 3/17, Bo 5/12. Rimbalzi: Vr 25, Bo 38.
Parziali: 5´ 12-16, 10´ 20-26, 15´ 25-35, 20´ 33-45, 25´ 43-55, 30´ 54-61, 35´ 58-65, 40´ 63-83. Massimo vantaggio Virtus: +20 finale. Massimo svantaggio: -2 (4-6) al 3´.
Meriti altrui, naso un po´ all´insù, com´è come non è, a 7´ dalla fine il margine era di un tiro: 61-58. Ha rotto il digiuno Rigaudeau con un´entrata (primo cesto del periodo dopo 3´35´´), poi Ginobili (ancora il migliore) e gli altri hanno rialzato la voce. Totale: un 15-0 in 5´ che ha chiuso i giochi sul 76-58, a 2´10´´. Stavolta è stata la Muller a steccare nove attacchi, ma la Kinder non s´è fatta pregare, capitalizzando tutto al massimo. Alla fine tutti e dieci hanno segnato punti, e Ginobili più di tutti. Fino al 30´, Griffith e Andersen erano stati molto incisivi, poi gli altri nella progressione conclusiva hanno portato giocate utili e chiuso ovunque, concedendo a Verona nell´ultimo quarto un miserabile 2/16 dal campo. Che è poi stato uno 0/14 reale, con cesti di Alberti e Ivory a giochi fatti. Visto il mal di trasferta registrato diverse volte in campionato, questa volata fa coppia con la rimonta di Milano. Ed intanto, fanno sostanza. Da quinta che era, la Virtus oggi è terza.
Nonostante il futuro dai toni plumbei, la Muller è una squadra reattiva, quasi allegra, anche se piuttosto leggerina. E infatti non si è fatta pregare, mandando a segno tutto il quintetto base dopo 4 minuti (11-12), rapido contro una difesa bianconera non proprio irreprensibile. La faccenda s´è però sistemata in fretta, con qualche aggiustamento e un Ginobili ottimo e abbondante. Dopo il primo errore Manu ha messo un tiro da 4, ormai una moda, e altri 5 cesti consecutivi, per 14 punti in 6´. Due piste avanti, fisicamente e tecnicamente, l´argentino ha lanciato il 23-14, che è stato mantenuto, nonostante qualche buona iniziativa di Rombaldoni. Verona è tornata per un attimo a -4 (24-20), ma la sua maggior attenzione sul perimetro è stata punita da Griffith ed Andersen, bravo ad attaccare. A cavallo dei primi due quarti la Virtus per 6´ non ha concesso niente, portandosi a +15 (35-20, 14´), anche con la collaborazione di Becirovic, in campo due volte, con discreto brio e qualche indecisione, ma anche con un bel piazzato allo scadere del 20´ dall´angolo sinistro, che ha fatto zompare in campo tutta la panchina. Non è stata la partita, ma solo il +12, che sarebbe stato tutto da ribadire.
Adesso sotto con l´Eurolega, per vidimare il biglietto alle Final Four: giovedì al PalaMalaguti sfida con il Real, obbligato a vincere di 29. Non sarà una passeggiata, ma bisognerà impegnarsi davvero per fare danni.
Francesco Forni
MULLER-KINDER 63-83
Muller: Rombaldoni 11, Ivory 16, Carraretto 12, Alberti 6, Camata 8, Burrough 7, Carroll 3, Higgs, Ianes, Boscagin.
Kinder: Jaric 5, Rigaudeau 5, Ginobili 27, Frosini 4, Griffith 11, Andersen 14, Bonora 2, Brkic 8, Becirovic 5, Barlera 2.
Arbitri: Vianello e Begnis.
Note: liberi: Vr 16/20, Bo 14/18. Da due: Vr 19/39, Bo 27/45. Da tre: Vr 3/17, Bo 5/12. Rimbalzi: Vr 25, Bo 38.
Parziali: 5´ 12-16, 10´ 20-26, 15´ 25-35, 20´ 33-45, 25´ 43-55, 30´ 54-61, 35´ 58-65, 40´ 63-83. Massimo vantaggio Virtus: +20 finale. Massimo svantaggio: -2 (4-6) al 3´.
Fonte: La Repubblica