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Fabriano gioca solo metà partita

Passa la Viola, si fanno sentire le assenze di Washington e Bonsignori

FABRIANO - La Banca Marche perde a domicilio 83-92 con la Viola Reggio Calabria e, vista la concomitante sconfitta di Varese, sciupa un altro match-ball per ipotecare la qualificazione anticipata ai play-off. Una sconfitta che ci sta tutta, perché Fabriano ha giocato solo metà partita. Nei primi due quarti è stata bella in attacco (con Mclinton e Chandler Thompson), benché non eccezionale in difesa (53-42 al 19'). Nella seconda parte né l'uno nell'altro. Solo adesso, dopo tre sconfitte di seguito in una settimana, si capisce quanto pesino le concomitanti assenze dei due pivot Washington e Bonsignori. Per carità, il nuovo centro Martinez ha esperienza e classe da vendere, ma le gambe per correre su a giù a ritmi sostenuti ancora non ci sono. E anche il canadese Meeks stavolta ha viaggiato a corrente alternata, in primis al tiro (31%). Ma, a conti fatti, è stato lo scarso fatturato offensivo nella seconda parte dell'incontro a condannare i biancazzurri: appena 13 punti realizzati nel 3° quarto, 30 in totale negli ultimi venti minuti, senza circolazione di palla e con scelte i tiro a dir poco discutibili che hanno innescato la letale transizione di Reggio. Già, Reggio. Brava e concreta nella seconda parte del match, mentre in precedenza era rimasta comunque a galla con le triple di Montecchia e con la nota atipicità dell'applaudito ex Tucker. Negli ultimi venti minuti, poi, si sono aggiunte le prestazioni di due bei virgulti come l'esterno Delfino e l'esplosivo lungo Eze. Ma il via alla rimonta reggina l'ha dato Eubanks con un autobiografico break di 0-8 ad inizio di terzo quarto per il sorpasso della Viola sul 53-56. Un lampo d'orgoglio di Monroe (un po' stanco e ben marcato da Eubanks, ma anche poco servito) lancia il controparziale fabrianese di 9-0 (62-56 al 24'). L'illusione, però, dura poco. L'attacco biancazzurro va in tilt (66-75 al 30'), idem la difesa. Al 34' il chirurgico Montecchia infila la tripla del 69-80 reggino che sa tanto di titoli di coda. Coach Lasi manda sul parquet pure La Salle al 35' per provare ad invertire la rotta, ma anche l'ultimo salvagente è bucato e frutta solo una bomba (76-84 al 37') che non inverte il trend ormai in mano alla Viola. Si chiude 83-92 e, al terzo stop di seguito, arrivano un po' di fischi del pubblico del PalaIndesit. Ingenerosi ed esagerati. Perché Fabriano contro la Viola avrà anche giocato male, ma è doveroso tenere in conto le precarie condizioni con cui i Leverets hanno affrontato le ultime gare, mentre al completo (già dimenticate le vittorie con Kinder e Scavolini?) hanno sempre dimostrato di essere competitivi. Ad ogni modo la corsa ai play-off, anche se è più dura, prosegue. "Il campionato non finisce qui", chiude la conferenza stampa coach Lasi.
Ferruccio Cocco
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