La Snaidero Udine si conferma squadra bifronte: arrendevole in trasferta, combattiva e generosa in casa. Ecco quindi che dopo il -39 rimediato giovedì scorso a Bologna, è arrivato ieri un convincente successo al Palacarnera contro la De Vizia Avellino, giunta a Udine forte di una striscia di quattro successi consecutivi, che hanno allontanato gli irpini dalla zona «calda» della bassa classifica.
Alibegovic, al suo rientro, e Li Vecchi sono stati gli indiscussi protagonisti del primo tempo, condotto dai friulani sin dalle prime battute. Rispettivamente con 12 e 14 punti, il duo arancione ha realizzato tutti i primi 26 punti della formazione di casa. Infatti solo al 13', con un canestro di Stern in sospensione (28-23), un altro giocatore udinese è riuscito ad iscriversi a referto, interrompendo il duetto.
Da parte di Avellino, invece, sotto anche di nove punti al 18' (34-25), gli unici sprazzi offensivi nei primi 20' di gioco sono venuti da Grant e Hafnar, mentre Stevenson si è rivelato disastroso al tiro (1 su 9 per lui dal campo a fine partita).
Dopo l'intervallo la musica è però cambiata. Gli irpini, trascinati da Grant e dall'applaudito ex di turno McGhee, hanno ribaltato la situazione con un break di 13 a 2 a proprio favore (36-41 al 25'). Lo strappo è stato però subito ricucito da una tripla di Mian (41-41 al 26'). L'incontro si è poi incanalato su binari di equilibrio (50-49 al 30'), dai quali è uscito, in avvio di ultimo quarto, a seguito di un controbreak udinese di 12 a 0, propiziato da Mian e favorito anche da un tecnico fischiato all'allenatore irpino Dalmonte (62-49 al 36').
La partita, in pratica, si è chiusa qui, con la Snaidero di Fabrizio Frates che ha controllato senza patemi il vantaggio acquisito e i campani che poco hanno potuto nei confronti di un predominio apparso a quel punto irreversibile.
Domenica prossima al PalaDelMauro di Avellino sarà di scena l’Adecco Milano, una delle «nobili» decadute, che potrebbe garantire al quintetto di Dalmonte una vittoria essenziale per consolidare la posizione acquisita in classifica, non solo ai fini della tranquillità, ma anche in chiave play-off.
Luciano Arturi
Alibegovic, al suo rientro, e Li Vecchi sono stati gli indiscussi protagonisti del primo tempo, condotto dai friulani sin dalle prime battute. Rispettivamente con 12 e 14 punti, il duo arancione ha realizzato tutti i primi 26 punti della formazione di casa. Infatti solo al 13', con un canestro di Stern in sospensione (28-23), un altro giocatore udinese è riuscito ad iscriversi a referto, interrompendo il duetto.
Da parte di Avellino, invece, sotto anche di nove punti al 18' (34-25), gli unici sprazzi offensivi nei primi 20' di gioco sono venuti da Grant e Hafnar, mentre Stevenson si è rivelato disastroso al tiro (1 su 9 per lui dal campo a fine partita).
Dopo l'intervallo la musica è però cambiata. Gli irpini, trascinati da Grant e dall'applaudito ex di turno McGhee, hanno ribaltato la situazione con un break di 13 a 2 a proprio favore (36-41 al 25'). Lo strappo è stato però subito ricucito da una tripla di Mian (41-41 al 26'). L'incontro si è poi incanalato su binari di equilibrio (50-49 al 30'), dai quali è uscito, in avvio di ultimo quarto, a seguito di un controbreak udinese di 12 a 0, propiziato da Mian e favorito anche da un tecnico fischiato all'allenatore irpino Dalmonte (62-49 al 36').
La partita, in pratica, si è chiusa qui, con la Snaidero di Fabrizio Frates che ha controllato senza patemi il vantaggio acquisito e i campani che poco hanno potuto nei confronti di un predominio apparso a quel punto irreversibile.
Domenica prossima al PalaDelMauro di Avellino sarà di scena l’Adecco Milano, una delle «nobili» decadute, che potrebbe garantire al quintetto di Dalmonte una vittoria essenziale per consolidare la posizione acquisita in classifica, non solo ai fini della tranquillità, ma anche in chiave play-off.
Luciano Arturi