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Spogliatoio Müller

Lardo: «Ritrovati lo spirito di squadra e il nostro orgoglio»

«Il risultato finale non corriponde alla verità espressa dal campo, perchè la Müller ha lottato sino alla fine. Ma dall’altra parte c’era la Kinder». Lino Lardo rileva che «il risultato può essere bugiardo» , ma rende subito merito «allo strapotere della Kinder sotto i tabelloni, dove, comunque, Camata e Alberti hanno svolto un buon lavoro». «Vincere - dice - era difficilissimo, ma uno svantaggio meno ampio avrebbe meglio rispecchiato l’andamento della gara. Sono contento, comunque, di aver ritrovato la "mia" squadra. Soprattutto in difesa, nelle ultime gare non eravamo stati brillanti ed in attacco il gioco non era stato abbastanza fluido: questa volta, oltre al fatto di aver mollato solo negli ultimissimi minuti, ci sono stati progressi come gioco, che spero vengano confermati a Siena per poi farci trovare pronti per il rush finale». Inevitabile, comunque, dare un’occhiata alla classifica e fare «quattro» calcoli. Emerge che almeno una partita bisognerà vincerla per conquistare «il nostro scudetto, cioè la salvezza» ed il pensiero va, naturalmente, alle ultime tre gare, che si disputeranno l’ultima settimana di aprile, dalla domenica al sabato, in casa con Fabriano e Udine, con in mezzo la trasferta di Roseto. «Ho sempre saputo - rileva Lardo -, anche dopo la vittoria su Imola, che sarebbe stato necessario vincere ancora e, comunque, di dover lottare sino alla fine. Le altre squadre non perdono colpi. Adesso abbiamo un’altra settimana di lavoro per inserire meglio Higgs e Burrough e per recuperare quelle energie che ci erano mancate nell’ultimo mese».
Lardo rileva che «Higgs ha dato un buon apporto» e che «Junior fa quello che può» ed all’osservazione che la Kinder ha piazzato il break di 15-0 quando è entrato Burrough al posto di Alberti, Lino Lardo prima si rifugia nella battuta: «Sono ligure e, siccome avevo detto che in caso di vittoria avrei pagato champagne, sul "meno 3" ho preferito fare un paio di cambi...» . Poi spiega: «Alberti era stremato. Per questo ho inserito Burrough. È arrivato il 15-0? È solo un dato statistico, non ci sono controprove. In quel periodo, la Kinder faceva fatica a segnare contro un quintetto che, in fase difensiva, è secondo a pochi. Poi ho dovuto fare le rotazioni ed è uscita fuori tutta la forza della Kinder». (r.p.)
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