LIVORNO — Adesso la situazione si fa delicata. Solo quattro turni fa si poteva ipotizzare la possibilità dei play-off, quattro sconfitte consecutive hanno relegato la Mabo all'ultimo posto. E la salvezza non è più tanto sicura. Anzi! Il fatto è che la squadra, al di là della posizione in classifica, dimostra di essere in chiaro regresso. Sul piano del gioco, del carattere e della condizione fisica. Sambugaro e compagni arrivano senza troppe risorse alla fase finale delle partite, non a caso da qualche tempo a questo parte il terzo parziale è fatale alla squadra di Banchi. Che continua a subire decisamente sotto i tabelloni ed ha abbassato notevolmente le percentuali di realizzazione dal campo: soprattutto quella del tiro da tre punti che è stata sempre l'arma base nei successi. A Milano si è tirato col 44.7% da due e il 36.8% da tre, contro il 52% e il 46% dell'Adecco, ma soprattutto sono stati catturati 13 rimbalzi in meno. Che tenendo conto delle percentuali di realizzazione di Bullock e compagni hanno voluto dire almeno 14 punti. Quelli che hanno caratterizzato il risultato finale della partita. Anche la difesa non è più quella aggressiva e impermeabile di una volta. Nell'individuale spesso i cambi continui mortificano le capacità di Autry e compagni di tenere a freno le velleità avversarie, la zona, quasi sempre dispari, non è che venga effettuata con sincronismi perfetti: lascia spazio al tiro ed alle penetrazioni avversarie e non sortisce l'effetto di limitare lo strapotere avversario sui rimbalzi come dovrebbe. Tutti motivi che non inducono all'ottimismo per il futuro anche se il calendario dice che la Mabo ha tre partite che può vincere. E a quota 26 la salvezza sarebbe sicura. Tutto sta che la squadra si svegli, torni alla grinta ed all'aggressività di un tempo, ritrovi capacità di tiro e voglia di vincere che sembra aver smarrito. Poi, a fine stagione, si potranno cominciare a tirare le conclusioni. Che presentano lati positivi e negativi. Come è normale.
Lorenzo Gremigni
Lorenzo Gremigni