La prova del fuoco si avrà domani sera contro il Barcellona, in una di quelle partite che si definiscono «senza domani», ma il breve e provvisorio bilancio dell'esperienza trevigiana di Charlie Bell non può che definirsi positivo. Bell nelle tre gare fin qui disputate (Trieste, Livorno, Pesaro) s'è reso utile, ha dato una mano alla squadra sia in attacco ed in difesa e ha risposto sempre presente.
Questo soprattutto nell'unica occasione in cui la Benetton ha realmente avuto bisogno di lui, ieri sera contro la Scavolini. Sedici punti, tutti pesanti e decisivi in un successo per un punto all'overtime: per essere l'ultimo arrivato (in ordine di tempo) Bell se la sta cavando egregiamente. E «Carletto» non manca occasione per dire che da noi si trova molto bene. «E' una bella esperienza per me, qui a Treviso. Tutta la squadra mi sta aiutando perché possa ambientarmi il più facilmente possibile. Ed i ragazzi mi stanno facendo sentire molto bene. Sono qui da poco, ma credo, grazie a loro, di potermi inserire al meglio». Quello che stupisce, di Bell, è che si fatto trovare a posto immediatamente, sin dalla prima partita. Anzi, in questo momento appare come uno dei «casual» più in forma. «Non è una cosa sorprendente: quest'anno, nella mia esperienza Nba con Dallas, ho potuto mantenere una buona condizione, ho lavorato parecchio. Ora devo prendere confidenza con alcuni particolari del basket europeo, ma sono agevolato anche dal tipo di gioco che pratica la Benetton». Appunto: la scelta di un giocatore con le sue caratteristiche non è stata fatta a caso. «A me piace il modo di giocare a basket di coach D'Antoni, assomiglia a quello che facevo quando ero all'università, a Michigan State (con cui Bell vinse il titolo Ncaa nel 2000, ndr). Sono abituato al gioco veloce, a campo aperto, credo sia il gioco più divertente, per i tifosi e per me».
Domani, dunque, ci sarà lo scontro con il Barcellona: per continuare a restare in vita in Eurolega, la Benetton non ha altre possibilità che la vittoria. Bell è compresibilmente a digiuno dell'atmosfera di Coppa ma non gli è difficile immaginare che, comunque, sarà una serata difficile. «Sì, dovrebbe essere una partita dura, ostica. Abbiamo perso la gara di andata per un punto ed ora bisogna vincere. L'Eurolega è una novità per me, dobbiamo farci trovare pronti a questa sfida».
Una sfida che chiaramente coinvolge a pieno titolo anche Marcelo Nicola, l'ex di turno. Per lui una stagione, in Catalogna, quella precedente il suo arrivo a Treviso. «Sarà questione di concentrazione ed intensità nell'arco dei quaranta minuti - afferma il gaucho - come abbiamo visto a Barcellona, la squadra di Aito non regala niente ed è anzi è sempre pronta a scovare i punti deboli dell'avversario: la Benetton, per questo motivo, dovrà incanalare la gara lungo i binari del proprio ritmo di gioco, partendo dalla difesa».
Silvano Focarelli
Questo soprattutto nell'unica occasione in cui la Benetton ha realmente avuto bisogno di lui, ieri sera contro la Scavolini. Sedici punti, tutti pesanti e decisivi in un successo per un punto all'overtime: per essere l'ultimo arrivato (in ordine di tempo) Bell se la sta cavando egregiamente. E «Carletto» non manca occasione per dire che da noi si trova molto bene. «E' una bella esperienza per me, qui a Treviso. Tutta la squadra mi sta aiutando perché possa ambientarmi il più facilmente possibile. Ed i ragazzi mi stanno facendo sentire molto bene. Sono qui da poco, ma credo, grazie a loro, di potermi inserire al meglio». Quello che stupisce, di Bell, è che si fatto trovare a posto immediatamente, sin dalla prima partita. Anzi, in questo momento appare come uno dei «casual» più in forma. «Non è una cosa sorprendente: quest'anno, nella mia esperienza Nba con Dallas, ho potuto mantenere una buona condizione, ho lavorato parecchio. Ora devo prendere confidenza con alcuni particolari del basket europeo, ma sono agevolato anche dal tipo di gioco che pratica la Benetton». Appunto: la scelta di un giocatore con le sue caratteristiche non è stata fatta a caso. «A me piace il modo di giocare a basket di coach D'Antoni, assomiglia a quello che facevo quando ero all'università, a Michigan State (con cui Bell vinse il titolo Ncaa nel 2000, ndr). Sono abituato al gioco veloce, a campo aperto, credo sia il gioco più divertente, per i tifosi e per me».
Domani, dunque, ci sarà lo scontro con il Barcellona: per continuare a restare in vita in Eurolega, la Benetton non ha altre possibilità che la vittoria. Bell è compresibilmente a digiuno dell'atmosfera di Coppa ma non gli è difficile immaginare che, comunque, sarà una serata difficile. «Sì, dovrebbe essere una partita dura, ostica. Abbiamo perso la gara di andata per un punto ed ora bisogna vincere. L'Eurolega è una novità per me, dobbiamo farci trovare pronti a questa sfida».
Una sfida che chiaramente coinvolge a pieno titolo anche Marcelo Nicola, l'ex di turno. Per lui una stagione, in Catalogna, quella precedente il suo arrivo a Treviso. «Sarà questione di concentrazione ed intensità nell'arco dei quaranta minuti - afferma il gaucho - come abbiamo visto a Barcellona, la squadra di Aito non regala niente ed è anzi è sempre pronta a scovare i punti deboli dell'avversario: la Benetton, per questo motivo, dovrà incanalare la gara lungo i binari del proprio ritmo di gioco, partendo dalla difesa».
Silvano Focarelli