REGGIO CALABRIA – La vittoria a Fabriano frutta due punti d'oro a una Viola che in casa, con la De Vizia di Avellino aveva sprecato in maniera banale la possibilità di allontanarsi dalla zona paludosa della bassa classifica. Una partita completamente diversa durante la quale la squadra di Zorzi, sin dall'inizio ha badato a mettere in atto una difesa accorta e puntigliosa attaccando con intelligenza e senza sprecare occasioni facili. C'era in palio la salvezza ed era necessario, indispensabile, che una volta ancora il gruppo desse prova di attaccamento. Una Viola che sentiva sul collo il fiato delle inseguitrici, non poteva reagire in maniera diversa. Ancora una volta capitan Montecchia ha dato l'esempio costringendo in pratica i compagni a dare il meglio di se stessi, soprattutto nei secondi venti minuti, allorché la squadra di casa forse aveva speso troppo per contenere la forza dei reggini. La metamorfosi di Tomidy, che a una prova non brillante nella prima parte della gara, faceva seguire venti minuti alla sua altezza, con l'esplosione di Eubanks che alla ottima prova difensiva faceva seguire anche una prova offensiva che alla fine gli fruttava 23 punti. Certamente a prima vista potrebbe sembrare che alcuni non abbiano reso come al solito, però bisogna considerare che se Montecchia e compagni non avessero badato soprattutto a difendere la Viola sarebbe potuta incappare in un'altra gara di tamburello come, nelle due gare precedenti. Bloccato il capocannoniere Monroe e con i pivot Monsignori e l'ex Washington in tribuna, la Viola forte di tutto il suo organico, fatta eccezione per Williams, godeva del favore del pronostico per un bis del risultato del Torneo di Iesi. Zorzi era cosciente del grave pericolo che questo incontro poteva creare alla squadra poiché come temeva alla fine hanno vinto tutte quelle che seguono i reggini in classifica. La parola d'ordine era il recupero del passo falso con la De Vitia di Avellino, e per raggiungere tale obiettivo il coach nel ritiro di Pesaro aveva catechizzato a dovere i suoi sulla necessità di vincere a tutti i costi. E così è stato, poiché quando la Viola gioca di gruppo senza lasciarsi trascinare in goliardate pericolose quanto dannose è nelle condizioni di mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Incamerati questi due punti importantissimi la Viola deve pensare ai prossimi avversari, per consolidare la sua posizione in classifica. Se è vero che tutti puntano ad agguantare la lepre veronese della Muller, vittima predestinata alla retrocessione per la squadra di Zorzi il traguardo della salvezza non dovrebbe essere ormai lontano. Salvo a voler considerare le sorprese che nelle ultime giornate che nelle ultime giornate sono all'ordine del giorno.
Francesco Calafiore
Francesco Calafiore