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Fabriano, è questione di equilibri

Coach Lasi analizza la pesante sconfitta contro Reggio Calabria

FABRIANO - «E' tutta una questione di equilibri», parole e musica di Maurizio Lasi, coach della Banca Marche Fabriano. Nello splendido mese di marzo da poco concluso la sua squadra li aveva trovati questi benedetti equilibri, cogliendo ben cinque successi quasi di fila con un motore che girava a meraviglia. Poi succede che si infortunano due giocatori (Washington e Bonsignori), per giunta nello stesso ruolo (quello di centro) e di seguito affiora un po' di stanchezza per gli incontri ravvicinati in una squadra dalla carta d'identità non più verdissima. Ergo, quei bei meccanismi faticosamente creati si rompono. O, per lo meno, si allentano. E arrivano tre sconfitte di seguito, l'ultima delle quali domenica in casa con Reggio Calabria.
«Adesso che non c'è si capisce quant'era utile Washington che, anche senza segnare tanti punti, creava spazi per i compagni, ci garantiva gioco interno e ottimi ribaltamenti sul lato opposto. Dimostrandosi anche utile in difesa sugli aiuti, idem Bonsignori. Per carità, Martinez ci ha dato una mano, finché lo abbiamo cercato dentro l'area si è comportato bene, ma con noi si è allenato appena un paio di volte e onestamente non gli si poteva chiedere di più. Comunque il suo contributo ci servirà ancora, visto che Washington e Bonsignori non sono ancora a posto».
Contro Reggio la squadra è apparsa nel complesso sotto tono. Se poi Monroe imbuca solo 9 punti, ben limitato da Eubanks e compagnia, allora tutto si complica ulteriormente. «Rodney quand'è in giornata può essere marcato da chiunque e può fare lo stesso 35 o 40 punti, ma ora non è al massimo, tutto qua».
Capitolo play. Con tre registi a dividersi il ruolo (Mclinton, Gattoni e La Salle) adesso sembra quasi che ci siano problemi di abbondanza. «Non nascondo che il momento migliore lo abbiamo attraversato con Mclinton e Gattoni, ma anche ora vedo armonia. Io credo che sia dipeso tutto da una questione di equilibrio, nel momento in cui l'avevamo trovato...».
Lo sport, volenti o nolenti, è così. Vinci sempre e sei un eroe, cominci a perdere e arrivano i mugugni e pure qualche fischio. Lo ha scoperto la Banca Marche, con l'aggiunta che in terra cartaia si è passati da una situazione di estrema euforia ad una di insoddisfazione nel volgere di appena nove giorni. Obiettivamente, un'esagerazione. «E mi dispiace. Capisco che i tifosi vogliono sempre vincere, come del resto noi, ma penso che si debba anche tenere in considerazione l'estrema precarietà con cui abbiamo affrontato l'ultima settimana». Tifosi fin troppo esigenti, dunque, ma che saranno vicini alla squadra anche domenica prossima a Bologna contro la Skipper (iscrizioni per il pullman da questa mattina al bar Piccadilly, sconto di 5 euro sul biglietto per i tesserati 'Alta Tensione') continuando a cullare il sogno play-off ripartendo da 28 punti. «Abbiamo perso una grossa occasione, però nulla è compromesso. Abbiamo ancora tre partite e per domenica speriamo di recuperare almeno uno dei due infortunati».
Ci sono più chance per Washington che per Bonsignori.
Ferruccio Cocco
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