Il derby ha tracciato la linea, lo spartiacque snaiderino degli ultimi venti giorni: dal disgraziatissimo sabato televisivo con Trieste, infatti, la banda Frates ha messo in ginocchio tutti gli avversari scesi al Carnera: e, se lontano dalla propria tana (Siena e Bologna, sponda Virtus) era sinceramente difficile, se non impossibile, fare legna, al cospetto del proprio pubblico Stern e soci hanno mantenuto la media stendendo, una dopo l'altra, Fabriano, Cantù e, per ultima, Avellino. Puntellando così in modo quasi definitivo la propria salvezza.
Con l'attuale solidità di classifica la Snaidero potrebbe anche permettersi il lusso, da qui al 27 aprile prossimo, di non raccogliere più nulla: sarà infatti sufficiente che domenica prossima, in concomitanza con il turno di riposo imposto dal calendario ai friulani, la Scavolini compia per intero il suo dovere battendo al Bpa Palas Imola. I punti di distacco rimarebbero quattro, con la Fillattice a sua volta ai box il 21 aprile: un margine incolmabile, anche in caso di arrivo alla pari a punti 24, in virtù del larghissimo vantaggio udinese nella somma aritmetica dello scontro diretto (92 a 58 al Carnera, 58 a 68 al Palacattani). Un minimo di tifo per Booker e soci, al di là di qualche rivalità aziendale, avrà quindi tutte le ragioni di esistere...
Meglio astenersi, invece, dal discorso play - off che, a quota 28 (dove Udine può salire superando Viola e Muller e perdendo, come da pronostico, a Treviso, unica formazione sinora imbattuta sul proprio legno), non è affatto sicuro anche se, sia Roseto che Avellino (avversarie che pagano dazio agli arancione nel caso di un eventuale ricorso alla differenza canestri) non hanno certo un cammino riposante da qui allo scadere della regular season.
Di sicuro, comunque, Frates ha voglia di provarci: e se la partita con Avellino non è stata sicuramente un brillantissimo sport per il basket, conforta il fatto di una Snaidero dall'ottima tenuta fisica e mentale, capace di guizzare verso la vittoria nei minuti finali per la terza volta consecutiva. L'altra faccia della luna è un attacco alla zona decisamente da rivedere, anche se Woolridge, più guardia che play (non ci sono più dubbi), ha i suoi bei problemi a capirci qualcosa contro la difese schierate.Sempre positivo, invece, Stern: che non sarà un califfo e un libro di tecnica pura, ma che sta sparando molto bene le sue cartucce: e se Scott sarà confermato, anche perchè blindato in un robusto biennale, bisognerà fare molta attenzione a non lasciar scivolare via il buon Jeff, senza prima aver fatto le dovute considerazioni. Peccato solo che non si possa trapiantare all'infortunato Brent la sua reattività: pensate che centro !
Roberto Zanitti
Con l'attuale solidità di classifica la Snaidero potrebbe anche permettersi il lusso, da qui al 27 aprile prossimo, di non raccogliere più nulla: sarà infatti sufficiente che domenica prossima, in concomitanza con il turno di riposo imposto dal calendario ai friulani, la Scavolini compia per intero il suo dovere battendo al Bpa Palas Imola. I punti di distacco rimarebbero quattro, con la Fillattice a sua volta ai box il 21 aprile: un margine incolmabile, anche in caso di arrivo alla pari a punti 24, in virtù del larghissimo vantaggio udinese nella somma aritmetica dello scontro diretto (92 a 58 al Carnera, 58 a 68 al Palacattani). Un minimo di tifo per Booker e soci, al di là di qualche rivalità aziendale, avrà quindi tutte le ragioni di esistere...
Meglio astenersi, invece, dal discorso play - off che, a quota 28 (dove Udine può salire superando Viola e Muller e perdendo, come da pronostico, a Treviso, unica formazione sinora imbattuta sul proprio legno), non è affatto sicuro anche se, sia Roseto che Avellino (avversarie che pagano dazio agli arancione nel caso di un eventuale ricorso alla differenza canestri) non hanno certo un cammino riposante da qui allo scadere della regular season.
Di sicuro, comunque, Frates ha voglia di provarci: e se la partita con Avellino non è stata sicuramente un brillantissimo sport per il basket, conforta il fatto di una Snaidero dall'ottima tenuta fisica e mentale, capace di guizzare verso la vittoria nei minuti finali per la terza volta consecutiva. L'altra faccia della luna è un attacco alla zona decisamente da rivedere, anche se Woolridge, più guardia che play (non ci sono più dubbi), ha i suoi bei problemi a capirci qualcosa contro la difese schierate.Sempre positivo, invece, Stern: che non sarà un califfo e un libro di tecnica pura, ma che sta sparando molto bene le sue cartucce: e se Scott sarà confermato, anche perchè blindato in un robusto biennale, bisognerà fare molta attenzione a non lasciar scivolare via il buon Jeff, senza prima aver fatto le dovute considerazioni. Peccato solo che non si possa trapiantare all'infortunato Brent la sua reattività: pensate che centro !
Roberto Zanitti
Fonte: Il Gazzettino