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Müller, segnali di forte crescita

Lardo trae buoni auspici dalla prestazione offerta contro la Kinder

Lardo, una sconfitta che dà... conforto
«Sì perchè con la Kinder si sapeva che sarebbe stato difficilissimo vincere, ma la squadra ci ha provato ugualmente, sino all’ultimo. Vi sono stati segnali positivi e anche sotto il profilo fisico ho visto la squadra più pimpante e reattiva: sono due qualità fondamentali per il nostro gioco».
Ed a tratti si è vista anche un’eccellente difesa.
«Se stiamo bene fisicamente, riusciamo a difendere come vogliamo. A volte, il cuore non basta se mancano le energie. Contro la Kinder, la squadra ha agito bene anche tatticamente, facendo le cose che avevamo preparato: è stato così per gran parte della partita e questo significa che eravamo più lucidi anche di testa».
In attacco, invece, non sono mancati momenti di black out.
«Di fronte alla difesa più forte d’Europa, si fa sempre molta fatica. La Kinder mette in campo, sempre, cinque giocatori che giocano duro, che giocano bene, che giocano con intensità perciò ogni movimento con o senza palla bisogna guadagnarselo sino in fondo. Sono abbastanza soddisfatto, comunque, perchè anche in attacco qualcosa di buono abbiamo fatto, tipo qualche contropiede, come da un po’ di tempo non ci riusciva».
Ha avuto le risposte migliori dai "vecchi" ed è partito con un quintetto senza Higgs e Burrough.
«Pensavo fosse meglio affrontare questa gara con il quintetto "storico". In effetti, è stato proprio così perchè abbiamo avuto subito un buon impatto sulla partita. Purtroppo, abbiamo trovato di fronte un Ginobili veramente superlativo nel primo quarto: lui, del resto, gioca sempre così, non solo contro di noi. Nei primi dieci minuti, Ginobili ha fatto veramente la differenza. Ma l’impatto con la partita è stato, comunque, buono».
Il calo finale è dipeso più dalla forza della Kinder o dalla carenza di energie?
«Ho rivisto, finalmente, la Müller di buona parte del campionato, quella in grado di tenere bene il campo e ben concetrata. E’ chiaro, contro la Kinder, non è proprio facile mantenere la stessa intensità per 40 minuti e siamo calati proprio alla fine. Ma tutte le squadre faticano contro i campioni d’Italia. Non vi sono stati momenti vuoti da parte nostra ed il 15-0 finale dice tutto sulla forza della Kinder».
Higgs e Burrough continuano, però, a dare un contributo inferiore alle speranze e fanno fatica ad inserirsi nei meccanismi della squadra.
«Non vorrei più parlare dei due nuovi. Ormai, da un paio di settimane, siamo una squadra che deve lavorare sino a fine campionato nel miglior modo possibile. Non vorrei che la nostra diventasse una squadra più due innesti: no, facciamo tutti parte del medesimo gruppo e anche Nate e Junior si stanno allenando seriamente. Arrivano da campionati diversi e si vede, ma il nostro gruppo è formato da dodici giocatori ed i due nuovi sono importanti come tutti gli altri, pronti a portare il loro "mattoncino" alla casa comune».
Per la prima volta, la Müller si trova in zona retrocessione.
«La classifica non è bella, la vedono tutti. Ma abbiamo sempre detto di guardare avanti gara per gara e pensare solo a lavorare seriamente, senza fare tabelle. Non eravamo nelle condizioni di farle prima e non lo siamo ora. Ci troviamo in una situazione di classifica che, purtroppo, non meritiamo perchè avevamo dimostrato in campo di valere di più. E’ un dato di fatto e sapevamo sarebbe andata così. Se c’è una giustizia, sono convinto che saremo pronti a fare bene nelle ultime quattro gare perchè confido che il lavoro svolto in questi mesi non facili ci venga riconosciuto».
Inevitabile fare qualche conto.
«I conti sono presto fatti. Molto probabilmente non basteranno più i 22 punti che pensavamo potessero essere sufficienti dopo la nostra vittoria su Imola. La Fillattice non ha sbracato, ma ha avuto una grossa reazione. Per raggiungere la salvezza, potrebbe servire una vittoria come potrebbero servirne due o nessuna. Non dobbiamo più meravigliarci dei risultati: si sa bene che, a fine campionato, ci sono sempre sorprese. E’ chiaro che faremo il possibile per vincere almeno due partite, anche se una potrebbe bastare».
La Müller si giocherà la salvezza soprattutto al Palaolimpia.
«Le due trasferte a Siena e Roseto sono, in effetti, molto, molto difficili perchè il Montepaschi è stata tra le prime sin dall’inizio della stagione, mentre Roseto, che affronteremo su un campo caldissimo, sarà in corsa per i play off. L’unica cosa positiva è che, contro Siena, abbiamo disputato, all’andata, una delle nostre migliori partite. Non dobbiamo pensare, comunque, che le due gare in casa contro Fabriano e Udine siano facili: la prima è squadra capace di grandi imprese, la seconda verrà qui per giocarsi un posto per i play off. Dovremo essere bravi ad essere al meglio, sperando di raccogliere, finalmente, quanto abbiamo seminato durante l’anno». La Giunta municipale ha approvato la proposta di delibera, presentata dall’assessore allo Sport, Luca Darbi per contribuire al salvataggio della Scaligera Basket. Il provvedimento, però, dovrà passare al vaglio della commissione consiliare e del Consiglio comunale, la cui ultima seduta è in programma domani. Darbi si è attivato con il presidente della commissione Camillo Cametti perchè l’argomento sia discusso oggi e con il presidente del Consiglio comunale Roberto Marchesini perchè la delibera sia inserita all’ordine del giorno dei lavori di domani. Se la commissione consiliare dovesse dare, oggi, la sua approvazione, la delibera verrebbe solamente votata in aula, senza dibattito. «Vedremo - dice Luca Darbi - se vi sarà la volontà politica di approvare la delibera». Il provvedimento prevede che l’Amministrazione comunale acquisisca, al valore nominale, azioni per un massimo di 258 mila euro (500 milioni di vecchie lire) della società che dovesse acquisire il diritto sportivo per proseguire l’attività. Specifica, inoltre, l’impegno del Comune di cedere la quota azionaria a privati. Spiega la scelta con la valenza, non solo sportiva ma anche sociale, dell’attività svolta dalla Scaligera Basket, in particolare sotto l’aspetto promozionale e per il contributo che la massima società di basket veronese ha dato in tutti questi anni alla valorizzazione dell’immagine della nostra città in Italia e in Europa.
Renzo Puliero
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