Non sono tanto le assenze di Basile e Pilutti a rendere l'ennesimo derby con la Scavolini un appuntamento pesante in chiave Eurolega, quanto la posizione in classifica della Skipper che il miracolo l'ha già fatto nella prima fase. Che manchi De Marco Johnson ( che resterà fermo una decina di giorni per l'infortunio all'adduttore destro) dall'altra parte non è così un segnale ottimistico per la Skipper che al match del Palasport pesarese chiede soprattutto di ritrovare consistenza morale dopo i grandi rovesci delle ultime settimane, il primo dei quali proprio in casa con la Scavolini.
La realtà è che i due incontri che mancano alla fine della top 16, la Skipper dovrà sapientemente usarli per cercare di inserire una buona volta Goldwire, che non è un bidone come testimoniano le sue buone annate in altre e prestigiose squadre, o per ritrovare fiducia in vista della volata per quello che resta ormai l'unico traguardo stagionale ancora raggiungibile, cioè lo scudetto.
Di questi due prossimi risultati continentali, poi, anche Giorgio Seragnoli terrà conto nel momento di pensare alla squadra nel futuro e quindi il match di stasera, probabilmente inutile per la classifica, assume un'importanza che va ben oltre i due punti. Non è quindi obbligatorio uscire stasera dalla partita con la vittoria nelle borse ma è fondamentale uscirne con la testa alta evitando le partenze ad handicap che hanno caratterizzato i crolli psicologici della squadra in molti appuntamenti fondamentali.
Questo chiede la società, non soltanto a Goldwire, e questo chiede Boniciolli per non sentirsi tradito dagli uomini che ha scelto durante il cammino.
Sul piano della classifica, quello che vale niente per la Skipper vale il futuro per la Scavolini che può contare soltanto su un risultato: la vittoria.
Pillastrini fa il quadro della situazione pesarese: «Speriamo di recuperare Maggioli mentre Traina è meno dolorante e Pecile ha soltanto bisogno di allenarsi».
I buoni motivi per andare a Pesaro e giocare una partita vera non ci mancano a cominciare dal grande valore dell'avversario, contro il quale ci interessa particolarmente giocare bene. Significherebbe infatti la continuazione di un cammino di ripresa e il superamento di quel periodo che ho definito la nostra 'Quaresima cestistica', per arrivare poi a giocarci questo finale di stagione nelle migliori condizioni possibili. Il modo migliore per prepararci a sfide vere che decideranno i contorni della nostra stagione è proprio quello di giocare sfide vere, come dovrà essere quella di domani per il grande senso di responsabilità e di motivazione della squadra e mio. Tutto mi induce a pensare che faremo una partita seria, e La Scavolini quest'anno ci ha creato spesso problemi».
Gianni Cristofori
La realtà è che i due incontri che mancano alla fine della top 16, la Skipper dovrà sapientemente usarli per cercare di inserire una buona volta Goldwire, che non è un bidone come testimoniano le sue buone annate in altre e prestigiose squadre, o per ritrovare fiducia in vista della volata per quello che resta ormai l'unico traguardo stagionale ancora raggiungibile, cioè lo scudetto.
Di questi due prossimi risultati continentali, poi, anche Giorgio Seragnoli terrà conto nel momento di pensare alla squadra nel futuro e quindi il match di stasera, probabilmente inutile per la classifica, assume un'importanza che va ben oltre i due punti. Non è quindi obbligatorio uscire stasera dalla partita con la vittoria nelle borse ma è fondamentale uscirne con la testa alta evitando le partenze ad handicap che hanno caratterizzato i crolli psicologici della squadra in molti appuntamenti fondamentali.
Questo chiede la società, non soltanto a Goldwire, e questo chiede Boniciolli per non sentirsi tradito dagli uomini che ha scelto durante il cammino.
Sul piano della classifica, quello che vale niente per la Skipper vale il futuro per la Scavolini che può contare soltanto su un risultato: la vittoria.
Pillastrini fa il quadro della situazione pesarese: «Speriamo di recuperare Maggioli mentre Traina è meno dolorante e Pecile ha soltanto bisogno di allenarsi».
I buoni motivi per andare a Pesaro e giocare una partita vera non ci mancano a cominciare dal grande valore dell'avversario, contro il quale ci interessa particolarmente giocare bene. Significherebbe infatti la continuazione di un cammino di ripresa e il superamento di quel periodo che ho definito la nostra 'Quaresima cestistica', per arrivare poi a giocarci questo finale di stagione nelle migliori condizioni possibili. Il modo migliore per prepararci a sfide vere che decideranno i contorni della nostra stagione è proprio quello di giocare sfide vere, come dovrà essere quella di domani per il grande senso di responsabilità e di motivazione della squadra e mio. Tutto mi induce a pensare che faremo una partita seria, e La Scavolini quest'anno ci ha creato spesso problemi».
Gianni Cristofori
Fonte: Il Resto del Carlino
