Gli assenti, alla Snaidero, hanno ragione. In una stagione in cui fino alla 33ª di A hanno giocato in 15, del migliore arancione si sono perse le tracce: Michael Smith. The Animal, tornato in Usa dopo essersi rotto una rotula nel ritorno degli ottavi di Saporta al Carnera contro l’Hapoel Gerusalemme, è l’Mvp della squadra. Con 17,2 di valutazione in 12 presenze, tutte in quintetto base, l’ex Nba, che a Udine ha giocato tre mesi da dicembre a marzo, tira la volata.
Con 10,2 punti e 9,4 rimbalzi in 30,7 minuti sfiora la doppia doppia di media, vizietto fisso nelle 8 uscite in Saporta: 14 e 11,1 rispettivamente in 32,3 minuti. Dietro al centro Usa c’è Vincenzo Esposito, che sverna in prestito in Spagna al Gran Canaria, ma ha altri due anni di contratto con la Snaidero. La guardia, in 18 presenze pure tutte in quintetto, ha 15,7 di valutazione con 20,5 punti (53,8 per cento nel tiro da due, 38 da tre, 88,2 nei liberi) in 33,7 minuti.
Primo dei presenti è l’ultimo arrivato Jeffrey Stern. Il pivot arrivato dalla Cba ha già un 15,3 di valutazione. È frutto, in 6 presenze di cui 5 in quintetto (tranne, è ovvio, nel derby d’esordio con Trieste), di 13,3 punti e 7,8 rimbalzi in 31,3 minuti; ha l’apprezzabile score di una stoppata data, mentre stride il 40 per cento dalla lunetta.
Appena giù dal podio degli Mvp arancione è un altro assente, che morde il freno. È Brent Scott, terzo centro della squadra, a dimostrazione del fatto che l’accoppiata punti e rimbalzi fa lievitare le valutazioni con più facilità di altre voci. Il primo pivot stagionale della Snaidero, in 23 presenze tutte in quintetto, ha meritato in 27,7 minuti 15,1 grazie a 13 punti e 7,7 rimbalzi; li cattura più in attacco (3,1) dove realizza spesso al secondo tiro, becca una stoppata.
Un piccolo che si fa rispettare fra tanti lunghi è il play Andre Woolridge, che ha 14,7 di valutazione in 12 presenze, 11 in quintetto eccetto all’esordio contro l’Adecco Milano. L’americano, che finora ha fatto il professionista solo in Europa, in 33,3 minuti ha 17,2 punti: in fondo, si chiedeva anche pericolosità sul perimetro dopo gli addii di Esposito e Gentile. Prende 3,2 rimbalzi che, dopo i tre lunghi, lo pongono quasi alla stessa stregua di Mills (3,7) e Alibegovic (3,4). Ha un saldo negativo di 1,3 palle perse (El Diablo ne sciupava 2,5 e Nando 1,4), compensato da 1,7 assist (1,6 Enzo, Gentile 2,2).
Ultimo arancione in doppia cifra per valutazione, con 10, è capitan Teo Alibegovic che ha avuto finora una stagione tribolata: 25 presenze, 22 partite giocate, 17 in quintetto per 13,2 punti e 3,4 rimbalzi, come detto, in 25,9 minuti.
Seguono, in quest’ordine di valutazione, gli altri nove arancione impiegati: Gentile 8,2, Li Vecchi 8,1, Mills 6,8, Mian 6,7, Busca 4,8, Sartori 4,7, Cantarello 2,7, Zacchetti 1,6 e Vujacic 1,1. Le valutazioni non diranno tutto, ma qualcosa vogliono pur sempre dire. O no?
Valerio Morelli
Con 10,2 punti e 9,4 rimbalzi in 30,7 minuti sfiora la doppia doppia di media, vizietto fisso nelle 8 uscite in Saporta: 14 e 11,1 rispettivamente in 32,3 minuti. Dietro al centro Usa c’è Vincenzo Esposito, che sverna in prestito in Spagna al Gran Canaria, ma ha altri due anni di contratto con la Snaidero. La guardia, in 18 presenze pure tutte in quintetto, ha 15,7 di valutazione con 20,5 punti (53,8 per cento nel tiro da due, 38 da tre, 88,2 nei liberi) in 33,7 minuti.
Primo dei presenti è l’ultimo arrivato Jeffrey Stern. Il pivot arrivato dalla Cba ha già un 15,3 di valutazione. È frutto, in 6 presenze di cui 5 in quintetto (tranne, è ovvio, nel derby d’esordio con Trieste), di 13,3 punti e 7,8 rimbalzi in 31,3 minuti; ha l’apprezzabile score di una stoppata data, mentre stride il 40 per cento dalla lunetta.
Appena giù dal podio degli Mvp arancione è un altro assente, che morde il freno. È Brent Scott, terzo centro della squadra, a dimostrazione del fatto che l’accoppiata punti e rimbalzi fa lievitare le valutazioni con più facilità di altre voci. Il primo pivot stagionale della Snaidero, in 23 presenze tutte in quintetto, ha meritato in 27,7 minuti 15,1 grazie a 13 punti e 7,7 rimbalzi; li cattura più in attacco (3,1) dove realizza spesso al secondo tiro, becca una stoppata.
Un piccolo che si fa rispettare fra tanti lunghi è il play Andre Woolridge, che ha 14,7 di valutazione in 12 presenze, 11 in quintetto eccetto all’esordio contro l’Adecco Milano. L’americano, che finora ha fatto il professionista solo in Europa, in 33,3 minuti ha 17,2 punti: in fondo, si chiedeva anche pericolosità sul perimetro dopo gli addii di Esposito e Gentile. Prende 3,2 rimbalzi che, dopo i tre lunghi, lo pongono quasi alla stessa stregua di Mills (3,7) e Alibegovic (3,4). Ha un saldo negativo di 1,3 palle perse (El Diablo ne sciupava 2,5 e Nando 1,4), compensato da 1,7 assist (1,6 Enzo, Gentile 2,2).
Ultimo arancione in doppia cifra per valutazione, con 10, è capitan Teo Alibegovic che ha avuto finora una stagione tribolata: 25 presenze, 22 partite giocate, 17 in quintetto per 13,2 punti e 3,4 rimbalzi, come detto, in 25,9 minuti.
Seguono, in quest’ordine di valutazione, gli altri nove arancione impiegati: Gentile 8,2, Li Vecchi 8,1, Mills 6,8, Mian 6,7, Busca 4,8, Sartori 4,7, Cantarello 2,7, Zacchetti 1,6 e Vujacic 1,1. Le valutazioni non diranno tutto, ma qualcosa vogliono pur sempre dire. O no?
Valerio Morelli