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Mps, cautela-Ataman

Il coach senese: «Montepaschi in finale? Sì, al 51%»

SIENA — Per la prima volta nella stagione Ataman non ha fatto l'Ataman. Il +29 di martedì nella gara di andata contro l'Hapoel Gerusalemme non è stato sufficiente a far sbottonare il coach turco che, al contrario delle precedenti dichiarazioni, questa volta è stato molto cauto: «Montepaschi in finale? Sì, al 51%».
Nel basket non si può mai sapere, questo è vero, ma è anche vero che la Mens Sana non ha vinto di quasi trenta punti per un'aggregazione di fattori straordinari ma perché è inequivocabilmente superiore alla formazione israeliana.
I 16 punti subìti a Gerusalemme nella prima sconfitta europea della Montepaschi non fanno più paura. Anche perché i prossimi «padroni di casa» (anche se poi di giocherà a Tel Aviv) dovranno tentare di giocare a ritmi elevatissimi fin dal «41'» minuto del doppio confronto.
E non sarà proprio una passeggiata contro la miglior difesa del campionato ed una delle migliori a livello continentale. Come se non bastasse, Siena ha finalmente conosciuto la vera faccia di Petar Naumoski, semplicemente strepitoso contro l'Hapoel. Quello del macedone è un valore aggiunto di proporzioni assolute, considerando il fatto che nella passata stagione giocava da play titolare nella Benetton e cioè in una delle squadre favorite per la vittoria finale dell'Eurolega.
Insomma, la vittoria nella gara di andata delle semifinali di Coppa Saporta ha ridato una grande boccata d'ossigeno dopo l'apnea di sabato scorso contro la Wurth. Ossigeno in grado di portare nuova linfa ai muscoli dei biancoverdi che potranno riposarsi fino a domani.
Lo staff tecnico della Montepaschi, infatti, ha concesso due giorni di riposo alla squadra. Venerdì tutti di nuovo a lavoro per preparare la partita di sabato sera con Verona. All'andata gli scaligeri inflissero una pesante sconfitta alla Mens Sana, ma quella Muller era tutta un'altra cosa rispetto a quella attuale. Fino a quel momento si era parlato di stagione miracolosa visto che i giocatori, a causa della disastrosa situazione economica della società, erano costretti a giocare solo per la gloria (e forse per la maglia).
Le partenze di Turner (per Milano) e Fajardo (per Siviglia) hanno però indebolito notevolmente la squadra che adesso di ritrova a lottare per la salvezza dopo essersi qualificata addirittura per le final eight di Coppa Italia. È una Muller, quindi, che non può far paura alla Montepaschi.
E se da Cantù, nel pomeriggio, dovessero giungere notizie positive (come la vittoria della Benetton) allora la Mens Sana avrà uno stimolo in più: vincere per agganciare nuovamente l'Oregon.
Dopodiché partenza per Tel Aviv dove la Mens Sana sarà chiamata a espletare le ultime formalità prima di prenotare, insieme a tantissimi tifosi biancoverdi, l'albergo in una piccola città francese chiamata Lione.
Federico Cappelli
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