FABRIANO - Chiacchiere e discorsi piccanti si susseguono a go-go in questi giorni nell'ambiente cestistico fabrianese, spaziando fra le tre sconfitte della settimana scorsa, la situazione infortuni e, soprattutto, il 'mito' Rodney Monroe che improvvisamente vola negli Stati Uniti alimentando dubbi e supposizioni tra i tifosi. Interviene in modo deciso coach Maurizio Lasi a fare chiarezza. E a precisare alcune questioni che gran parte della 'piazza' sta interpretando in maniera distorta.
«Monroe, con il consenso del sottoscritto, lunedì è rientrato negli Usa per un motivo strettamente personale» esordisce il nocchiero biancazzurro «e ritornerà a Fabriano venerdì (domani, ndr). Ha motivi validi per aver chiesto un simile permesso, visto che non gli era mai capitato prima d'ora. Non capisco proprio come si possa mettere in giro la voce che non ritornerà più. Assurdo per un professionista come lui. Come assurde e fuori luogo sono le illazioni circolate su presunti problemi nel nostro rapporto professionale. Proprio non esistono. Tanto più che io e Monroe lavoriamo insieme ormai da tre anni e abbiamo la stessa visione della vita basata sulla religione, la famiglia, il lavoro: principi che abbiamo sempre cercato di comunicare a questa squadra e a questa città sia nel comportamento sportivo che nel modo di fare. In più, adesso non so da dove sia venuta fuori questa storia che vogliamo prendere un'altra guardia: non ci è mai passato per la testa».
Coach Lasi non ci sta. Puntualizza concetto per concetto.
«Non capisco come si possa criticare lo splendido lavoro di un anno intero a causa delle disavventure di una sola settimana (quella appena trascorsa, conclusa con i fischi al termine della partita con Reggio, ndr), dopo un campionato difficilissimo in cui da matricola in certe occasioni, penso, abbiamo offerto anche un basket piacevole e redditizio, battendo squadroni come Siena, Kinder e Scavolini, andando a volte al di sopra delle aspettative, con tante emozioni e soddisfazioni. Forse qualcuno non ha ben capito quante problematiche abbiano comportato la settimana scorsa quei due infortuni (a Bonsignori e a Washington, ndr). A parte questo, abbiamo garantito a Fabriano la partecipazione al campionato di serie A1 anche per l'anno prossimo, cosa che non accadeva da vent'anni, dai tempi dell'Honky. Abbiamo 28 punti, siamo ancora in corsa per i play-off, eppure sembra che ci sia sempre qualcosa che non va. Non so, forse è a me che sfugge qualcosa».
Il gruppo, intanto, ai allena in vista del match di domenica a Bologna con la Skipper, dove si spera di recuperare almeno Washington.
Ferruccio Cocco
«Monroe, con il consenso del sottoscritto, lunedì è rientrato negli Usa per un motivo strettamente personale» esordisce il nocchiero biancazzurro «e ritornerà a Fabriano venerdì (domani, ndr). Ha motivi validi per aver chiesto un simile permesso, visto che non gli era mai capitato prima d'ora. Non capisco proprio come si possa mettere in giro la voce che non ritornerà più. Assurdo per un professionista come lui. Come assurde e fuori luogo sono le illazioni circolate su presunti problemi nel nostro rapporto professionale. Proprio non esistono. Tanto più che io e Monroe lavoriamo insieme ormai da tre anni e abbiamo la stessa visione della vita basata sulla religione, la famiglia, il lavoro: principi che abbiamo sempre cercato di comunicare a questa squadra e a questa città sia nel comportamento sportivo che nel modo di fare. In più, adesso non so da dove sia venuta fuori questa storia che vogliamo prendere un'altra guardia: non ci è mai passato per la testa».
Coach Lasi non ci sta. Puntualizza concetto per concetto.
«Non capisco come si possa criticare lo splendido lavoro di un anno intero a causa delle disavventure di una sola settimana (quella appena trascorsa, conclusa con i fischi al termine della partita con Reggio, ndr), dopo un campionato difficilissimo in cui da matricola in certe occasioni, penso, abbiamo offerto anche un basket piacevole e redditizio, battendo squadroni come Siena, Kinder e Scavolini, andando a volte al di sopra delle aspettative, con tante emozioni e soddisfazioni. Forse qualcuno non ha ben capito quante problematiche abbiano comportato la settimana scorsa quei due infortuni (a Bonsignori e a Washington, ndr). A parte questo, abbiamo garantito a Fabriano la partecipazione al campionato di serie A1 anche per l'anno prossimo, cosa che non accadeva da vent'anni, dai tempi dell'Honky. Abbiamo 28 punti, siamo ancora in corsa per i play-off, eppure sembra che ci sia sempre qualcosa che non va. Non so, forse è a me che sfugge qualcosa».
Il gruppo, intanto, ai allena in vista del match di domenica a Bologna con la Skipper, dove si spera di recuperare almeno Washington.
Ferruccio Cocco