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La Skipper ruggisce a Pesaro

Ora servirebbe un +30 sulla Benetton e la vittoria della Scavolini a Barcellona

PESARO - I morituri salutano, ma non schiattano. Dilagano a casa Scavolini, trainati dall´incredibile Goldwire, e si rifiutano di chiudere, prima dell´ultima notte, l´uscio che porta a Casalecchio. Oddio, è proprio una fessura. La ù1Skipper dovrebbe battere la Benetton di 30, giovedì, e vedere Pesaro, l´unica spacciata, vincere a Barcellona, per prevalere in una parità di 4 squadre a 6. Se ci credete, beati voi. Ma non per questo era venuta quaggiù la Fortitudo, quanto per lucidare muscoli e orgoglio, cercare forza dentro se stessa, darsi qualche prova, e infine capire che i mostri di troppe sere sono pure loro miseri mortali. Orridi Booker, Middleton e Beric, nella infame mitragliata di Pesaro (36 tiri da tre, 32 da due, gioco zero), la Skipper ha messo in banca almeno basket. Roba che servirà. Come Goldwire, ovvio, mai così bello in Italia e forse in Europa. «Ogni volta che gli si accende una miccia intorno, gioca così - diceva Boniciolli - , ora speriamo si stabilizzi». Si può anche fare un mutuo con venditori di botti e putipù.
Ricapitolando: la Kinder è l´unica squadra già iscritta alle Final Four, dopo che ieri il Cska s´è mangiato il match-ball, a Mosca, facendosi frantumare dal Tau. Pure l´Olympiakos l´ha fatta grossa, cedendo in casa a Lubiana (prima vittoria nel Top 16). Tra chi si mangia le mani e chi si segna coi gomiti, il Panathinaikos ha fatto un passo enorme: passano i verdi, dal girone «greco», se vincono l´ultima a Lubiana, sennò l´Olympiakos, mentre l´Aek è fuori. Nel gruppo «italiano» restano in ballo soprattutto Benetton e Barcellona. Infine, nell´ultimo, passa il Tau, se batte in casa il Maccabi, o gli israeliani se vincono a Vitoria (ma potrebbe volerci un +5), o perfino il Cska, ma con una chance su mille.
Esauriti gli esercizi obbligatori, c´è il racconto di una bella notte per la Skipper. Inutile, ma non banale. Pesaro imbandisce fischi per Savic, ma anche uno striscione per Giacomo, il ragazzo che piombò giù dalla curva di Forlì e che è uscito dal coma: questo conta. C´è pure una bella scenografia (fogli di carta blu mare come sfondo dell´autoironico 'o issa´), ma quel che fatica a fiorire è la partita. Si capisce che Scavolini e Skipper si giocano poco per non dire niente, ossia chances solo aritmetiche, e la concentrazione è quella che è. Peggio Pesaro, comunque, blanda e svagata, che comanda finchè imbecca Blair e va sotto quando fa solo tiri da tre: sono 19 al thè (5 dentro), contro 12 da due, e la Skipper, che è stata più varia, più leggera, più vogliosa, è avanti di 9, meritati.
Pesaro torna avanti con un contropiede stellare di Blair, ma la Skipper ha più buccia. Uno sfondo non ferma Goldie: fa lui i due gol del +4 al terzo intervallo. Ultimo giro, c´è solo un lavoro da finire. Tripla di Filodoro per il +8 a 5´. E´ la partita. Dopo, segue la goleada.
Walter Fuochi

SCAVOLINI-SKIPPER 71-90
Scavolini: Booker 12, Middleton 2, Gigena 10, Tusek 12, Blair 13, Pecile 11, Beric 5, Maggioli 6, Traina. N.e. Panichi.
Skipper: Goldwire 24, Marcelic 12, Milic 12, Fucka 14, Kovacic 10, Meneghin 12, Galanda 6, Mancinelli. N.e. Sorrentino, Savic.
Arbitri: Betancor (Spa), Radonjic (Fra), Iersan (Slo).
Note: liberi: Ps 18/23, Bo 11/19. Da due: Ps 13/32, Bo 26/40. Da tre: Ps 9/36, Bo 9/23. Rimbalzi: Ps 39, Bo 42.
Parziali: 5´ 11-9, 10´ 19-20, 15´ 29-34, 20´ 37-46, 25´ 52-50, 30´ 59-63, 35´ 66-74, 40´ 71-90. Massimo vantaggio Fortitudo: +19 finale. Massimo svantaggio: - 5 (6-11) al 4´.
Fonte: La Repubblica
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