BIELLA – A Reggio Calabria per conquistare i play-off. Con questo spirito la Lauretana Biella, reduce dal successo perentorio sulla Coop. Nordest Trieste, si sta preparando per la gara di domenica al Pentimele contro la Viola (arbitri Lo Guzzo e Letizia). Un match che viene considerato dai piemontesi molto insidioso. La squadra di Tonino Zorzi nello scorso turno ha infatti espugnato un campo difficile come quello di Fabriano dimostrando di aver ritrovato lo smalto che a cavallo tra la fine del girone di andata e l'inizio di quello di ritorno le ha permesso di rientrare nel gruppo dopo un inizio di torneo, per tanti motivi, disastroso. E domenica, contro la Lauretana, la Viola è alla caccia di un successo che le farebbe compiere un passo in avanti decisivo nella lotta per evitare la retrocessione. Come contro la Fillattice, quindi, i piemontesi si ritroveranno di fronte una squadra con tanta voglia di far bene e che cercherà di ripetere il match d'andata quando espugnò alla grande il parquet biellese. A Reggio la Lauretana scenderà senza il suo capitano Matteo Soragna che è stato appena operato per ricostruire la capsula di una spalla. Stagione finita e completo recupero previsto tra quattro mesi. Al suo posto i biellesi, però, schiereranno Mike King giunto mercoledì dagli Stati Uniti per sostituirlo, giusto in tempo per giocare contro la Viola. «King è un'ala di 2 metri dal buon fisico, che penso possa darci una buona mano – dice coach Alessandro Ramagli –. Purtroppo non è al meglio della forma, visto che è da un po' di tempo fermo. Chiaro quindi che avrà delle difficoltà a inserirsi com'è normale che sia». In casa Lauretana c'è anche grande voglia di rivincita dopo la sconfitta subita nella gara d'andata quando la Viola riuscì nell'impresa grazie a un tap in sulla sirena di J.J. Eubanks. «Quel finale di partita con la Viola mi è rimasto molto tempo impresso nella mente – ammette il tecnico piemontes. Perdemmo infatti quella gara in modo incredibile. Al 6' dal termine Niccolai tirò tre liberi. Lui che è un tiratore micidiale li sbagliò uno in fila all'altro. La Viola andò in attacco, Montecchia tirò disperatamente a canestro. Tutti a guardare la parabola, tranne Eubanks che, al volo, prese la palla che non toccò il ferro e la infilò nel nostro cesto. Un finale che ci piegò le gambe. Certo la Viola in quel periodo andava a mille. Proprio come adesso, visto che nelle ultime cinque gare ha ottenuto tre vittorie. Poi se non avesse buttato via la partita in casa con l'Avellino, visto il calendario abbastanza favorevole, avrebbe avuto chance da vendere per i play-off». Per Ramagli, quindi, la Viola è un avversario da temere per mille e una ragione: «Reggio è una squadra dalle grandi potenzialità e che esprime molto bene la mentalità del suo allenatore che ha suo principio dominante: esaltare le capacità tecniche dei singoli. Chiaro che con i problemi che la Viola ha avuto a inizio stagione e con il fatto che la squadra è stata assemblata in ritardo ci è voluto del tempo per fare in modo che potesse essere veramente competitiva. È una squadra che si basa sul talento e che può sempre realizzare 100 punti senza sudare. Per fermare questa macchina da canestri le avversarie devono lavorare forte per limitare i singoli, altrimenti sono guai. In particolare ho visto da poco la vittoria della Viola sul campo di Varese. La squadra di Zorzi è andata sotto anche di 20 punti ma ha avuto la forza di rientrare e superare gli avversari grazie anche alla prova superlativa di Delfino che ha realizzato 39 punti, con un eloquente 45 di valutazione. Dovremo quindi prestare molta attenzione».
Giovanni Teppa
Giovanni Teppa
