Giovedì pomeriggio la Final Four di Casalecchio ospitava, nella sua proiezione più probabile, Kinder, Benetton, Olympiakos e Cska. Giovedì notte, dopo un turno terremoto, il poker più probabile era diventato: Kinder, Panathinaikos, Tau e Barcellona (o Benetton). Vista con gli occhi della Virtus, una finale più dura. Vista con occhio neutrale, una finale più vera, per squadre da corsa, anche se la penultima giornata ha ribadito che non bisogna mai dare nulla per scontato. E allora, anche dall´ultima, aspettiamoci qualche scossone. La Kinder è la prima e unica squadra qualificata, ed è un merito anche quest´attracco in pole position, oltre a quelli noti. Da lunedì, primo giorno di vendita dei biglietti per il 3 e 5 maggio, i suoi tifosi potranno partire per il safari: non facile, perché l´iniziale dotazione di circa duemila biglietti non basterà. Per gli altri tre posti, l´aritmetica tiene in ballo nove squadre. Il buon senso solo sei.
Tre di queste giocheranno la partita decisiva tenendo il proprio destino in pugno. Sono Benetton, Panathinaikos e Tau, che devono solo vincere e non combinare i propri due punti con un regalo altrui. Dipendere da se stessi rimane un vantaggio, anche se ci si può poi imbattere in squadre senza obiettivi che, anziché demotivate, sono leggere. E diventano letali. Dalle cronache di giovedì notte, Lubiana che vince al Pireo, buttando quasi fuori l´Olympiakos, è il massimo. Ma in casa s´è suicidato anche il Cska (però più debole del Tau), e in casa la Scavolini s´è condannata alla fine dei giochi, benchè la Skipper non ne trarrà particolari benefici. La formula scelta dall´Uleb per gratificare i club non convince. Meglio i vecchi, sani play-off.
In casa ha perso pure la Kinder contro mezzo Real, e non rimetterci nulla dovrebbe già autorizzare sorrisi, senonchè il gruppo Messina riscopre, ogni qualche partita, d´essere forte, ma non inattaccabile. Messo sulla bilancia questo, e messo pure un cast di sole protagoniste, pare eccessivo dare la Virtus come favorita per il bis europeo. Poi, conteranno anche gli incroci, oggi apertissimi: l´avversaria dei bianconeri secondo formula sarebbe la Benetton o il Barcellona, ma se passano due spagnole la Kinder avrà in semifinale la greca (Panathinaikos più di Olympiakos).
Come si legge sopra, i nodi da sciogliere sono ancora tanti e, dentro quelli, ci sarà pure da addentrarsi fra motivazioni e atteggiamenti delle varie squadre. La Skipper, andando addosso alla Benetton, gioca obiettivamente per il Barcellona, ma a parte che ogni minima chance va tentata (e, per dire, un +15 all´intervallo andrebbe coltivato), c´è che un gruppo bisognoso di conferme potrebbe usare ogni vittoria, anche inutile per la classifica, come utilissima seduta d´autostima, dopo sconquassi pesanti. Vincere a Pesaro di venti, insomma, con sette titolari e il Savic ammaccato da metter dentro solo se era indispensabile, ha fatto bene. Rivincere al PalaDozza con la Benetton, davanti ai propri fedeli, lo farebbe di più.
Walter Fuochi
Tre di queste giocheranno la partita decisiva tenendo il proprio destino in pugno. Sono Benetton, Panathinaikos e Tau, che devono solo vincere e non combinare i propri due punti con un regalo altrui. Dipendere da se stessi rimane un vantaggio, anche se ci si può poi imbattere in squadre senza obiettivi che, anziché demotivate, sono leggere. E diventano letali. Dalle cronache di giovedì notte, Lubiana che vince al Pireo, buttando quasi fuori l´Olympiakos, è il massimo. Ma in casa s´è suicidato anche il Cska (però più debole del Tau), e in casa la Scavolini s´è condannata alla fine dei giochi, benchè la Skipper non ne trarrà particolari benefici. La formula scelta dall´Uleb per gratificare i club non convince. Meglio i vecchi, sani play-off.
In casa ha perso pure la Kinder contro mezzo Real, e non rimetterci nulla dovrebbe già autorizzare sorrisi, senonchè il gruppo Messina riscopre, ogni qualche partita, d´essere forte, ma non inattaccabile. Messo sulla bilancia questo, e messo pure un cast di sole protagoniste, pare eccessivo dare la Virtus come favorita per il bis europeo. Poi, conteranno anche gli incroci, oggi apertissimi: l´avversaria dei bianconeri secondo formula sarebbe la Benetton o il Barcellona, ma se passano due spagnole la Kinder avrà in semifinale la greca (Panathinaikos più di Olympiakos).
Come si legge sopra, i nodi da sciogliere sono ancora tanti e, dentro quelli, ci sarà pure da addentrarsi fra motivazioni e atteggiamenti delle varie squadre. La Skipper, andando addosso alla Benetton, gioca obiettivamente per il Barcellona, ma a parte che ogni minima chance va tentata (e, per dire, un +15 all´intervallo andrebbe coltivato), c´è che un gruppo bisognoso di conferme potrebbe usare ogni vittoria, anche inutile per la classifica, come utilissima seduta d´autostima, dopo sconquassi pesanti. Vincere a Pesaro di venti, insomma, con sette titolari e il Savic ammaccato da metter dentro solo se era indispensabile, ha fatto bene. Rivincere al PalaDozza con la Benetton, davanti ai propri fedeli, lo farebbe di più.
Walter Fuochi
Fonte: La Repubblica