CANTU' (Como) — Il PalaOregon strapieno. Il fortino di Cucciago vestito di biancoblù. Oggi è il giorno della supersfida. Cantù ospita Treviso: la seconda della classe riceve la capolista. Oregon Scientific e Benetton si affrontano in anticipo all'ora del tè (palla a due alle 17.10, dalle 18 diretta su Raitre). L'Oregon arriva al match clou al completo. Cantù ha recuperato Damiao, dopo tre settimane di stop. Ci sarà anche Ansaloni, rimasto fermo per il mal di schiena. E i brianzoli riavranno Sam Hines in forma: «E' in netto recupero - ha detto ieri coach Sacripanti -. E' su di giri. Non ha più dolori alla gamba». «Sto bene. Sono molto ottimista per me e per la squadra - ha aggiunto l'ala americana -. Giocheremo contro una forte avversaria, ma possiamo farcela».
Salutare per Cantù è stata la sosta di domenica scorsa. Addirittura, per capitan Antonello Riva il turno di riposo è stato provvidenziale: «Eravamo senza benzina. La sosta ci ha permesso di ricaricare le pile. Fisicamente ci siamo ripresi. Mentalmente siamo concentrati e sereni». Per Sacripanti l'Oregon ha il 50 per cento di possibilità di superare la Benetton: «Se riusciremo a non farli correre, a rallentare il loro gioco e avremo una intensità e un'attenzione super, allora possiamo farcela. Così come successo con Scavolini e Montepaschi».
Treviso, perfetta in Eurolega contro il Barcellona, ha spaventato l'Oregon? «Sappiamo che la Benetton è una squadra senza punti deboli - ha risposto Sacripanti -. Sono molto aggressivi e in costante miglioramento in difesa, soprattutto con l'inserimento dell'americano Bell. Un giocatore sopraffino». Ma la corazzata di D'Antoni fa paura in attacco: «Viaggiano a una media di 95 punti a partita. Sono una macchina da canestri. Micidiali in contropiede, hanno anche dei lunghi in grado di tirare dalla lunga distanza. In transizione sono travolgenti. Per fermarli dovremo essere perfetti in difesa». Mc Cullough dovrà essere magistrale su Edney: «Non solo. Tutti dovranno dare il massimo. E in attacco non possiamo sprecare tiri e soluzioni. Altrimenti Pittis e soci in velocità di ucciderebbero. Purtroppo affrontiamo la Benetton in un momento di grazia. Ma noi non siamo da meno e lo dimostreremo».
Paolo Marelli
Salutare per Cantù è stata la sosta di domenica scorsa. Addirittura, per capitan Antonello Riva il turno di riposo è stato provvidenziale: «Eravamo senza benzina. La sosta ci ha permesso di ricaricare le pile. Fisicamente ci siamo ripresi. Mentalmente siamo concentrati e sereni». Per Sacripanti l'Oregon ha il 50 per cento di possibilità di superare la Benetton: «Se riusciremo a non farli correre, a rallentare il loro gioco e avremo una intensità e un'attenzione super, allora possiamo farcela. Così come successo con Scavolini e Montepaschi».
Treviso, perfetta in Eurolega contro il Barcellona, ha spaventato l'Oregon? «Sappiamo che la Benetton è una squadra senza punti deboli - ha risposto Sacripanti -. Sono molto aggressivi e in costante miglioramento in difesa, soprattutto con l'inserimento dell'americano Bell. Un giocatore sopraffino». Ma la corazzata di D'Antoni fa paura in attacco: «Viaggiano a una media di 95 punti a partita. Sono una macchina da canestri. Micidiali in contropiede, hanno anche dei lunghi in grado di tirare dalla lunga distanza. In transizione sono travolgenti. Per fermarli dovremo essere perfetti in difesa». Mc Cullough dovrà essere magistrale su Edney: «Non solo. Tutti dovranno dare il massimo. E in attacco non possiamo sprecare tiri e soluzioni. Altrimenti Pittis e soci in velocità di ucciderebbero. Purtroppo affrontiamo la Benetton in un momento di grazia. Ma noi non siamo da meno e lo dimostreremo».
Paolo Marelli