ROSETO. Contro la Kinder per guarire l'allergia al...cioccolato. Scherzi a parte, guardando ai precedenti del Roseto con le altre formazioni a livello di serie A si scopre che la bestia nera è proprio la squadra bolognese sponda Virtus: sei sconfitte in altrettante partite, cinque risalenti alla passata stagione e una a questo campionato. Il luogo comune è che per vincere ci vuole l'impresa, anche se c'è chi come Valerio Bianchini sceglie un simpatico paradosso per alimentare le speranze dell'Euro.
«Se è vero che la Kinder è la macchina perfetta, una sorta di computer di ultimissima generazione, è vero che noi siamo una squadra che non dà molti punti di riferimento; pertanto, paradossalmente, la nostra imprevedibilità potrebbe risultare un vantaggio».
Sorride il "Vate" subito dopo aver pronunciato la frase consapevole che ci vorrà anche qualcos'altro per battere i campioni d'Europa e d'Italia uscenti: «Affrontiamo la squadra più forte d'Europa», aggiunge, «di questo i ragazzi sono consapevoli e ho avuto modo di verificarlo dall'intensità con la quale hanno affrontato questa settimana di lavoro. Dovremo cercare di mettere in difficoltà i loro esterni con la velocità, in modo da non patire troppo il divario di centimetri e, ovviamente, difendere. Giovedì l'impresa è riuscita al Real Madrid che ha vinto a Bologna con Attruia migliore in campo, ma era una partita che la Kinder poteva perdere di 28 punti e quindi non gli darei troppa importanza. Credo, piuttosto, che loro siano già concentrati sulla partita di domani che è molto importante per la classifica».
La prima settimana piena di lavoro in palestra dopo un mese particolarmente intenso ha permesso all'ultimo arrivato in ordine di tempo, Colson, di impadronirsi degli schemi disegnati dal coach Impaloni: «Mi sembra un ottimo giocatore», è il giudizio di Bianchini, «sicuramente quel play maker che Roseto non ha mai avuto in questa stagione. E' vero che nell'amichevole di mercoledì scorso con Montegranaro ha tirato molto, ma ho parlato con il giocatore che mi ha spiegato che doveva abituarsi al tipo di gioco che si attua nel nostro campionato. Posso dire che quando passa la palla lo fa in maniera deliziosa».
Intanto sale un po' ovunque la febbre per la gara di domani. I biglietti di gradinata sono pressoché esauriti mentre qualcuno in più ne resta nel settore numerato. Domani mattina dalle ore 11 alle 12 ci sarà l'ultima prevendita nella sede sociale presso il palasport: si va verso il primo tutto esaurito stagionale.
Ieri sera, intanto, c'è stato il primo incontro tra gli imprenditori che fanno parte della cordata che dovrebbe rilevare la società dopo l'annuncio dell'abbandono da parte di Martinelli: «Che Roseto non perda il grande basket non è importante solo per Roseto stessa, ma per tutto il movimento», conclude Bianchini. «Io sono un milanese che vive a Roma e, in quanto tale, mi sento cittadino d'Italia, e vi dico che se devo identificare Roseto per qualcosa lo faccio principalmente per la pallacanestro. L'ideale sarebbe arrivare ad un accordo che preveda, comunque, la presenza di un manager come Martinelli».
Il verbo di Messina. Ettore Messina, allenatore della Kinder, ha detto che «Roseto è una formazione piena di americani, quindi di grande talento offensivo. Il loro punto di forza è sicuramente l'attacco dove hanno diverse soluzioni e giocatori pericolosi come Gilmore, Sims, Boni. In difesa invece sono un pò incostanti. Credo che la chiave di questa partita consisterà nell'imporsi in difesa e nel controllare i rimbalzi».
Giorgio Pomponi
«Se è vero che la Kinder è la macchina perfetta, una sorta di computer di ultimissima generazione, è vero che noi siamo una squadra che non dà molti punti di riferimento; pertanto, paradossalmente, la nostra imprevedibilità potrebbe risultare un vantaggio».
Sorride il "Vate" subito dopo aver pronunciato la frase consapevole che ci vorrà anche qualcos'altro per battere i campioni d'Europa e d'Italia uscenti: «Affrontiamo la squadra più forte d'Europa», aggiunge, «di questo i ragazzi sono consapevoli e ho avuto modo di verificarlo dall'intensità con la quale hanno affrontato questa settimana di lavoro. Dovremo cercare di mettere in difficoltà i loro esterni con la velocità, in modo da non patire troppo il divario di centimetri e, ovviamente, difendere. Giovedì l'impresa è riuscita al Real Madrid che ha vinto a Bologna con Attruia migliore in campo, ma era una partita che la Kinder poteva perdere di 28 punti e quindi non gli darei troppa importanza. Credo, piuttosto, che loro siano già concentrati sulla partita di domani che è molto importante per la classifica».
La prima settimana piena di lavoro in palestra dopo un mese particolarmente intenso ha permesso all'ultimo arrivato in ordine di tempo, Colson, di impadronirsi degli schemi disegnati dal coach Impaloni: «Mi sembra un ottimo giocatore», è il giudizio di Bianchini, «sicuramente quel play maker che Roseto non ha mai avuto in questa stagione. E' vero che nell'amichevole di mercoledì scorso con Montegranaro ha tirato molto, ma ho parlato con il giocatore che mi ha spiegato che doveva abituarsi al tipo di gioco che si attua nel nostro campionato. Posso dire che quando passa la palla lo fa in maniera deliziosa».
Intanto sale un po' ovunque la febbre per la gara di domani. I biglietti di gradinata sono pressoché esauriti mentre qualcuno in più ne resta nel settore numerato. Domani mattina dalle ore 11 alle 12 ci sarà l'ultima prevendita nella sede sociale presso il palasport: si va verso il primo tutto esaurito stagionale.
Ieri sera, intanto, c'è stato il primo incontro tra gli imprenditori che fanno parte della cordata che dovrebbe rilevare la società dopo l'annuncio dell'abbandono da parte di Martinelli: «Che Roseto non perda il grande basket non è importante solo per Roseto stessa, ma per tutto il movimento», conclude Bianchini. «Io sono un milanese che vive a Roma e, in quanto tale, mi sento cittadino d'Italia, e vi dico che se devo identificare Roseto per qualcosa lo faccio principalmente per la pallacanestro. L'ideale sarebbe arrivare ad un accordo che preveda, comunque, la presenza di un manager come Martinelli».
Il verbo di Messina. Ettore Messina, allenatore della Kinder, ha detto che «Roseto è una formazione piena di americani, quindi di grande talento offensivo. Il loro punto di forza è sicuramente l'attacco dove hanno diverse soluzioni e giocatori pericolosi come Gilmore, Sims, Boni. In difesa invece sono un pò incostanti. Credo che la chiave di questa partita consisterà nell'imporsi in difesa e nel controllare i rimbalzi».
Giorgio Pomponi