LIVORNO — E' la prima delle partite decisive per il futuro della Mabo quella di stasera al PalaMacchia (ore 18.15 arbitri Pozzana e Cerebuch) contro la Wurth. Una partita che i Banchi-boys devono vincere se vogliono continuare a sperare nella salvezza in una giornata in cui Imola dovrebbe essere sconfitta a Pesaro dalla Scavolini, Verona e Milano dovrebbero tornare sconfitte da Siena ed Avellino e solo Reggio Calabria (la Snaidero Udine riposa) ha un turno favorevole in casa con la Lauretana Biella.
La partita
Iniziamo subito a dire che la gara con Roma non è affatto facile. E' vero che i capitolini hanno un rendimento molto discontinuo ma è anche vero che hanno classe individuale e tasso tecnico collettivo superiore a quello dei livornesi. Roma gioca poco di squadra, dipende moltissimo dalle lune di Allen, deve sperare che Myers sia in giornata positiva, che Tonolli non inciampi, come spesso gli accade, in una serie di falli fin dall'inizio, che la tribù dei «lunghi» resista fino alla fine, ma è pur sempre una squadra con un potenziale eccellente. E va tenuta quindi nella debita considerazione.
La tattica
Contro la Wurth occorre soprattutto cercare di neutralizzare Allen pressandolo e facendogli fare fatica fin dalla sua metà campo, togliere spazio alle sue penetrazioni e tagliargli le linee di rifornimento ai compagni. Quindi impedire dei buoni tiri da tre punti ad una squadra che ha tre ottimi esecutori dall'arco come Myers, Tonolli e Righetti e cercare di non farla giocare in campo aperto. Poi... poi è necessario che torni a funzionare il tiro dai 6.25 dei vari Sambugaro, Elliott, Autry e compagnia tirante. La Mabo, si voglia o non si voglia, è una squadra che vince quando l'attacco funziona, è una squadra insomma più forte offensivamente che difensivamente. E siccome non ha molto peso nell'area colorata e di penetratori ci sono soltanto Conley e Autry ecco che diviene decisiva la circolazione di palla che porti al tiro da fuori. La partita, come dicevamo all'inizio, è da vincere. Una sconfitta non precluderebbe la salvezza, ma getterebbe la squadra sull'orlo del baratro. Ed è quello che si deve evitare a qualunque costo. Nel basket il fattore psicologico conta moltissimo.
Lorenzo Gremigni
La partita
Iniziamo subito a dire che la gara con Roma non è affatto facile. E' vero che i capitolini hanno un rendimento molto discontinuo ma è anche vero che hanno classe individuale e tasso tecnico collettivo superiore a quello dei livornesi. Roma gioca poco di squadra, dipende moltissimo dalle lune di Allen, deve sperare che Myers sia in giornata positiva, che Tonolli non inciampi, come spesso gli accade, in una serie di falli fin dall'inizio, che la tribù dei «lunghi» resista fino alla fine, ma è pur sempre una squadra con un potenziale eccellente. E va tenuta quindi nella debita considerazione.
La tattica
Contro la Wurth occorre soprattutto cercare di neutralizzare Allen pressandolo e facendogli fare fatica fin dalla sua metà campo, togliere spazio alle sue penetrazioni e tagliargli le linee di rifornimento ai compagni. Quindi impedire dei buoni tiri da tre punti ad una squadra che ha tre ottimi esecutori dall'arco come Myers, Tonolli e Righetti e cercare di non farla giocare in campo aperto. Poi... poi è necessario che torni a funzionare il tiro dai 6.25 dei vari Sambugaro, Elliott, Autry e compagnia tirante. La Mabo, si voglia o non si voglia, è una squadra che vince quando l'attacco funziona, è una squadra insomma più forte offensivamente che difensivamente. E siccome non ha molto peso nell'area colorata e di penetratori ci sono soltanto Conley e Autry ecco che diviene decisiva la circolazione di palla che porti al tiro da fuori. La partita, come dicevamo all'inizio, è da vincere. Una sconfitta non precluderebbe la salvezza, ma getterebbe la squadra sull'orlo del baratro. Ed è quello che si deve evitare a qualunque costo. Nel basket il fattore psicologico conta moltissimo.
Lorenzo Gremigni