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L'americano in più è della Benetton

Edney (29 punti) brilla e Treviso stende anche l'Oregon targata Usa

CANTU'. La Benetton vince una partita che ha anticipato il clima rovente dei playoff scudetto. A Cantù i biancoverdi hanno collezionato il loro settimo successo consecutivo in campionato. Dall'incredibile ko subìto il 12 marzo a Milano, Treviso ha messo a segno questo «settebello» che mette in cassaforte almeno il secondo posto. Per la matematica occorrerà battere domenica prossima al Palaverde la Snaidero, un'impresa possibilissima visto il ruolino interno (26 successi su altrettante gare) dei «casual».
Per il primo posto la strada, invece, passa per il Paladozza, dove, il 24 aprile, è in programma il big-match con la Skipper. Ma, contro la Fortitudo, giovedì prossimo, ci sarà una gara ancora più importante, fondamentale per il cammino europeo.
Per espugnare il «Pianella», in questo momento sicuramente il palazzo più caldo d'Italia, occorreva una prestazione collettiva sopra le righe. Il quintetto di D'Antoni, pur dovendo rinunciare a Chikalkin, rimasto a Treviso a causa dell'asportazione di un granuloma - giovedì a Bologna, come ha assicurato il gm Maurizio Gherardini, il russo, comunque, ci sarà - ha disputato una delle migliori prestazioni esterne stagionali. L'arrivo di Bell ha sicuramente migliorato l'aspetto difensivo della squadra e creato un effetto-emulazione negli altri che sta dando la spinta decisiva. L'esempio di Mario Stojic, a tal proposito, è illuminante: il croato, ieri, ha disputato 15 minuti tutta concretezza, limitando prima Thornton e prendendosi, poi, pesanti responsabilità al tiro per un ottimo 67% dal campo. Ah, stavamo quasi dimenticando Edney... Le superpe prestazioni del play di Gardena non sono certo una novità. Ieri, però, Tyus che, evidentemene, ha «sentito» più del solito la sfida contro l'Oregon degli otto americani-otto, si è superato. Oltre a deliziare la platea di Cucciago con incredibili veroniche di equilibrismo, ha messo a segno 29 punti (83% dal campo) per una valutazione di 35, superiore anche a quella di Lindeman, che ha messo in imbarazzo Marconato e soci.
In avvio la Benetton soffre sotto canestro le iniziative di Lindeman. In 3 minuti il «boscaiolo» realizza 8 dei 12 punti assommati dall'Oregon per il 12-7, che rimarrà anche il massimo vantaggio dei padroni di casa. Ma le rotazioni di D'Antoni cominciano a dare subito i loro frutti. Stojic rileva uno spento Nachbar e piazza la prima tripla dell'incontro per il 20-21 al 10'.
Nel secondo quarto Treviso comincia a correre e per l'Oregon iniziano le prime difficoltà. Edney colpisce incontropiede, Bell e Garbajosa dal perimetro (tre bombe in due) e il vantaggio biancoverde sfiora la doppia cifra (38-47 all'intervallo). Cantù chiude con un 0/8 da tre e, nel terzo quarto, quando, dopo 3 minuti, Thornton piazza la prima bomba, i tifosi biancoblù si illudono. Ancor di più quando Hines colpisce per la prima volta dall'arco dei 6 e 25 per il -3 (54-57 al 24'). Ma ci sono Edney e Stojic, nonostante il quarto fallo fischiato a Marconato, a respingere l'assalto biancoblù e, al 30', il vantaggio torna su dimensioni più rassicuranti (+10). Nell'ultimo periodo sale in cattedra Garbajosa. Lo spagnolo mette a segno 8 punti consecutivi (con due triple) e il vantaggio, per due volte, tocca il +12. Ormai la gara ha un padrone. Un padrone che non cambia nemmeno quando Sacripanti ordina la zona 3-2 e i tiratori dell'Oregon, tra cui l'intramontabile Antonello Riva, cominciano a svegliarsi dal perimetro. Treviso può così festeggiare davanti alla cinquantina di «Rebels».
Davide Vatrella
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